
Aste Bolaffi venderà all’asta la maglia gialla del Tour de France del 1952 di Fausto Coppi, a cento anni dalla nascita del “Campionissimo”: il raro cimelio, stimato 20.000-25.000 euro, sarà uno dei lotti di punta dell’asta di Sport Memorabilia, in programma giovedì 5 dicembre in modalità internet live sul sito di Aste Bolaffi (www.astebolaffi.it).
La provenienza della maglia è ben tracciata: fu donata da “Pinella” De Grandi, il più noto meccanico del ciclismo del dopoguerra, al suo amico Pierino Francese, titolare di una bottega di sartoria a Pezzana (Vercelli), che ospitava il locale Fausto Coppi Fan Club. Passò da Pierino ai suoi figli Fabrizio e Bruno e da questi a Stefano, figlio di Bruno e attuale proprietario: custodita per oltre 60 anni in casa Francese, la maglia va all’asta, per la gioia degli appassionati di ciclismo e dei collezionisti di memorabilia.
Didascalia lotto 306: 1952 - Fausto Coppi - maglia gialla del leader del Tour de France. Maglia gara Le Coq Sportif a maniche corte, taglia 3. Sul fronte: due tasche con bottoni e ricamo hd, iniziali di Henri Desgrange, fondatore della corsa a tappe francese; sul retro due tasche con bottoni. Maglia indossata da Fausto Coppi durante il 39^ Tour de France. Unite alla maglia due letterine scritte da “Pinella” al signor Francese e una cartolina fotografica autografata da Coppi.
La storia. Le famiglie Francese e De Grandi sono originarie di Pezzana, piccolo paese immerso nelle risaie della bassa padana a sud di Vercelli. Pierino Francese, nonno di Stefano, è il sarto del paese e con la moglie, Francesca Balocco, vive e tiene bottega nella via principale. I loro due figli Bruno e Fabrizio si occupano delle consegne, rigorosamente in bicicletta, delle commesse di sartoria a Pezzana e nei paesi vicini.
La bottega del sarto nella Pezzana del dopoguerra è anche luogo di ritrovo sociale dove al lavoro si intrecciano aneddoti, pettegolezzi e discussioni animate di politica e sport, in primis ciclismo. E se nel piccolo comune del vercellese il calcio fa rima con Juventus, il ciclismo fa rima con Fausto Coppi: la bottega di Pierino ospita infatti le sedi locali dello Juventus Fan Club e del Fausto Coppi Fan Club. Come buona parte dell’Italia di allora, sia Pierino sia i suoi figli sono tifosi sfegatati del grande ciclista.
Tra i clienti della bottega vi sono anche i genitori di Giuseppe De Grandi, detto “Pinella” o “Pinza d’oro” che, nel tempo, diventa grande amico di famiglia e in particolare di Pierino. Il legame tra i due è talmente forte che “Pinella” fabbrica per Bruno, il figlio maggiore di Pierino, la sua prima bicicletta da corsa. I due hanno una fitta corrispondenza: in una delle tante lettere Pierino esprime il desiderio di avere la maglia rosa del Giro d’Italia che Coppi vinse l’8 giugno del 1952 e “Pinella”, impossibilitato ad entrarne in possesso, gli promette in cambio quella gialla dell’imminente Tour del France del 1952, notizia che, sia per Pierino sia per il Fan Club Fausto Coppi, vuol dire che Coppi parteciperà al Tour e anche con velleità di vittoria.
La maglia finalmente arriva, accompagnata da una lettera di scuse per il ritardo che, datata 18 settembre 1952, contiene anche una foto di Bartali autografata e una cartolina comprata a Pau nel transito del Tour de France nei Pirenei (14 luglio 1952 tappa Bagnères-de-Bigorre – Pau e 15 luglio 1952 Pau – Bordeaux) con gli autografi di tutti i componenti della nazionale italiana al Tour del 1952, compresi Binda, il direttore tecnico, e “Pinella” De Grandi stesso.
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