CASSANI ALLA FESTA DEL TEAM SCULAZZO. «IL MONDIALE, LA MIA CORSA»

NEWS | 15/11/2019 | 12:35
di Angelo Costa

’Quando salgo in bici, ritorno bambino’, confessa Davide Cassani mentre l’affollata sala di Campagnola Emilia in cui si celebrano i vent’anni del Team Sculazzo sprofonda in uno di quei silenzi ricchi di significati che soltanto il grande Martini sapeva generare. Già, l’Alfredo, ‘il mio maestro di vita’, ribadisce Cassani rivelando che ‘avrei tanto desiderato che lui mi vedesse sull’ammiraglia che era stata sua: purtroppo, se n’è andato un mese prima’.


Eppure di sogni con la bici l’attuale ct azzurro ne ha realizzati tanti: in sella prima, poi al microfono della Rai, adesso alla guida della Nazionale che per lui da sempre è qualcosa di speciale. ‘La mia corsa è il mondiale: lo era da corridore, perché ci tenevo in modo particolare ad esserci e infatti ne ho corsi nove col privilegio di essere il regista di Martini in gara, lo era da commentatore tv perché quel giorno lì non aprivo nemmeno il computer pur di godermi quell’emozione, lo è a maggior ragione adesso che lo inseguo guidando gli azzurri’, dice Cassani col solito sorriso che lo illumina quando parla della maglia alla quale è più legato.


Da lì è facile tornare all’ultimo mondiale, raccontato con la consueta serenità: ‘Nello Yorkshire quest’anno ho vissuto la giornata più intensa di sempre: in ammiraglia, ma anche a bordo strada, mi sono fermato a guardare la Nazionale che correva come fosse radiocomandata, pur non avendo le radioline. Gli ultimi metri li ho seguiti alla radio, quando ho sentito il nome di Pedersen mi sono sentito crollare il mondo addosso: vincere avrebbe suggellato una grande stagione azzurra, avrei potuto salutare tutti e tornarmene a casa. Sono andato al tendone per abbracciare Trentin, che era con la sua famiglia, e quando mi sono ritrovato da solo lì dentro, ho pianto: non per la rabbia, ma perché vivere emozioni così è davvero una cosa unica’.

Unica è anche la passione di un uomo che gira l’Italia e il mondo a spiegare quanto sia bello godersi la bicicletta, descrivendo salite, incorniciando sensazioni, ricordando a tutti ci si batte per la sicurezza sulle strade non pretendendola e basta, ma dandone anche agli altri. Un uomo che ai ragazzi del Team Sculazzo, cento iscritti per fare soprattutto mountain bike, confida con gioia che ‘ho appena ritirato la bici nuova: non vedo l’ora di provarla’: proprio come un bambino.  

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La notizia è stata data dai profili social della Ef Education Easypost, Esteban Chaves si ritira dal mondo del professionismo. Nessuna dichiarazione, un carosello fotografico e un video trailer di un documentario a lui dedicato che lascia andare tutte le...


Si è svolta oggi a Milano una riunione indetta dall’Union Européenne de Cyclisme (UEC) con l’obiettivo di favorire il dialogo tra le Federazioni Nazionali e l’UCI. L’incontro, organizzato dalla UEC, convocato nel pieno rispetto dei propri statuti, e coordinato dal...


Elia Viviani ha salutato il ciclismo alla Sei Giorni di Gand, davanti a un Kuipke gremito di gente: al suo ingresso in pista, il veneto ha ricevuto una standing ovation da tutto il pubblico e questo per lui è stato...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


La Unibet Rose Rockets non vuole lasciare nulla al caso e per far sì che la prossima stagione sia ancora più ricca di vittorie e inviti a corse di primissimo piano ha deciso di affidarsi per il 2026 a...


C’è tanta storia nella Bologna-Raticosa una delle corse più anziane del calendario italiano dei dilettanti. Nasce nel 1931 e muore nel 2013. A promuoverla fu il Velo Sport Reno 1908 presieduto da Zoni che in un secondo tempo passò nelle...


È un appuntamento che racconta il ciclismo veronese da ben trentuno anni: quella che vedete è la copertina dell’almanacco 2025 del ciclismo veronese edizione numero 31. Racconta l'autore Luciano Purgato: «Quest’anno abbiamo voluto premiare la tenacia di Debora Silvestri (Laboral Kutxa...


Manca un mese al Natale e forse non sarebbe male prendere in considerazione qualche idea per un regalo o semplicemente per emanare un poi di sportivo natalizio nelle prossime giornate. Da Nabico, ottimi interpreti del 100% Made in Italy, arrivano nastri...


“I coperchini. Anche qui il nome è locale. Sono i tappi a corona delle bibite, detti anche tappini o tollini a Milano, grette a Genova, fino a un misterioso sinàlcol a Parma, ma chissà in quanti altri modi li avranno...


Dopo la drammatica caduta al Giro di Polonia dalla quale per fortuna si è ristabilito dopo le non poche apprensioni tornando a salire nuovamente in bicicletta, non poteva che essere assegnato a Filippo Baroncini il 21° Premio Coraggio e Avanti,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024