IL ROCK DEL MONDO

STORIA | 30/03/2018 | 08:01
Un uomo di ciclismo che racconta un uomo di calcio che ama il ciclismo. Gianni Rossi che racconta Emiliano Mondonico. Per rendere omaggio al grande "Mondo" che ci ha lasciato ieri, vi proponiamo questo ritratto scritto qualche anno fa da Gianni. Un racconto senza tempo, come il Mondo.

Non c’è bisogno di cavargliele di bocca: Emiliano Mondonico, il “Mondo” è un fiume in piena che fatica a stare dentro gli argini. Oggi si sente uomo pieno della felicità e le sue parole la tirano fuori tutta in una volta.
Con Emiliano si va a nozze. Ben lo sa Alessandro Bonan di Sky che si è appropriato dell’anima del “Mondo” con una serie di sollecitazioni che avevano dentro il carnevale di Venezia, immagini mirabolanti, misteri e maschere, sciccherie dialettali fino all’esplosione del… volo della colombina.

Parlando di allenatori proponendo un accostamento rock, il “Mondo” non ha esitato un attimo ad appioppare ad ognuno la propria rappresentazione: cosi Mourinho è stato Madonna, Guardiola Shakira, Sacchi Raul Casadei, Zeman il chitarrista dei Queen, Mario Beretta Ligabue. Coinvolto in tanti argomenti, quando gli è stato chiesto cosa pensava della collocazione di Sneider nell’Inter e come valutava l’eventualità che Ranieri lo potesse escludere dalla formazione di Champions contro il Marsiglia, il “Mondo” è andato a prelevare da vecchie massime massacratrici un lapidario proclama: “Ucciderne uno per educarne mille”.

Una cavalcata nel pallone con il Toro, sempre presente nel bene e nel male, fino all’apologia dei suoi migliori “allenati”: Marchegiani il più bravo di tutti nelle uscite; Vialli, un benestante che sapeva lavorare e soffrire, il suo miglior attaccante; “Bobo” Vieri il centrattacco più bravo; fino ad Edmundo “o’ animale”, irrequieto, indisponente, talentuoso, capace di commuoversi fino alle lacrime per il suo Napoli retrocesso.

A differenza del “Trap” che a volte si inventa declamazioni ardite o si inoltra in impervi sentieri dialettici, il “Mondo” no, ogni esternazione è un piccolo capolavoro, ogni espressione, mai banale, un caposaldo. Una volta, intervistato su una situazione di gioco, si esibì in una assimilante frase da lasciare stupito il cronista che, ammirato, lo incalzò: “Lei legge molto, anche i classici, da dove e da chi proviene questa citazione…?” Senza fare una piega, consapevole e forte del suo bagaglio di conoscenza e di reminiscenze, gli spiattellò: “Giardini d’inverno di Mogol e Battisti”. Tutto naturale per lui, come nella finale di Amsterdam del 1992, quel gesto meraviglioso della seggiola alzata non in segno di violenza e ribellione ma di impotenza e forse di resa nei confronti dell’arbitro, mammalucco, che lo privava della meritata conquista, sua e nella storia del Toro, della Coppa Uefa.

Gianni Rossi
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej POGACAR. 10 e lode. Ha un conto in sospeso, dopo essere rimasto in mezzo a quei due, che poi alla fine se lo sono lasciati anche alle spalle. Voleva la maglia rosa subito, alla prima tappa della sua prima...


Pogacar doveva essere e Pogacar è stato: tappa e maglia. Così in attesa di parlare con Mario Cipollini per vedere a chi dare la zampata di tappa (un’idea io l’avrei, vediamo se il capitano sarà d’accordo), è meglio fare due...


Dice Beppe Conti dal palco Rai: “Non commettiamo l'errore clamoroso di dire Giro finito”. Caro Beppe, c'è sempre un cretino che commette certi errori clamorosi. Eccomi qui, pronto a commettere l'errore clamoroso. Giro finito. Però voglio essere ancora più preciso:...


Anche oggi, come ieri, Filippo Fiorelli si lancia nella fuga di giornata composta da cinque attaccanti e vince sia il traguardo volante che il traguardo dell'Integiro. Grazie ai risultati odierni, il palermitano si porta in vetta alla classifica a punti...


Soddisfazione dell’associazione partigiani per l’impresa di Pogacar nell’attesa tappa di Oropa: in fondo lo sloveno si è esibito in un’inedita versione di ‘A Biella, ciao’. La Rai comunica che il foglio scritto a biro col nome Fabretti, apparsa sabato dietro...


Il “vecchio” Alexander Kristoff colpisce ancora. Il trentaseienne campione della Uno-X Mobility ha messo la sua firma sulla Elfstedenrunde Brugge. Nella corsa belga, Kristoff ha regolato allo sprint un plotoncino di nove corridori con il belga Jarno Van de Paar (Lotto...


Il cinquantasettesimo Circuito del Porto Internazionale Trofeo Arvedi incorona JAkub Mareczko. L’atleta della Corratec Vini Fantini si è imposto sul traguardo di Viale Po a Cremona con uno sprint imperioso, deciso negli ultimi metri con Simone Buda (Solme Olmo) ed Alessio...


Il sigillo del campione, più forte della sfortuna. Tadej Pogacar mette la firma sulla seconda tappa del Giro d'Italia, rimedia ad una foratura con annessa scivolata, attacca a 4 km dalla conclusione e arriva tutto solo ad Oropa per la...


Volata di forza di Arnaud De Lie nel Tro-Bro Leon, da Le Carpont Plouguin a Lannilis do 203 chilometri, che si è svolto sulle strade di Francia. Il belga della Lotto Dstny, al bis stagionale dopo la Famenne Classic, ha...


Con la vittoria di Joseph Pidcock, fratello di Thomas, nella quinta e ultima tappa, da Pamiers a Saint-Girons, si è chiusa la 46sima edizione della Ronde de L'Isard di classe 2.2 che ha visto il trionfo finale dell'olandese Darren Van...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi