I VOTI DI STAGI. IMPEY LA FORZA DI RIALZARSI, MOSCON LA FORZA DI SEDERSI E ASPETTARE

I VOTI DEL DIRETTORE | 14/07/2019 | 18:33
di Pier Augusto Stagi

Daryl IMPEY. 10. Voleva fare il calciatore, Daryl. Invece è stato il primo atleta africano a indossare la maglia gialla, nel 2013. Riuscì nell’impresa sul traguardo di Montepellier, al termine della sesta tappa del Tour de France numero 100. Anche lui, come Froome, impara a fare il ciclista al team Barloworld, sponsor sudafricano, sede inglese e gestione bergamasca grazie a Claudio Corti. E dire che la carriera di questo ragazzo che oggi vince alla grandissima al Tour de France poteva finire al Giro di Turchia. Anno 2009, il giovane sudafricano rischia la paralisi a causa di una spaventosa caduta. Si corre l’ultima tappa di quel Giro che Impey vincerà senza festeggiare, perché invece di finire sul podio, viene trasportato in ospedale. Nella volata finale viene letteralmente scaraventato contro le transenne dall’olandese Theo Bos, ex stella della velocità su pista, protagonista di uno sprint killer. Impey si salva  per miracolo, ma per settimane i medici lo danno per paralizzato in maniera irreversibile. Invece il destino gli riserva un finale diverso: si riprende e, anche se i medici escludono che possa tornare a correre, lui non solo ci riesce, ma lo fa vincendo alla grande. Come oggi.
 
Tiesj BENOOT. 9. Lancia la sfida, dopo un inizio pazzesco, dove tutti vogliono prendere la fuga, ma la cosa non è semplice. Tiesj è un corridore super (in questo Tour il livello è pazzesco) e fa cose grandi fino alla fine, ma arriva con un cliente troppo scomodo, soprattutto, troppo più veloce.
 
Jan TRATNIK. 7. Si butta nella fuga dei 15 e prova a portarsi a casa la tappa. Ci prova, ma nel gruppetto di testa (provate a dare un’occhiata ai nomi), di gente tosta ce n’è da vendere, e lui non riesce a passare all’incasso.
 
Marc SOLER. 6. Toh, guarda chi c’è! A volte ritornano, si fanno rivedere, dopo un lungo periodo di oblio. Era dato come un probabile protagonista dei Grandi Giri, ma era solo un calcolo di probabilità.
 
Edavald BOASSON-HAGEN. 5,5. È un po’ acciaccato per le cadute, ma è un lottatore, un peso massimo, uno che dovrebbe andare a nozze in una tappa come questa, invece va alla deriva.
 
Lukas POSTLBERGER. 8. Il corridore della Bora-Hansgrohe parte e si porta via Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Ivan Garcia Cortina, Jan Tratnik (Bahrain-Merida), Tony Martin (Jumbo-Visma), Simon Clarke (EF Education First), Daryl Impey (Mitchelton-Scott), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Nicolas Roche (Sunweb), Jesus Herrada (Cofidis), Tiesj Benoot (Lotto Soudal), Romain Sicard (Total Direct Energie), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Anthony Delaplace (Arké-Samsic). Quindici folli che, dopo quanto è stato fatto ieri, si limitano a fare una buonissima cosa, che è quasi routine.
 
Romain BARDET. 5. Oggi il Tour arriva a Brioude, casa sua. E Bardet attacca Lo seguono Porte e Bennett, ma il suo allungo dire che è velleitario è poco. Il voto è una media di questi primi nove giorni: chiaramente insufficiente.
 
Alessandro DE MARCHI. 10. Se non l’avevate capito, il ciclismo è davvero uno sport bastardo. Ieri il rosso di Buja è stato fino alla fine protagonista di una tappa pazzesca, nella quale avrebbe meritato di arrivare almeno secondo alle spalle di un incontenibile e scatenato Thomas De Gendt. Niente da fare, ieri neanche secondo, neanche un premio di consolazione dopo 200 chilometri vento in faccia. Oggi dopo pochissimi chilometri una brutta caduta di faccia, che lo stordisce e lo manda all’ospedale. Ieri una tappa da paura, oggi solo paura. Ma lo scampato pericolo è certo. Forza Ale!
 
Gianni MOSCON. 10. Bravo il trentino, bravissimi i ragazzi di ciclismoignorante che colgono il gesto e l’attimo e lo raccontano. Ieri la caduta di squadra della Ineos che esalta la squadra. Più veloci dei meccanici Ferrari (in verità i meccanici sono velocissimi, sono le macchine che vanno al rallentatore: voto 2), risalgono in sella, passandosi bici, prendendo quelle di scorta e via a tutta velocità. L’unico che resta appiedato è il trentino, che ha la sua Pinarello in frantumi. La prima ammiraglia è lontana, racconta ciclismoignorante, bisogna aspettare la seconda, ad un quarto d’ora dal punto della caduta. Per Gianni non c’è altro da fare che accomodarsi tra il pubblico, chiedere il telefono ad un ragazzo, e gustarsi il finale di tappa in streaming. È la modernità, bellezze.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un anno e un mese fa, qui su Tuttobiciweb, abbiamo affrontato il delicato tema dell'abbassamento dell'età agonistica nel ciclismo, con conseguente obbligo di certificato medico sotto sforzo e non con un semplice elettrocardiogramma a riposo. Come facevano notare Maurizio Canzi...


Circa 40 milioni di euro di impatto economico generati con soli 6, 7 milioni di investimento pubblico: si condensa in questi ed altri dati significativi la ricaduta generata in Piemonte dalla Vuelta Espana 2025. Lo studio riguardante l’impatto economico in...


La Bahrain Victorious è lieta di confermare di aver stretto una partnership con Bianchi a partire dalla stagione 2026. Uno dei marchi di biciclette più leggendari a livello italiano e internazionale, con una storia di successo e innovazione iniziata nel...


Brugherio (MB) è pronta ad accogliere il 10 e 11 gennaio 2026 i Campionati italiani di ciclocross presso il parco Increa. L'evento è stato presentato oggi a palazzo Lombardia, alla presenza di Stefano Pedrinazzi, presidente comitato regionale Lombardia FCI, del...


Che Giro d’Italia sarà quello 2026? Verrà Jonas Vingegaard? Giulio Pellizzari sarà capitano della Red Bull Bora Hansgrohe? E poi le gare di Flamanville, Francia, seconda tappa di Coppa del Mondo di ciclocross, con Filippo Grigolini, vincitore della prova Juniores,...


La fiamma olimpica torna in Italia. Venti anni dopo Torino 2006, il simbolo a cinque cerchi illumina il nostro Paese con il significato universale che lo ammanta, segnando un passaggio fondamentale nel countdown verso Milano Cortina 2026. La cerimonia di...


La Red Bull – BORA – hansgrohe ha completato la pianificazione della formazione per il 2026 e inizierà la nuova stagione con 30 corridori. A completare l'organico è Arne Marit, che rafforza il gruppo di velocisti e specialisti delle corse...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè si riunirà il 5 e 6 dicembre presso i Poliambulatori San Gaetano per le visite mediche di inizio stagione. La struttura sanitaria con sedi a Thiene e Schio accompagna il team per il terzo...


Nel 2026,  la UAE Team Emirates XRG correrà nuovamente con due modelli Colnago da strada: la V5R e la Y1R. La livrea della V5R per la stagione 2026 cambierà: si abbandonerà la classica colorazione a strisce bianche e nere del 2025 per...


Paul Seixas va veloce ed è praticamente il primo corridore ad annunciare i suoi programmi per la prima parte della stagione 2026. Programmi ambiziosi... «Abbiamo costruito il mio inizio di stagione attorno a gare in cui posso davvero esprimermi e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024