PROFESSIONISTI | 17/04/2018 | 10:15 Domani la Freccia, domenica la Liegi e ieri le pietre della Roubaix per guardare appena più lontano, a luglio e al Tour.
Vincenzo Nibali sta vivendo giorni importanti e ieri ha provato la 9a tappa del Tour, che porterà da Arras a Roubaix, 154 km. I settori di pavé saranno 15, per un totale di 21,7 km, che potrebbero comunque essere ridotti in caso di maltempo, come ha annunciato da tempo Thierry Gouvenou di Aso.
Nibali ha fatto la ricognizione con il compagno Franco Pellizotti e seguito dai d.s. Rik Verbrugghe e Tristan Hoffman. I primi tre settori in auto, prima di saltare in sella. «Rispetto al 2014 e 2015 – ha detto il 33enne siciliano della Bahrain-Merida a Ciro Scognamiglio de La Gazzetta dello Sport – alcuni settori li ho trovati più pericolosi. E lo saranno ancora di più se pioverà. In alcuni c’era tanta acqua sui lati, e tanto fango. Rispetto al passato recente si pedalerà per più chilometri sulle pietre, sarà senza dubbio una tappa molto importante. Non appena gli impegni lo permetteranno, voglio effettuare un’altra ricognizione».
Intanto domani sarà tempo di Freccia Vallone: i primi 100 km non sono molto impegnativi con solo 3 salite e qualche côtés; la gara si accenderà dopo il primo passaggio sul terribile Mur di Huy, poco più di un chilometro con una pendenza media vicina al 10% e massimo del 26%.
«Sarà una gara ad eliminazione - spiega il direttore sportivo della Bahrain Merida Rik Verbrugghe - e come al solito le due ultime ascensioni faranno la differenza: vedremo come le altre squadre gestiranno la gara, ma abbiamo Enrico per la finale insieme ai due fratelli Izagirre».
Caricato dall'ottimo terzo posto ottenuto domenica all'Amstel Gold Race, Enrico Gasparotto è fiducioso: «Nel 2016 sono arrivato quinto e mi piacerebbe fare meglio. Ho diverse soluzioni: attaccare sulla Côte de Cherave o aspettare il Mur. Sono tranquillo e penso che dovrò prestare attenzione a Valverde e Alaphilippe i due veri favoriti per questa Fléche».
«Ho una buona condizione - afferma Ion Izagirre - anche se quello di Huy non è un traguardo adatto per me ma a corridori più esplosivi. Potrei provare ad attaccare più da lontano, come ho fatto all’Amstel, ma vedremo come andrà la gara». Questa la Bahrain Merida per la Freccia: Vincenzo Nibali, Ion Izagirre, Gorka Izagirre, Enrico Gasparotto, Hermann Pernsteiner, Franco Pellizotti e Grega Bole.
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