TOUR OF THE ALPS. LA FORZA E L'INTELLIGENZA DEI GIOVANI DI SKY

PROFESSIONISTI | 25/04/2019 | 15:30
di Giulia De Maio

In questi giorni stiamo scoprendo quanto siano forti i giovani talenti di Sky che stanno dominando il Tour of the Alps, ma anche quanto siano ragazzi svegli e interessanti guardandoli correre e parlandoci insieme. Oggi nella conferenza stampa che ha seguito la quarta tappa, abbiamo chiesto loro com'è trovarsi a battagliare contro un campione come Vincenzo Nibali che in carriera ha vinto tutti e tre i grandi giri e clasische monumento come Lombardia e Milano-Sanremo.


Il vincitore Tao Geoghegan Hart, molto brillante anche con un microfono davanti alla bocca, ha risposto: «Secondo me è giusto trattare tutti all’interno del gruppo come tuoi pari, personalmente rispetto tutti e pretendo che gli altri rispettino me. Sia che si tratti di un neoprofessionista che milita in un team piccolo o un grande campione come Vincenzo, qualunque avversario ha i suoi punti forti e le sue debolezze. Confrontarmi con lui è un onore, sono cresciuto guardandolo in tv, ma in gara non ci penso, resto concentrato sul piano del mio team. Sono convinto che si possa imparare anche dagli avversari, guardando come corrono. Nei prossimi mesi spero di avere altre opportunità per confrontarmi con lui e gli altri big, il Giro d’Italia sarà una bella opportunità questo senso. In vista della corsa rosa sono davvero eccitato. Correre in Italia è fantastico, i tifosi sono super. Oggi sentivo urlare “dai, dai, dai Vincenzo” e allo stesso tempo “Forza Chris”, questo è quello che rende il ciclismo speciale, puoi tifare corridori di diversi team, del tuo paese ma anche di ogni nazione. Non vedo l’ora di vivere 21 giorni così».


Il leader della classifica generale Pavel Sivakov dal canto suo ha aggiunto deciso: «il finale di oggi era molto insidioso, era la tappa che temevo di più. Nibali ci ha provato da lontano con attacchi davvero esplosivi, ma con Tao e Chris siamo riusciti a difenderci bene. In corsa non pensi a chi ti trovi di fronte, dai il massimo per non farlo andare via. Noi è vero siamo giovani, ma ci siamo comportati bene e a guidarci in ammiraglia abbiamo un ds molto esperto (Nicolas Portal, ndr). Ho cercato di non andare fuori giri rispondendo agli attacchi di Nibali, andando del mio passo, regolare. Avevo le gambe per seguire Majka, ma abbiamo preferito farlo andare per evitare che Nibali scattasse di nuovo. Era chiaro che si erano messi d'accordo per darsi una mano l'un l'altro. Alla fine oltre a difendere la leadership, Tao ha vinto in volata quindi abbiamo ottenuto il massimo da una giornata davvero esigente. Domani ci difenderemo nuovamente. Ho molta fiducia nella squadra, visto il percorso dell’ultima tappa sarà dura per i nostri avversari inventarsi qualcosa, ad ogni modo siamo un gruppo forte e senza paura. Comunque vada al termine di questa settimana potremo dirci soddisfatti. E in chiave Giro d'Italia non avremo tanta esperienza, ma sono sicuro che ci faremo onore».

 

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