GIARDINI APERTI. «POSSIAMO FARCELA»

STORIA | 19/01/2018 | 07:10
Dice Antonella che se ce l’ha fatta lei possiamo farcela anche noi. «Non ho mai corso in bici, al massimo la usavo per andare a fare la spesa. Non avevo nessun tipo di preparazione. Infatti l’anno scorso ero partita da casa, a Barletta, e a Roma avevo dovuto mollare per una contrazione di un nervo. Così stavolta sono ripartita da Roma. Avevo detto: arrivo a Capo Nord. Però non ci credevo neanch’io. Infatti mi ero portata dietro soltanto vestiti d’estate: dieci magliette, una tuta, due paia di scarpe. E una tenda da piantare la sera. Poi avevo il telefono, un piccolo computer e una mini-attrezzatura per fare i video, però sono negata e sono venuti malissimo. Due borse da mettere sulla bici, e via».

Antonella Gentile ha trentatrè anni, deve laurearsi - «da un po’» - in Lingue Orientali a Napoli, e ha mollato il bed&breakfast di famiglia per inventarsi un lavoro. «Voglio seguire la mia passione, viaggiare per il mondo». Lo ha sempre fatto: America, Australia, Egitto, Giappone. Ma quello che ha concluso a fine ottobre, dopo quattro mesi e mezzo e cinquemila chilometri, non è un viaggio normale: erano lei e la sua city-bike rossa e grigia, una roba in economia, «di quelle con sei marce e il cestino, è costata 150 euro, non avevo un gran budget». Nessuna preparazione, «i primi giorni facevo venticinque chilometri al giorno e mi stancavo, alla fine ne facevo novanta, mi sono allenata per strada, sarò un’incosciente». Nessuna esperienza seria in bicicletta, nessuna compagnia. Almeno in teoria. «In pratica è stata tutta un’altra cosa. La gente ha cominciato a seguirmi sulla pagina Facebook che avevo aperto, e mi aspettava. Mi hanno offerto da mangiare, da dormire. Mi hanno accompagnato per molti chilometri, non sono stata sola quasi mai».

Dall’Italia è arrivata in Austria, poi in Germania, Danimarca, Svezia e finalmente in Norvegia. Ha visto posti incantevoli come le isole Lofoten e ha vissuto l’emozione del circolo polare artico. E per tornare ha preso passaggi qua e là, anche da una coppia di italiani che vivono in Norvegia e tornavano a casa per sposarsi. «Mi hanno regalato dei vestiti perché non ero assolutamente attrezzata per il freddo. Questa avventura mi ha insegnato che il mondo è molto molto meglio di come noi lo immaginiamo e di come lo dipingiamo sempre. La gente è generosa. Quando penso a quello che ho vissuto non mi sembra che sia capitato a me, è come se vedessi un film».
  
Per adesso diventerà un libro, che Antonella sta scrivendo e poi andrà a presentare in giro per l’Italia - scuole, università, biblioteche - ovviamente sulla sua bici. «E’ stata brava. Incredibilmente non ho mai forato, anche se in Germania ho dovuto cambiare le gomme perché si erano finite. In compenso ho rotto due volte i freni, e l’ultima volta sono finita al pronto soccorso: ero in Norvegia, stava nevicando, la strada era in discesa e sono scivolata. Mi sono dovuta fermare quattro giorni». La strada è per definizione lunga e pericolosa. «A Capo Nord ci sono arrivata in autobus, gli ultimi 370 chilometri ero un po’ spaventata: un po’ dalla temperatura, un po’ da un tipo che mi ha seguito e mi ha molestato per fortuna sono verbalmente. E’ stato l’unico brutto episodio in quattro mesi e mesi e mezzo». Antonella ha dormito in tenda, ma più spesso ha trovato ospitalità grazie a siti come couchsurfing e warmshowers, «soprattutto warmshowers è perfetto per i ciclisti, ho scoperto un mondo meraviglioso».
  
La voglia di vedere posti nuovi, di conoscere le abitudini di persone lontane da noi. Ma Antonella aveva un altro obiettivo. «Chiedevo a chi mi seguiva di aiutare Amref. Volevo che il mio viaggio servisse a qualcuno, e ho scelto un progetto idrico in Kenya. Mentre pedalavo pensavo alle donne dei villaggi africani che ogni giorno fanno moltissimi chilometri a piedi per andare a prendere l’acqua dai pozzi. Invitavo chi mi seguiva a donare ad Amref, non solo a me. E così il mio viaggio ha avuto un senso». Possiamo farcela, è questo il senso.

Alessandra Giardini
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e sostenibilità, conferma la concretezza di Prologo per quanto riguarda la sostenibilità....


“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission,  ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere una sola missione, ovvero domare le competizioni più dure e veloci...


In salita attaccava, scattava, staccava. In salita voleva, valeva, volava. In salita era libero, leggero, forse felice. In salita era a suo agio, a suo modo, a sua immagine e somiglianza. In salita era in sella o sui pedali, a...


Con 7 vittorie, 14 podi e 19 top ten quella appena andata in archivio è stata, in puri termini di rendimento, la peggior stagione di Jasper Philipsen dal 2020 a questa parte. Erano cinque anni, infatti, che il velocista...


Dal 18 al 23 novembre torna in scena la Sei Giorni di Gand, conosciuta in tutto il mondo con il nome di Lotto Z6sdaagse Vlaanderen-Gent, una gara che oltre all’aspetto agonistico, conserva tutta la tradizione e il significato del ciclismo...


«Tra giardinaggio, casa e bambine, sono più impegnato ora che durante la stagione». Tranquillo e sereno, Davide Cimolai non sembra certo un corridore senza contratto per la stagione 2026. Anche perché quel contratto, in realtà, non lo sta nemmeno cercando....


Dopo la stagione 2025 trascorsa con la squadra continentale XDS Astana Development Team, Gleb Syritsa torna nel WorldTour con l'XDS Astana Team, dove gareggerà nella stagione 2026. Il corridore 25enne ha disputato un anno positivo, gareggiando sia con la sua...


Martedì 18 novembre, alle ore 21, il cinema teatro Monviso (via XX Settembre, 14) di Cuneo ospiterà un nuovo appuntamento della rassegna “Off” del Cuneo Bike Festival, dal titolo “Il mestiere del ciclista: viaggio nelle parole e nelle atmosfere del...


Riceviamo dal Pro.Gi.T. Cycling Team questa lettera firmata dalla presidente Ida Barreca e dal ds e team manager Giovanni Chierico. La pubblichiamo nella speranza che il dibattito possa portare ad una soluzione concreta dei problemi. E naturalmente pronti ad offrire...


Due foto. Due immagini affiancate, ma totalmente diverse una dall’altra, attirano la nostra attenzione.  La prima ritrae Maaike Boogaard a braccia alzate festante per la vittoria nel G.P. International d'Isbergues 2024, la seconda – postata sui social pochi giorni fa...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024