Giovanni Carboni è la nuova maglia bianca del Giro d'Italia: «Da ieri notte penso a questa tappa, era nell’aria che potesse arrivare la fuga. Ho dato tutto per entrare nel tentativo giusto: stamattina c’erano almeno 150 corridori che volevano andare in fuga... Ho battagliato in testa al gruppo per 50 km. Quando un primo drappello ha preso il largo, in sette, tra i quali Masnada, siamo partiti al contrattacco dal gruppo e abbiamo formato la fuga decisiva. Abbiamo pedalato di grande accordo, poi nel finale ognuno si è giocato le sue carte. Masnada è andato via di forza, io ho esitato qualche secondo di troppo convinto che uno dei due Movistar, Rojas e Amadaor, chiudesse. Per questo c’è un pizzico di rammarico, la gamba c’era. Essere secondo in classifica e maglia biaca per me è il massimo, anche perché questa maglia esalta l'essenza della nostra squadra, visto che siamo il team più giovane di questo Giro. A proposito di squadra, per questa maglia devo ringraziare Bruno Reverberi: sin dal primo giorno mi ha spronato a tenere duro in classifica, nonostante la fatica e il maltempo, nonotsante pr una squadra Professional non sia facile restare davanti in gruppo. Grazie ai suoi stimoli e alle sua indicazioni oggi ho questa maglia meravigliosa sulle spalle».
E ancora: «La maglia bianca è diventata un obiettivo strada facendo. Quando abbiamo capito che dietro non c’era convinzione per venire a prenderci, la fiducia è cresciuta. Il secondo posto in classifica generale… incredibile. L’obiettivo ora è tenere la maglia il più possibile. Sabato oltretutto il Giro passa sulle strade di casa, proprio da San Costanzo, dove abita la mia famiglia: sarebbe una gioia immensa La dedica è per la squadra e gli sponsor che ci sostengono, Bardiani e CSF in testa. Siamo la squadra più giovane al Giro, questa maglia è il miglior simbolo che potevamo ottenere».
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