MAPEI SPORT. ECCO COME NIZZOLO E' RITORNATO ALLA VITTORIA

PROFESSIONISTI | 05/02/2018 | 09:36
Giacomo Nizzolo ha vinto in volata l'ultima tappa della Vuelta a San Juan, l'ex tricolore di ciclismo in Argentina ha ritrovato il successo dopo 15 mesi difficili.
Il 29enne brianzolo della Trek Segafredo, grazie al supporto del Centro Ricerche Mapei Sport, si è ripreso completamente dai problemi fisici che hanno reso il suo 2017 un incubo ed è tornato ad alzare le braccia al cielo.
«Sono davvero felice. Volevo fortemente questa vittoria per me, per la squadra, la mia famiglia e tutte le persone che mi sono state vicino in un anno davvero complicato. Non sono ancora tornato a livello del 2016 (quando vinse il titolo di campione nazionale e fu 5° al mondiale di Doha, ndr), lo so bene, ma questa vittoria mi dà tanto morale per puntare ai grandi obiettivi della stagione» commenta Giacomo, che a san Juan allo sprint si è messo alle spalle Max Richeze e Alvaro Hodeg, entrambi della Quick Step Floors.
«L'anno scorso ogni volta che sembrava potessi tornare a correre, saltava fuori qualcosa che mi metteva i bastoni tra le ruote. È stato un continuo rincorrere, non riuscire a trovare una soluzione è stato davvero frustante, ma sono riuscito comunque a chiudere la stagione in gruppo in Cina, al Tour of Guangxi, e questo è stato molto importante per poi affrontare l'inverno con più serenità. Ciò che mi ha bloccato è stato il risultato di un insieme di fattori. Non c'è stata un'unica ragione ma una serie di motivi che dopo il problema al ginocchio hanno fatto sì che il mio fisico non rispondesse come doveva. Si è parlato di sindrome da sovrallenamento, ma non è stato solo questo il problema. Di certo ho iniziato la stagione tardi e al Giro d'Italia mi sono tirato un po' il collo. Non è facile stare tranquillo quando vuoi cercare il risultato».
Fondamentale per il suo recupero il lavoro svolto con gli specialisti del Centro Ricerche Mapei Sport. «Abbiamo seguito un protocollo specifico per l'overtraining e abbiamo supportato Giacomo per il rientro alle corse, affiancando i tecnici del team  e in particolare il suo preparatore Josu Larrazabal nel determinare l'allenamento. Attraverso il monitoraggio effettuato con i test di valutazione abbiamo potuto valutare i tempi di recupero e programmare la distribuzione dei carichi di lavoro» spiega Andrea Morelli, responsabile del settore ciclismo di Mapei Sport.
Gli fa eco Nizzolo: «I riscontri che mi hanno fornito i medici e preparatori di Mapei Sport sono stati uno strumento prezioso grazie al quale siamo riusciti a inquadrare e monitorare il problema. Ogni volta che andavo ad Olgiate Olona (VA), per me era un giorno importante perchè capivo a che punto ero del mio recupero. Ringrazio di cuore tutto lo staff di Mapei Sport che mi ha messo a disposizione il suo tempo e la sua professionalità».


Giacomo Nizzolo won Vuelta a San Juan last stage, former Italian champion in Argentina has found success after 15 difficult months.
The 29 year old from Trek Segafredo, thanks to the support of Mapei Sport Research Center, has completely recovered from the physical problems that made his 2017 a nightmare and returned to raise his arms to the sky.
«I am super happy. I really wanted this victory for myself, for the team, my family and all the people who have been close to me in a really complicated year. I have not yet returned to the level of 2016 (when he won road national championship and was 5th in the worlds in Doha, ed), I know well, but this victory gives me so much morale to aim for the great objectives of the season» comments Giacomo, who in San Juan at the sprint beated Max Richeze and Alvaro Hodeg, both Quick Step Floors riders.
«Last year whenever I seemed to be able to get back to racing, something came up putting a stick in my wheels. It was a continuous chase, not being able to find a solution was really frustrating, but I managed to close the season in the group in China, at Tour of Guangxi, and this was very important to then face the winter with more serenity. What stopped me was the result of a combination of factors. There was not a single reason but a series of reasons that after the initial knee problem meant that my body did not respond as it should. Over-training syndrome was not the only problem. Of course I started the season late and at Giro d'Italia I push too much. It is not easy to be calm when you are looking for the result».
The work carried out with Mapei Sport Research Center specialists was fundamental for his recovery. «We followed a specific protocol for overtraining and we supported Giacomo for the return to racing, supporting the team's technicians and in particular his trainer Josu Larrazabal. Through the monitoring carried out with the assessment tests we were able to evaluate the recovery times and plan the distribution of workloads» explains Andrea Morelli, head of the cycling sector at Mapei Sport.
Nizzolo echoes him: «The feedback given to me by the doctors and trainers of Mapei Sport was a precious tool thanks to which we managed to frame and monitor the problem. Every time I went to Olgiate Olona (VA), it was an important day for me because I understood how much I was recovering. I sincerely thank all the staff of Mapei Sport who has provided me with its time and professionalism».

comunicato stampa / press release 
foto ©BettiniPhoto / TrekSegafredo
Copyright © TBW
COMMENTI
Te lo meriti
5 febbraio 2018 19:36 Moss
Ho incontrato Giacomo il giorno di S. Stefano a Lecco ,lui in bici sotto la pioggia e 6°C...un esempio per i giovani che pensano che una bici bella e la divisa alla moda facciano un corridore.Ci vogliono gli attributi prima di tutto.(Occhio a non esagerare di nuovo però Nizzolo)

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