I VOTI DI STAGI. IL PRIMOZ GRANDE GIRO DI ROGLIC, E GLI OCCHI DELLA SOFFERENZA DI ARU

I VOTI DEL DIRETTORE | 16/09/2019 | 09:51
di Pier Augusto Stagi

Primoz ROGLIC. 10. La crono gli spiana la strada, poi lui con calma olimpica, risponde a tutti colpo su colpo tanto da spianare anche le montagne. È il Primoz sloveno a vincere un Grande Giro, completa l’anno delle prime volte nel ciclismo e una stagione strepitosa per lui: terzo al Giro e primo in tutte le altre gare a tappe disputate.


Taddeo POGACAR. 10.  Un prodigio assoluto: tre tappe di montagna, la maglia bianca dei giovani e il terzo posto in classifica. Per essere al debutto nei Grandi Giri il suo bottino è di quelli buoni.


Alejandro VALVERDE. 9. Nonostante abbia la maglia iridata sulle spalle, ben pochi pensano che possa essere lui l’uomo classifica della Movistar: diventa l’uomo della Provvidenza. E non è la prima volta.

DECEUNICK- Quick Step. 10. Sono lupi affamati e si pappano cinque tappe, con tre corridori diversi.

Sam BENNETT. 8. Due successi di tappa, per l’irlandese. Una persa a Toledo per un non nulla. Corridore in palla, che raccoglie vittorie e alla fine strappa anche il rinnovo dalla sua Bora Hansgrohe. Complimenti vivissimi al team: per la tempestività.

Philippe GILBERT. 8. È uno che di storia ne ha già scritta parecchia, visto i suoi 37 anni, ma quella vinta alla folle media di 50,629, dopo 219 chilometri, è proprio una bella storia.

Fabio JAKOBSEN. 8. Nel nome di Casartelli e con il nome di Fabio, Jakobsen è il simbolo di una generazione di fenomeni che prenota il posto in prima fila, anche se loro, da Cavagna a Higuita fino a Kuss, sono già ampiamente e visibilmente sul palco.

Carl HAGEN. 7.  Il 27enne norvegese chiude il suo primo Grande Giro all’ottavo posto. Arriva da altri sport, l’atletica prima e lo sci di fondo poi. Pedala solo da tre anni e fin qui ha gareggiato solo con formazioni di secondo piano, senza esasperazioni. La sua storia, non è isolata. Forse sarebbe il caso di cominciare a fare qualche riflessione.

Rafal MAJKA. 6. Lui c’è sempre. Si mette lì e difficilmente da quella posizione si muove. Sesto come al Giro, per la sesta volta chiude un Grande Giro nei primi dieci: i numeri non dicono tutto, ma molto.

La VUELTA. 5,5. Dopo anni di partecipazione ultra qualificata, per una ragione o per l’altra, quest’anno è una Vuelta mutilata. In partenza molte grandi firme non ci sono: da Froome a Thomas, passando da Simon Yates a Nibali per arrivare a  Carapaz.  Si perdono quasi subito Kruijswijk e Uran. Scende vertiginosamente il livello qualitativo dei partecipanti e sale la noia, che si alterna allo sbadiglio. Solo qualche sussulto, prima che Roglic ci metta una pietra sopra. 

Nairo QUINTANA. 5.  Vince due tappe di domenica, fatica ad essere competitivo nel resto dei giorni.

Miguel Angel LOPEZ. 4. Arriva qui con i favori del pronostico e un carico di ambizione notevole. Forse quel carico lo schiaccia oltremodo, e fatica più del dovuto. Troppe le amnesie, troppe le cadute, troppe le parole gridate al vento. Davvero poca la sostanza.

Gianluca BRAMBILLA. 5. Il voto non è per lui, che è il primo degli italiani  (Brambilla, 42esimo a due ore e un quarto), ma per l’Italia del pedale che chiude con zero vittorie. Per noi è una Vuelta anonima e frustrante.  

Fabio ARU. 4. È un corridore tenace, che guarda negli occhi la sofferenza, ma se i suoi occhi sono quelli della sofferenza c’è qualcosa che non va.

Angel MADRAZO. 6. È l’uomo della prima settimana, conquista la maglia a pois di miglior scalatore, ma soprattutto vince una tappa dopo essersi staccato dai compagni di fuga almeno dieci volte. Si porta a casa la tanto agognata Playstation, e incomincia un altro gioco, pardon, un’altra corsa. 

ROSTI. 8. Geoffrei Bouchard, 27enne passista scalatore dell’Ag2r, regala all’azienda italiana la seconda maglia con i pallini (al Tour rossi, alla Vuelta blu) di miglior scalatore della corsa. I fratelli Alborghetti avevano un pallino: fare tante maglie. Tantissime. Piene di pallini.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Lidl-Trek continua la sua campagna di rafforzamento e ingaggia il passista danese Mathias Norsgaard con un contratto di due anni. L'arrivo di Norsgaard aggiunge un altro legame familiare all'interno del Team. Il danese si unisce a Lidl-Trek...


L’Eterno Secondo fu – tra grandi e piccoli giri, classiche e kermesse - 189 volte primo. E primo anche nella Vuelta. Era il 1964. Raymond Poulidor aveva 28 anni. Dal 30 aprile al 16 maggio, 17 tappe, 2900 km circa,...


Jonas Vingegaard era uno dei grandi favoriti per la vittoria a Limone Piemonte e ha vinto allo sprint, superando per pochi millimetri Giulio Ciccone, che si è dovuto accontentare del secondo posto. Sul primo arrivo in salita, il danese si...


Le tappe piemontesi della Vuelta Espana 2025 stanno regalando grandi emozioni ai tifosi ma per molti non è così semplice godersi la corsa, almeno in televisione. C’è una domanda ricorrente in questi giorni che molti appassionati, e non solo loro,...


La seconda giornata della Vuelta di Spagna, con arrivo a Limone Piemonte, ha regalato una delle scene più surreali della stagione. C’è stata una caduta in una rotonda che ha fatto finire a terra quasi l’intera Visma-lease a Bike, compreso...


È una tappa di difficile interpretazione, la terza della Vuelta: la San Maurizio Canavese - Ceres di 134, 6 km. Dopo le pianure del riso e le Langhe, oggi la corsa spagnola va alla scoperta di un altro angolo di...


Quando si arriva da un successo, la sfida più grande è riconfermarsi. Il Red Bull Genova Cerro Abajo 2025 c’è riuscito, superando ogni aspettativa e confermando il capoluogo ligure come scenario perfetto e inimitabile per l’unica tappa europea del circuito...


Mentre i principali favoriti della gara si sono marcati a vicenda, Giacomo Dentelli portacolori del GB Team Pool Cantù (foto d'archivio) ha conquistato sulle strade della Valdera in provincia di Pisa la prima vittoria stagionale dopo due precedenti secondi posti....


L’ultima tappa del Giro delle 3 Province non ha tradito le attese: velocità, colpi di scena e un finale degno di una grande corsa a tappe il "1° Trofeo Città di Fidenza - 5° G.P. Ricordando Tarcisio Persegona". In...


Come sta Filippo Baroncini? Meglio, molto meglio. Lo dicono Mauro Gianetti e Andrea Agostini, lo dice tutto lo staff della Uae Team Emirates XRG che ha vissuto dal 6 agosto scorso giorni di angoscia. «Possiamo dire che il peggio è...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024