ALPINI, L'ADUNATA E LA STORIA DELLA BICI

INIZIATIVE | 03/05/2018 | 07:15
Per venti giorni - in occasione dell’Adunata nazionale degli Alpini Trento 2018 e della tappa del Giro d’Italia a cronometro Trento Rovereto – il museo della Bicicletta Francesco Moser Maso Warth a Gardolo di Sopra-Trento e il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto sono coinvolti in un inedito scambio di cimeli ciclistici: da un lato la mitica Bianchi compagna di tante avventure per i bersaglieri impegnati sui campi di battaglia della Prima Guerra mondiale che ha lasciato Rovereto per Maso Warth e dall’altra l’altrettanto mitica bicicletta usata da Francesco Moser nell’incredibile volata al Velodromo Vigorelli di Milano conclusa con il record dell’Ora a livello del mare di 49,672 km/h che verrà esposta a Rovereto

Inizialmente si era parlato della bicicletta del Record dell’Ora a Città del Messico 1984 ma poi, proprio stamani, alla presentazione dell’iniziativa, si è optato per la seconda bici per un motivo semplicissimo spiegato dallo stesso Moser e dal direttore del Museo di Rovereto Camilla Zadra: “il nostro vuole essere un omaggio a un pioniere della bicicletta in Italia. Proprio a Milano nel 1885 Edoardo Bianchi creò una delle prime aziende costruttrici di biciclette in Italia e la bicicletta usata dal Bersaglieri dell’Esercito italiano, dalle linee ancora modernissime tanto da assomigliare a una City bike di oggi, è stata proprio prodotta nel capoluogo lombardo. Ci è parso quindi naturale sostituirla a Rovereto con la speciale bicicletta protagonista del Record al Vigorelli”.

La bicicletta Moser sarà esposta nel restaurato torrione Malipiero, al Castello di Rovereto, sede del Museo della Guerra. Mentre la Bianchi già troneggia nel Museo di Moser, arricchita dal cappello di bersagliere usato sotto naja dallo stesso Francesco.

Questo insolito evento rappresenta una delle centinaia di proposte legate all’Adunata degli alpini e al Passaggio in Trentino del Giro d’Italia. Stamani è stato tenuto a battesimo, tra gli altri, dallo stesso Francesco con il fratello Aldo, da Camillo Zadra, dal direttore dell’Apt di Rovereto Vallagarina Federico Milan, dal Presidente della Federciclismo Trentino Dario Broccardo, dall’organizzatore del Tour des Alps Maurizio Evangelista e dal giornalista Diego Decarli, ideatore dell’iniziativa. I due cimeli sono due capisaldi della storia della bicicletta pur divisi da settant’anni di storia: ne emerge – è stato ricordato oggi - un rapporto nuovo nel legame Ciclismo - Cultura - Pace - Trentino proprio nell’anno che segna il centenario della conclusione della Grande Guerra.

Grazie alla collaborazione e sinergia tra il Museo della bicicletta Francesco Moser e il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto questi due preziosi cimeli saranno i protagonisti di un evento promosso in occasione delle due grandi manifestazioni ospitate nelle prossime settimane in Trentino: la 91.a Adunata nazionale degli Alpini a Trento (11-13 maggio) e la Cronometro del Giro d’Italia Trento-Rovereto (22 maggio). E proprio il giorno della cronometro taglieranno il traguardo affiancati.

Il Modello di bicicletta Bianchi ospitata al Museo della Guerra di Rovereto (che ha 101 anni, esattamente come le edizioni del Giro d’Italia) sarà ospitato nella affascinante cornice di Villa Warth a Gardolo di Sopra (Trento) proprio nel periodo dell’Adunata per essere trasferita poi a Rovereto per tagliare simbolicamente il traguardo in occasione dell’arrivo della Cronometro. Contemporaneamente la futuristica bicicletta Moser sarà nello stesso periodo la Star al Museo della guerra di Rovereto.


Questo insolito gemellaggio che rafforza l’inscindibile legame tra sport e cultura e trasforma in ciclismo in un importante ambasciatore di pace sarà presentato. È importante segnalare come le due biciclette escano per la prima volta ufficialmente dalla cornice dei rispettivi Musei. Nel caso della bicicletta storica con il benestare della Soprintendenza ai Beni storici della Provincia autonoma di Trento. Ciò a dare l’esatto valore storico-culturale di questa iniziativa. Ed è curioso ricordare come lo stesso Francesco Moser abbia usato durante il servizio militare un modello di bicicletta che richiama quello storico di 101 anni fa.
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