ADDIO A LAMBRECHT. LA MALEDIZIONE DEL BELGIO...

NEWS | 06/08/2019 | 07:49
di Angelo Costa

Lambrecht adesso. E prima di lui Goolaerts. E prima ancora Demoitiè. E prima di tutti Weylandt. E in mezzo Nolf, Myngheer, Loos, Duquennoy e Lemmens. E perfino Touquet, il più recente, mentre era in vacanza. Fanno dieci negli ultimi dieci anni, tutti belgi. Si dice che la morte quando arriva non guardi la carta d’identità, ma nel caso dei ciclisti fiamminghi e valloni, famosi o no che siano, in tempi recenti sembra aver avuto un occhio di riguardo.


Come tragedia, quella di Lambrecht ricorda molto la fine di Michael Goolaerts, ucciso da un infarto nell’aprile 2018 mentre stava correndo la Parigi-Roubaix. O quella di Daan Myngheer, stesso tipo di malore tre anni fa in marzo al Criterium Internazionale in Corsica. O quella di Jimmy Duquennoy, pure stroncato da un attacco cardiaco nello scorso ottobre: a differenza dei colleghi, a lui è successo nel letto di casa e non in corsa. Morti che hanno inevitabilmente sollevato il dubbio di controlli non sempre accuratissimi, in alcuni Paesi, sugli atleti di alto livello.


Dieci anni di tragedie, di tutti i tipi: da Nolf morto nel sonno al giro del Qatar a Weylandts ucciso da una caduta in discesa al Giro d’Italia, da Demoitiè travolto da una moto alla Gand-Wevelgem fino al giovanissimo dilettante Loos, investito la scorsa primavera da un furgone dopo aver imboccato una rotonda nella direzione sbagliata durante una gara. Una sequenza terribile, da far pensare che su una delle culle del ciclismo mondiale si sia abbattuta una vera e propria maledizione.

Si parla del Belgio, Paese che storicamente ha pianto anche campioni del mondo. Due, in particolare: Stan Ockers, morto in un incidente di gara sulla pista di Anversa nel 1956, e Jean Pierre Monserè, morto anche lui a 22 anni come Lambrecht, travolto da un’auto infilatasi contromano sul percorso di una kermesse. Sembrava già una lista troppo lunga: purtroppo, nel nuovo millennio, si sta allungando a ritmo vertiginoso.

Copyright © TBW
COMMENTI
Maledizione😭
6 agosto 2019 08:09 SERMONETAN
Sei sicuro che è ina maledizione non sono troppi i casi dove qualcuno deve accertare le cause di questi decessi.

Ma non eravamo perfetti?
6 agosto 2019 16:43 tonifrigo
Il ciclismo è divantato altamente scientifico. Ogni tecnico sa, da una serie di dati che gli arrivano sul computer, quando è ora di usare questo o quel corridore, quando è il momento di attaccare e quando è il momento di mollare. E allora perchè Bjorg è morto avvolto in una selva di punti di domanda? Quanti ancora devono morire prima che qualcuno si decida ad indagare "prima". Dopo non vale, è morto un ragazzo. Un ragazzo.

Sermonetan e tonifrigo: siete avvoltoi
7 agosto 2019 06:24 Monti1970
Che bisogno c’è di scrivere certe cose in un momento simile!
Verrà fatta l’autopsia, quindi, ogni parola è superflua.
Se avesse perso il controllo della bici per colpa degli occhi di gatto, in quel momento pioveva, che bisogno ci sarebbe di sparare queste queste cose?Addirittura di non aver previsto questa disgrazia?

Monti1970
7 agosto 2019 17:07 siluro1946
Mi ha rubato pensiero e parole, anche se avrei usato aggettivi più consoni ma probabilmente non mi avrebbero pubblicato, forse sciacalli me lo passano. Il bello di tutto ciò è che questi commenti provengono dagli stessi che poi si lamentano che il ciclismo è in declino, con certi sostenitori non poteva che finire in questo modo.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ancora un lutto nel ciclismo veneto: si è spento all’età di 81 anni, era nato il 4-4-1944, Franco Argentin di Castelfranco Veneto (Tv), meccanico ed ex agonista. Abitava in città ed aveva aperto un negozio di biciclette in Borgo...


Giacomo Serangeli (Team Vangi  - Il Pirata) conquista il primo campionato italiano esport della categoria juniores nel Premio Francesco Cesarini Dream Head, con una finale  che lo ha visto emergere in maniera importante nella seconda parte di gara. Oggi a...


Una serata piena di ricordi e di emozioni quella andata in scena ieri al Noir Club & Restaurant di Lissone con cui Giacomo Nizzolo ha voluto chiudere la sua avventura da atleta professionista. L’ultima gara è stata quella sulle strade di...


Biciclette appena parcheggiate per la fine della stagione ed è già tempo di guardare a quel che sarà. Stamane a Montecarlo è stata presentata la crono inaugurale della Vuelta 2026, in programma il prossimo 22 agosto. I corridori dovranno affrontare...


La UAE Team Emirates–XRG mette a segno un nuovo colpo di mercato e ufficializza l'ingaggio di Benoît Cosnefroy con un contratto biennale. Il trentenne corridore normanno porta con sé una vasta esperienza e un curriculum comprovato nelle classiche di un...


Saranno celebrati lunedì 27 ottobre alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Ramon, in provincia di Treviso, i funerali di Kevin Bonaldo, il venticinquenne ciclista della Padovani spirato ieri dopo un mese di ricovero in ospedale a seguito del malore che...


Mi chiamo Pertusi, facevo il corridore. Si presentava così, semplicemente, modestamente, forse anche un po’ ironicamente, sapendo che il tempo cancella impronte e tracce, soprattutto quelle del ciclocross. Le sue: tre volte campione italiano, due volte secondo, una volta terzo...


Il Ceo della Visma – Lease a Bike Richard Plugge, dopo aver visto a Parigi la presentazione del Tour de France, è apparso particolarmente entusiasta, certo che il percorso della Grande Boucle sia perfetto sia per Vingegaard che per Van...


Ancora lei, per l'ottava volta, per un record straordinario: Elisa Longo Borghini è la regina dell'Oscar tuttoBICI Gran Premio Alé Cycling riservato alle Donne Élite. La campionessa italiana, portacolori della UAE ADQ, ha imposto anche quest'anno la sua legge andando a superare il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024