
All’indomani della presentazione del Giro d’Italia 2020, sono ufficialmente cominciati i grandi lavori in casa del Team Ineos. Con quattro capitani - Froome, Thomas, Bernal e Carapaz, senza contare i giovani rampanti come Sivakov - e tre grandi giri, è tempo di pensare alle prossime scelte.
In una intervista concessa al quotidiano belga La Dernière Heure, il general manager del team Dave Brailsford ha spiegato la strategia: «Tocca a noi dello staff, prepatori e direttori sportivi, studiare e riflettere per primi, sederci attorno ad un tavolo e valutare quale prova si addica di più ad un corridore piuttosto che ad un altro. In seguito, discuteremo anche con i corridori, ascolteremo i loro desideri e verso metà novembre cominceremo a fare una sintesi di questo lavoro. Speriamo di poter soddisfare le aspirazioni di tutti nell’interesse della squadra, altrimenti cercheremo di convincere questo o quell’altro corridore della bontà del programma che abbiamo studiato per lui».
Fin qui le dichiarazioni ufficiali, ma sappiamo che il grande sogno del Team è quello di conquistare tutti e tre i grandi giri in una stagione resa tra l'altro più complicata dalla presenza delle Olimpiadi. È necessario, quindi, programmare con attenzion anche la Vuelta, che quest'anno per i britannici si è trasformata in un fallimento totale. Ipotesi? Se vogliamo giocare e divertirci diciamo... Carapaz e Thomas al Giro, Froome e Bernal al Tour con Thomas a fare da luogotenente di lusso, ancora Bernal e Carapaz per la Vuelta. La verità la scopriremo fra qualche settimana, all'inizio di dicembre, quando sarà tempo del primo raduno ufficiale.
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