LE STORIE DEL FIGIO. NON LESINATE GLI APPLAUSI AI CORRIDORI

STORIA | 22/09/2019 | 07:40
di Giuseppe Figini

 


Nicola Telari, toscano di Mercatale, centro diviso fra i comuni di Montevarchi e Bucine, zona di grande e sempre fervente passione ciclistica a nord della provincia aretina, al confine con quella di Firenze, 44 anni, impiegato tecnico nelle Ferrovie dello Stato quale professione, è una conosciuta “voce” ciclistica. Ha, infatti, trovato, quale “speaker”, il modo di coltivare il suo vivo interesse per il mondo delle due ruote che ha ben presto prevalso, in età ancora molto giovanile, su quello riservato al calcio. E fu immediatamente passione coinvolgente, a tutto tondo, che si è però subito misurata con la realtà tanto che le prime corse affrontate, quale agonista, l’hanno costantemente visto – inesorabilmente - giungere al traguardo a fianco dell’ambulanza e del fine-corsa.


L’impegno, totale, anche a detrimento della scuola, era tanto ma il risultato era sempre quello. Pure in famiglia lo convinsero a lasciare il ciclismo pedalato e concentrarsi sulla scuola nonostante “babbo” Rolando, suo papà, fosse già un affermato componente di giuria, specialità giudice d’arrivo, a livello nazionale, anche nella categoria professionisti, dove ha operato a lungo. E pure lui era dipendente delle Ferrovie dello Stato. Un orientamento diligentemente seguito da Nicola con una decisione che ha segnato un’ascesa notevole e duratura nel profitto scolastico.

La passione per le due ruote però cresceva sempre e comunque e nel tempo libero non mancava mai di recarsi alle corse – numerosissime – nella sua zona, di tutte le categorie.

L’esordio al microfono, quale speaker in prima persona, dopo varie gare in affiancamento, avviene in una classicissima del ciclismo giovanile, il Gran Premio Fiera di Mercatale, in Valdarno, affollatissima gara con la caratteristica di non limitare il numero dei partenti codificata da una deroga in materia dell’UCI, a casa sua. Era il 1992 e, per la cronaca, la vittoria fu del varesino Andrea Peron.

Da allora l’impegno al microfono è sempre diventato crescente ma in affiancamento alla professione, mantenendo i piedi ben saldi a terra, puntando sulla sicurezza garantita dall’impiego anche perché, nel frattempo, aveva sposato Federica e ora la famiglia conta anche sui figli Gianmarco 12 anni e Anna, 11. In varie occasioni i Telari, padre e figlio, si sono ritrovati a operare a fianco a fianco nei rispettivi ruoli.

Il curriculum ciclistico conosce una svolta importante per Nicola Telari quando, una decina di giorni prima della partenza del Giro d’Italia, gli è prospettata la possibilità d’essere lo speaker ai “Traguardi Intergiro” della corsa rosa il cui responsabile era lo spezzino Sergio D’Imporzano, già motociclista giudice di gara, al quale patron Carmine Castellano aveva affidato la cura dell’iniziativa. Ha toccato il cielo con un dito Nicola e, dopo il benestare della direzione del Giro, si è immerso con l’entusiasmo e la partecipazione totale che lo distinguono nelle sue attività nel ciclismo (e non solo), sempre e comunque all’insegna di uno spirito di servizio che esplica in modo concreto e riservato. Una bella esperienza per il giovane Nicola che ricorda con piacere l’ambiente degli addetti all’Intergiro, fra i quali Alberto Lombardi, amico e collaboratore di D’Imporzano. A proposito di questo cognome è da ricordare, oltre a Sergio, il figlio Fausto che ne ha, in un certo senso, raccolto l’eredità e continua tuttora la collaborazione per la preparazione e l’allestimento dei traguardi disposti lungo il tracciato della corsa rosa.

Gli impegni di lavoro lo costringono a saltare qualche edizione poi, “stressando” un po’ Mauro Vegni, comunque abituato, alle azioni di “stress”, se così si può dire, dei valdarnesi per il suo rapporto di lunga data con la dinastia dei Mealli e i vari dintorni. Così, nel 2001, riprende le sue funzioni all’Intergiro fino alla conclusione dell’iniziativa nel 2006. Poi, dopo i traguardi dei “110 anni Gazzetta”, nel 2007 sale sulla vettura “apricorsa” che anticipa la corsa diffondendo notizie dell’andamento, in tempo reale, a beneficio degli spettatori oltre ad esercitare una funzione importante di segnalazione della corsa in atto ai fini viabili e di sicurezza complessiva.

Fino al 2013 è Nicola Telari lo speaker dell’apricorsa poi, gli anni successivi, per crescenti impegni di lavoro, non ha la possibilità d’assentarsi per un mese filato ma, in compenso, assolve il suo compito in tutte le altre corse rosa e continuando pure a operare in argomento nelle varie gare della sua regione.

Questo 2019 ha ripreso il posto sull’apricorsa, almeno per metà Giro, alternandosi con la sua amica, collega e corregionale Elena Forzoni che nel periodo d’assenza di Nicola Telari è stata la voce della vettura apricorsa.

E lungo il tracciato del Giro d’Italia si è risentito lo slogan che, dopo avere fornito le informazioni, è il marchio di Nicola Telari e della sua toscanità: “Non lesinate gli applausi ai corridori” rivolto agli spettatori lungo il percorso. In effetti, l’incitamento costante agli spettatori – anche quando questi scarseggiano o sono lontanissimi (lo dicono – non smentiti – i vicini alla posizione della vettura apripista), è una sua prerogativa e segnale del suo costante impegno nel ruolo. E l’invito, purtroppo, negli ultimi anni non è molto seguito essendo invalsa e diffusa la moda, talvolta assai pericolosa come dimostrato in varie corse e circostanze, del telefonino per riprese e “selfie” che, fra l’altro, impediscono l’applauso, come già rilevato da tuttobiciweb.it da vari anni.

Con l’arrivo della tappa terminava l’impegno specifico di Nicola Telari che poteva raggiungere l’albergo. Lui però lo prorogava volontariamente per qualche ora per collaborare con il gruppo di segreteria al quartier tappa nell’assemblaggio dei numerosi comunicati del dopocorsa e sempre disponibile a integrare varie ed eventuali necessità contingenti, anche le più umili. Gli piace “fare squadra”, anche il gregario, senza problemi, basta che sia ciclismo con rispetto verso tutti e un occhio di riguardo per aiutare i “senior” nel disbrigo dei loro compiti, con rispetto costante.

Molti gli amici e fra questi, nel gruppo rosa, il veterano bergamasco Antonio Albergoni, il compianto Mario Gelmetti recentemente scomparso, e il baffuto seregnese Enrico Mariani, a lungo pilota suo e di Elena Forzoni sull’apripista.

E invitiamo gli spettatori delle corse, di tutte le corse delle varie categorie, a mettere in pratica l’esortazione scandita con voce stentorea e cadenza toscana da Nicola Telari “Non lesinate gli applausi ai corridori”.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Terzo successo su quattro prove per Lucinda Brand nella Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite. La regina olandese, già vincente a Tabor e a Terralba domenica scorsa in Sardegna (non ha disputato la manche di Flamanville) oggi si è...


Sappiamo che al Giro non ci saranno Pogacar e Del Toro, Evenepoel e Antonio Tiberi, si spera possa esserci Jonas Vingegaard, che da nostre fonti risulterebbe avviato ad un importante sì. Un punto di domanda, grande quanto una nazione, grande...


È il tempo di festeggiare una fine e un nuovo inizio. È il tempo dei bilanci e delle valutazioni, dei ricordi e dei sogni. È il tempo di un brindisi che si fa augurio e di candeline che si fanno...


Si è conclusa nella peggiore maniera possibile l'avventura di Giovanni Carboni con la Unibet Rose Rockets. Il corridore si era unito alla squadra belga quest'anno a ma a settembre è stato sospeso dall'UCI a causa di anomalie inspiegabili nel suo...


La consueta cena sociale di fine stagione del Team F.lli Giorgi si è svolta lo scorso venerdì al ristorante Pio Nono di Erbusco, nel Bresciano, dove il presidente Carlo Giorgi ha radunato tutta la squadra, amici, sponsor, autorità per festeggiare...


La maggior parte delle squadre si trova in ritiro in Spagna, tra Costa Blanca e Isole Baleari e ieri a incontrare la stampa, per il consueto media day a Benidorm, è stata la UAE Emirates XRG che ha svelato obiettivi...


Capita di prendere freddo, inutile girarci tanto attorno. Anzi, in tutta franchezza, il freddo fa quasi parte dei giochi se prevedete di affrontare una discesa o uscite presto alla mattina. Ecco, se cercate una protezione aggiuntiva, una sorta di asso...


È stata un’annata davvero speciale per il comitato provinciale di Lecco che nel 2025 ha spento 30 candeline, tanti affiliati, tanti successi e la ciliegina sulla torta regalata da Filippo Conca con il suo titolo italiano su strada. Ieri sono...


È una pubblicazione che nel titolo e nel sottotitolo - "Il ciclismo giovanile,  Il valore delle relazioni nel ciclismo moderno" - rappresenta con evidenza didascalica i temi trattati dall’autore, il dottor Davide Marceca con la collaborazione del prof. Sergio Introzzi, autore...


È arrivata la sentenza della giustizia ordinaria sul caso del team W52-FC Porto: l'ex allenatore Adriano Quintanilha è stato condannato a quattro anni di carcere mentre il direttore sportivo Nuno Ribeiro dovrà scontare una pena di nove mesi. Il team...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024