CHAVANEL: «È STATA UNA BELLA STORIA»

PROFESSIONISTI | 08/10/2018 | 09:48

Una carriera all’attacco, sublimata anche nell’ultima corsa dopo diciannove anni di professionismo. Sylvain Chavanel ha appeso la bicicletta al chiodo ieri sera, al termine della Parigi-Tours, 45esimo sul traguardo dopo aver animato la fuga del giorno, ripresa ad una cinquantina di chilometri dal traguardo.


«Ho voluto chiudere come avevo iniziato nel 2000, con una corsa all’attacco. Sfortunatamente ho forato in un settore di sterrato e la mia corsa è finita, ma ho lottato per cercare di essere protagonista della mia ultima corsa in linea. Per chiudere definitivamente, mi manca solo la Chrono des Nations, ma quella è una corsa diversa, ovviamente».


E ancora: «La mia è una bella storia che finisce, va bene così. Ricordo che nel 2000, alla mia prima Parigi-Tours ero stato tra gli animatori della fuga e i giornali avevano parlato molto bene di me. Sì, era una vita fa…».

Corridore che in carriera ha vestito la maglia di leader al Tour e alla Vuelta, è stato campione nazionale e ha chiuso il Fiandre al secondo posto nel 2011, Chavanel sarà festeggiato dal mondo del ciclismo e dai suoi tifosi il 1° dicembre a Futuroscope.

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COMMENTI
bravo
8 ottobre 2018 11:35 ERIO
un signore, mai un comportamento scorretto, mi manchera'

La genération perdue
8 ottobre 2018 14:15 pickett
Lui,Brard,Moncoutié,Casar probabilmente avevano doti pari a quelle dei vari Bardet,Pinot,Alaphilippe e tutti gli altri campioni francesi spuntati a grappolo negli ultimi anni 5 o 6 anni.Purtroppo ha corso nel periodo sbagliato.

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