L'ORA DEL PASTO. IL DIZIONARIO DELLA LINGUA DEL CICLISMO

LIBRI | 22/10/2018 | 07:47
di Marco Pastonesi

“Frillo” è un corridore di scarso valore, lo usava Gianni Brera (“Dalle retrovie giunge notizia che Bertoglio insegue con Merckx e Fraccaro. Qualche frillo sta sulla loro ruota ma non collabora”, da “L’Anticavallo”). “Cipria Cougnet” – Armando Cougnet fu il primo organizzatore del Giro d’Italia – era adottato da Bruno Raschi come sinonimo di polvere (“La sua polvere veniva chiamata ‘cipria Cougnet’ e chi se la portava appresso ne andava quasi orgoglioso, nella illusione di poter apparire al traguardo come un candido monumento di marmo”, da “Ronda di notte”). E “sciuscia spander” è un’espressione lombarda che significa andare al massimo, a tutta, alla morte, come spiegava Eugenio Capodacqua su “la Repubblica” (“Quella piccola vite a espansione che serviva una volta a fissare il manubrio al telaio è stata sostituita oggi da altri sistemi, ma la fatica è sempre quella: di chi si piega fin lì, a morsicare quasi il carbonio della pipa di sterzo, la bocca aperta e cercare aria, gli occhi allucinati per lo sforzo”).


Mauro Parrini ha scritto “Dizionario (raccontato) della lingua del ciclismo” (Absolutely Free, 262 pagine, 18 euro), 250 voci di una lingua, un dialetto, un gergo, una grammatica, quel patrimonio letterario che accompagna la bicicletta da un paio di secoli, e che dà voce alle corse e ai corridori da uno e mezzo. E lo fa attraverso citazioni di una settantina di autori, creando un percorso storico e geografico, culturale e poetico, molto più nobile e fantasioso, cioè molto più ricco, di quello che si possa immaginare. C’è chi lo fa su un dettaglio fisico, il naso, come Claudio Gregori in “Merckx il figlio del tuono”: “Il naso conta. E’ la prua sensibile del corridore. Infatti è al centro del viso, inspira ossigeno. Umidifica, riscalda, filtra l’aria. E’ una protesi complessa. Ha l’apice, le ali, le vibrisse, due ossa, cinque cartilagini maggiori e altre minori, cinque muscoli, nervi, arterie, vene, vasi linfatici…”. E c’è chi lo fa su un dettaglio tecnico, il fuorigiri, come Gianni Mura in “La fiamma rossa”: “Armstrong scandisce un passo micidiale. Non scatta, non allunga: trita Pantani con le sue 100 pedalate al minuto. E’ leggero e potentissimo insieme. Pantani perde 5 metri, 10, 100, amen. E gli va anche peggio. Spiega: ‘Per resistergli, sono andato fuorigiri. Poi ho avuto una crisi di fame’”.


Sport nato povero per poveri (la premessa ha i diritti d’autore di Mario Fossati), il ciclismo si è evoluto ed elevato, ma rimane attaccato alle sue radici popolari, dunque contadine. Così si spiegano certi modi di dire e scrivere, a similitudini: “a campana”, “a corpo morto” o “a corpo perduto”, “a culdicavagno”, “a mordimanubrio”, “a tomba aperta”, “a pane e acqua”, “ai mozzi”, “alla morte”… Così si spiegano i riferimenti zoologici: airone (poi diventato il soprannome di Fausto Coppi), aquile e camosci (arrampicatori e scalatori), asini e cavalli (a proposito di doping: gli asini non potranno mai trasformarsi in cavalli), barbagianni (i corridori scarsi), cammelli (i gregari), levrieri (i passisti), scoiattoli, scriccioli, sparvieri… fino agli scorfani (corridori brutti a vedersi quando pedalano). Così si spiegano anche i termini presi in prestito dalla guerra: l’ammiraglia, la bomba (diversificando in beverone e borraccino), il capitano, il luogotenente, lo scudiero, perfino il trombettiere, che faceva parte del dopo-corsa (l’incaricato alla trasmissione degli articoli, via telefono da parte degli inviati al Giro d’Italia o al Tour de France).

Parrini è stato costretto a selezionare e valorizzare. Fra le voci, c’è anche “abatino”, con cui Gianni Brera ritrasse Livio Berruti, atletica, e bollò Gianni Rivera, calcio, ma che prima coniò per Giorgio Albani, ciclismo, “il ragazzo serio e diligente al quale tutti si confidano”, tanto da diplomarsi “il Ragioniere” e laurearsi “il Professore”. Così, fra un “ciao mama” e una “vettura scopa”, il libro vola via. A proposito, la voce “volare” è di Dino Buzzati (da “Buzzati al Giro d’Italia”): “Allora Coppi cessò di tentennare sopra la sella, un fiato nuovo gli era giunto da qualche ignota parte, la mano invisibile della vittoria lo trasse di spalto in spalto, lo sospinse giù per la Valle Gardena. Volava, ormai, terribilmente felice, benché la faccia parlasse soltanto di dolore”.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Le maglie del Giro sono rosa, ciclamino, azzurra e bianca: l’ultima nata al Giro d’Italia è quella destinata ai giovani e risale al 1976, anche se alloranon c’era la maglia, ma solo un simbolo, ovvero un bracciale bianco da indossare....


Ancora un paio di giorni e poi tutti potremo farci travolgere dal vortice del Giro d’Italia 2025, che ci terrà compagnia dal 9 maggio al 1° giugno. Per non perdersi nemmeno una pedalata, o quantomeno per sapere quando bisognerà accendere...


L'altroieri vi abbiamo documentato la conferenza stampa sull'impatto del Giro d'Italia sulla Lombardia: nell'occasione abbiamo raccolto un rapido intervento della Sottosegretaria regionale a Sport e Giovani Federica Picchi, "stuzzicandola" anche su un eventuale ritorno del Giro a Milano... Oltre al...


Santini ha appena svelato la nuova collezione ufficiale dedicata al Tour de France e al Tour de France Femmes avec Zwift e la linea Maillot Jaune, un sentito omaggio alla grande corsa a tappe francese, alla sua storia, al suo...


Fra i partenti del prossimo Giro d’Italia, sono in tutto sei i corridori che, qualora riuscissero ad ottenere un successo parziale, entrerebbero di diritto nel ristretto club dei vincitori di tappa in tutte e tre le grandi corse a...


Cinque giorni al Giro d'Italia 2025. In attesa di Roglic e Ayuso, Bernal e Carapaz,  Ciccone e Tiberi, Van Aert e Pidcock,  viviamo il conto alla rovescia nei racconti di antichi protagonisti. Oggi, -2 al pronti-via, tocca a Ennio Vanotti. Corridori...


Dall'Albania a Roma, dall’iniziale traguardo di Tirana a quello finale di Roma. Da venerdì 9 maggio a domenica 1° giugno, Rai Radio1 e in simulcast il canale digitale Radio1 Sport, racconteranno tutto il Giro d’Italia metro per metro. I radioascoltatori...


S’è allenato duramente anche quest’anno, su e giù, su e giù, su e giù per le colline che circondano Calpe, 130 km a Sud di Valencia, in Spagna: un vero paradiso per ciclisti, grazie al clima mite e alle strutture...


Scatta domani da Litomerice e si conclude a Terezin domenica 11 maggio la Corsa della Pace per la categoria juniores. Alla prestigiosa corsa a tappe partecipa la Nazionale Italiana diretta dal cittì Dino Salvoldi che per l'occasione ha convocato l'iridato...


Sabato 10 e domenica 11 maggio appuntamento d’eccezione con il ciclismo femminile nelle Marche: per l’ottava volta prende il via il Giro delle Marche in Rosa, evento che quest’anno si presenta in una veste rinnovata. Rispetto alla tradizionale collocazione nel...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024