Vincenzo regala la sua maglia agli amici di CentoCantù
Lo splendido colpo d'occhio della sala gremita
Vincenzo con il nostro direttore
Scatta la caccia all'autografo...
Il momento dei premi finali
Un uomo, un mito: Giuseppe Figini
Anche Angelo Zomegnan tra i presenti
Vincenzo Nibali si racconta
Un meritato omaggio per il campione
Una dedica sulla maglia
Attenzione palpabile in platea
Lo Squalo parla di ricordi e progetti
PROFESSIONISTI | 21/02/2018 | 08:14 Una testimonianza della popolarità e dell’affetto che Vincenzo Nibali riscuote presso gli appassionati delle due ruote, al maschile e al femminile, fra i giovanissimi e quelli che lo sono stati in epoche più o meno recenti, è stata data dal pieno successo dell’iniziativa promossa e organizzata da CentoCantù nel pomeriggio e nella serata di martedì 20 febbraio.
Nel pomeriggio, sul colle del Ghisallo, dove sorge il santuario della patrona dei ciclisti e il Museo del Ciclismo voluto e sostenuto fortemente da Fiorenzo Magni che meriterebbe, quanto prima, l’intitolazione “Museo del Ciclismo Fiorenzo Magni”, il campione siciliano che da qualche anno vive nel vicino Canton Ticino frequentando sovente il territorio comasco e lariano per piacere personale con la famiglia e pure, per “dovere-piacere” professionale, per gli allenamenti, il varesotto, è stato ospite applaudito al Museo.
Il legame con Como e il suo territorio è però di tipo speciale, come ha rivelato nel corso dell’incontro affollatissimo, con il tutto esaurito, nei vasti spazi, su più piani, della suggestiva ambientazione di Riva Industria Mobili-Riva 1920, nell’ambito del Museo del Legno che propone l’evoluzione della lavorazione del legno nel tempo. E’ il tratto distintivo di un’attività secolare di Cantù e del suo territorio, nota e apprezzata a livello internazionale, come ha ricordato in apertura Maurizio Riva della quarta generazione della famiglia impegnata nella conduzione dell’azienda che ha ricevuto da Nibali la maglia alla conclusione della manifestazione. Per un’altra nota distintiva di Cantù, il basket, era presente il milanese Carlo “Charly” Recalcati, una vita di giocatore nella Pallacanestro Cantù e poi allenatore di successo in varie squadre.
Più di seicento persone hanno assistito all’incontro, proposto pure da riprese televisive interne, dove Nibali, sollecitato da Edoardo Ceriani, capo redattore dello sport de “La Provincia di Como”, dal direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb.it Pier Augusto Stagi, in particolare familiarità con Vincenzo Nibali. Ci sono stati pure i contributi del giornalista Dino Merio dell’ufficio stampa di CentoCantù, di Salvo Aiello, telecronista-speaker che ha commentato i filmati e corregionale di Nibali d’origine palermitana e qualche altro ancora, come il suo ex-compagno e amico, Andrea Noè, il popolare “Brontolo”. Il tutto ha contribuito a proporre una veloce ma esauriente carrellata su Nibali campione e pure su Nibali uomo.
Ha saputo destreggiarsi al meglio anche con il microfono, proprio come con la bicicletta, con padronanza e classe assolute, riscuotendo applausi a scena aperta con ovazione finale quando ha donato la sua maglia della Bahrain Merida. Un’altra l’aveva donata, nell’ambito dell’iniziativa promossa e organizzata da CentoCantù, al Museo del Ciclismo del Ghisallo, al presidente della Fondazione Antonio Molteni, alla direttrice Carola Gentilini e a Tiziana Magni, una delle due amatissime figlie - l’altra è Beatrice - del “terzo uomo” del ciclismo di un’epoca d’oro e grande uomo tout—court, per capacità, sentimenti e intelligenza anticipatrice.
A proposito di CentoCantù e delle sue varie attività che la vedono partner di RCS Sport per il Giro di Lombardia e altre manifestazioni a Como e nel circondario da oltre quindici anni, il giudizio valutativo elogiativo della conclusione a Como della classicissima di chiusura (una volta era delle “foglie morte” ma ora, disputandosi all’inizio di ottobre, le foglie sono ancora verdi) espresso da Nibali – e pour cause – è suonato quale musica celeste per Paolo Frigerio, presidente di CentoCantù. Con i suoi validi collaboratori, i rappresentanti delle istituzioni presenti e degli enti – pubblici e privati - che affiancano CentoCantù con apporti concreti e di passione, tutti sognano di “istituzionalizzare” Como, con lo spettacolo offerto dal suo lago e dai suoi panorami costellati da storiche salite e località legate anche al ciclismo e alla sua storia, quale conclusione fissa, ogni anno, del Giro di Lombardia.
È stata senza dubbio una serata connotata da successo e seguita con tangibile e diffuso interesse, intensamente e piacevolmente vissuta, quella con Vincenzo Nibali al proscenio, al centro della scena, partecipata da parte dei rappresentanti delle istituzioni, di molti ex corridori e dirigenti del ciclismo, come Angelo Zomegnan, cittadino di Cantù e con importanti trascorsi giornalistici e organizzativi “in rosa”. Poi Claudio Pecci, direttore di MapeiSport, Renzo e Massimiliano Bordogna di Mendrisio e Domenico De Lillo, italo-svizzero di Coldrerio, Alberto Elli, forte professionista che ha indossato anche la maglia gialla sono fra quelli individuati ma erano presenti pure vari altri ancora così come molti giornalisti e fotografi
E’ stata una presenza di particolare significato ed emozione per i giovani del glorioso, blasonato, Club Ciclistico Canturino 1902, anno della sua fondazione, fiorente vivaio della categoria “juniores” e con considerevole sezione cicloamatoriale, che sarà presentato ufficialmente nel prossimo marzo con l’ex iridato del 2008 di Varese Alessandro Ballan quale “padrino”.
Sarà anche il battesimo nella carica, pure per il neo presidente del C.C. Canturino 1902, eletto nello scorso dicembre, Paolo Frigerio. Non è un caso di omonimia, è sempre Paolo Frigerio, il presidente di CentoCantù. Quando si dice la passione, a dimostrazione che “Anche i commercialisti hanno un’anima”, come il titolo di un film del 1994. Anche ciclistica in questo caso.
Con grande disponibilità Vincenzo Nibali ha firmato autografi, ha scambiato battute, ha posato per le foto, da “star” applaudita e con tratto sempre cortese, sorridente, cordiale, naturale. Un bel ricordo per tutti i partecipanti, soddisfatti e contenti com’era negli intendimenti di base della riuscitissima iniziativa “firmata” da CentoCantù.
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