I FRATELLI LOUVET, OVVERO L'ARTE DI TENDERE ALL'ECCELLENZA

STORIA | 04/02/2020 | 07:25
di Paolo Broggi

«Germain sei pronto? Tra due minuti si va in scena». «Sì, ma com’è andato Louis a La Marseillaise?». Lo scambio di battute non è di fantasia, si è svolto davvero domenica pomeriggio nei camerini dell'Opera Garnier di Parigi.


Germain e Louis di cognome fanno Louvet e la loro è una storia di eccellenza che si intreccia tra i palcoscenici più famosi della danza mondiale e le ruote di un gruppo lanciato verso il traguardo. Sotto la supervisione di Marius che, dopo aver aperto la strada, ha optato per gli studi ed è oggi consulente.


Germain Louvet ha 26 anni ed è un ballerino dell’Opera di Parigi dal 2016, un astro nascente nella sua disciplina, volto ben noto e applaudito nei teatri di tutto il mondo. E dovunque sia, non manca mai di chiedere aggiornamenti su Louis, il fratellino di 22 anni, che proprio domenica ha disputato la sua prima gara tra i professionisti con la maglia della St Michel Auber 93.

Spiega Louis: «Per me Germain è un esempio così come lo è stato Marius, che oggi ha 28 anni. Quando vedo a che livello è arrivato a danzare, non posso che puntare anch’io al massimo risultato. Ci sono molte analogie fra la danza e il ciclismo: penso ai sacrifici, alle lunghe ore di allenamento necessarie per migliorare ed emergere. Nei momenti più difficili io penso a Germain e mi dico “non sono il solo a fare sacrifici ogni giorno" e quindi do ancora di più».

E l’intreccio di pensieri con il fratello è quasi incredibile. Dice infatti Germain: «Quando per me le cose si fanno difficili, quando sono stanco, penso a Louis e mi dico “non sono fuori al freddo o sotto la pioggia come lui". Ha un carattere fortissimo, io non potrei mai restare delle ore a farmi del male su una bicicletta come fa lui. I ciclisti hanno una gestione “al millimetro” della loro bici e del loro corpo. Anch’io devo fare attenzione al mio stile di vita, all’alimentazione, alle ore di sonno ma non devo essere maniaco come lui: se io bevo un bicchiere la sera, ho certamente meno conseguenze di lui. Diciamo che nella danza ci si può arrangiare…».

Per la cronaca, domenica Louis ha chiuso il Gp La Marseillaise all’81° posto a 8’44” dal vincitore Benoit Cosnefroy, Germain è stato subissato di applausi all’Opera Garnier di Parigi e Marius li ha seguiti entrambi dalla casa paterna di Givry, nella Saône-et-Loire. E tutti e tre continuano la loro corsa verso l’alto, verso il meglio, verso il top.

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