FANINI: FROOME? LA VUELTA È DI NIBALI

DOPING | 15/12/2017 | 07:43
«Come tanti ciclisti nel passato e tanti ancora nel presente, Froome non è pulito». A sostenerlo è Ivano Fanini, patron di Amore&Vita, squadra ciclistica da anni in prima fila nella lotta al doping, interpellato sulla vicenda della positività al salbutamolo di Chris Froome.

«Inutile fare tanti discorsi o creare giustificazioni - ha spiegato Fanini -, il doping è sempe avanti all’antidoping e tanti medicinali che vengono autorizzati per malattie sono in realtà sotterfugi. Froome ha addirittura usato il doppio di salbutamolo rispetto al consentito. Ma quando uno è malato deve curarsi a casa e non fare sport».
 
«Froome è nato ciclisticamente in Italia - ricorda il patron di Amore&Vita -, con direttori sportivi e organizzazioni italiani: tra chi lo assisteva a quei tempi io credo che nessuno ricordi che soffriva di asma. Quello che si dice ora non fa testo. Come quando qualche giorno fa si diceva che avrebbe partecipato al Giro d’Italia. In realtà lui sapeva già a cosa andava incontro. Ma la nuova dirigenza dell’Uci saprà come fare per dare un ulteriore segno di grande cambiamento nella lotta al doping, proprio a partire da Froome. E in questa lotta il ciclismo è leader in tutti i sensi. Vedrete che in futuro le certificazioni fasule scompariranno. E la vittoria dell’ultima Vuelta è di Nibali, che rimane il corridore più limpido degli ultimi 70 anni». (ansa)
Copyright © TBW
COMMENTI
io sto con Fanini...e Nibali
15 dicembre 2017 17:23 Libertas
La penso anche io come Fanini. La Vuelta è indiscutibilmente del nostro più grande campione degli ultimi 30 anni. Vincenzo è sinonimo di ciclismo, vero, pulito, di talento e di passione. Ben detto Fanini, la situazione di Froome è a dir poco ridicola!

15 dicembre 2017 17:57 limatore
mondo cane.... sono con Fanini. Se sei malato resti a casa o molli, magari arrivava secondo. Ma come si dice al piccione ingordo gli scoppia il gozzo.

grazie Fanini
15 dicembre 2017 20:40 daniele01
bellissimo quanto affermi su Nibali
bellissimo è quando dici che se uno è malato deve curarsi a casa e non fare sport
Bellissimo è quando dici che Froome ciclisticamente è nato in italia (e non era nessuno) e nessuno si ricorda dell'asma.
bellissimo quando dici che certi medicinali vengono usati perchè in realtà coprono sottorfugi.
Ancora più bello quando dici che la vuelta è di Nibali e che è il corridore più limpido degli ultimi 70 anni ed è vero perchè sempre
è esistito il doping e i controlli che sono fatti negli ultimi anni prima non si facevano.
È bellissimo sentire affermare che la nuova dirigenza UCI sarà ancora piu severa iniziando proprio con Froome.
Bene complimenti e ancora forza e coraggio per le tue battaglie.

Ci fa pensare...
15 dicembre 2017 22:18 Pedalatore
La cosa che mi fa pensare... perchè Froome a Novembre correva in Giappone tutto bello sorridente, perchè poco più di una settimana fa ha mandato il video che avrebbe partecipato al giro con una bella tranquillità... Credo che un corridore quando sa di essere stato trovato positivo non ha molta voglia di scherzare... e lui lo sapeva dal 20 Settembre... Forse era troppo tranquillo e poi..... D'accordo con Fanini, la Vuelta a Nibali, è giusto che chi sbaglia paghi, a prescindere dalla sostanza, come è successo ad Ulissi e Petacchi.

Soliti luoghi comuni
16 dicembre 2017 02:55 Legend
Cosa vuol dire che se un atleta è malato deve stare a casa? L'asma è una malattia cronica che può essere trattata con ottimi risultati, a volte si riacutizza ed è necessario utilizzare il salbutamolo per migliorare il sintomo acuto. La maggior parte degli studi ha dimostrato che il salbutamolo somministrato ad atleti non asmatici NON aumenta le prestazioni fisiche. E' evidente che non si può vincere un Tour o una Vuelta a colpi di salbutamolo, quindi tutta questa gogna mediatica non ha senso (per quanto mi riguarda il superamento della soglia dei 1000 ng dovrebbe essere sanzionato con una multa e nulla più).
Il vero problema forse è un altro, ossia l'esubero di atleti asmatici nel ciclismo. Ma appunto mi chiedo, che senso ha inventarsi una diagnosi di asma quando poi il salbutamolo non dà praticamente nessun effetto positivo ma anzi rischia di avere effetti collaterali (tachicardia, tremori)?

Fanini ha sempre ragione ..........
16 dicembre 2017 08:47 alocin75
La verità di Fanini fanno sempre male a tanti ........ma sono vere ,bravo sei l\'unico fuori dall\'omerta,e la Vueta concordo che giusto che sia data subito a NIBALI

Grande Fanini
16 dicembre 2017 10:00 ManuBici
Come fa un asmatico a vincere 4 tour de France? A quei livelli Il ciclismo è uno sport incompatibile con una patologia come l\'asma.

Luogo comune?
16 dicembre 2017 12:17 NonTemere
Quindi caro #legend vorresti farci credere che il doping è un luogo comune e ci spieghi che il salbutamolo non aumenta la prestazione di chi NON è malato d\'asma, questo vorrebbe dire che Froome NON soffre d\'asma e che si spruzza il farmaco durante la gara perché magari... gli rinfresca l\'alito...
Rimane da capire quali effetti abbia su chi ha questa patologia, qualora Froome ne soffra. Illuminaci.

Per Legend......
16 dicembre 2017 12:53 alocin75
SEMPLICE............ addirittura doppio del salbutamolo ,penso anchio come dice Fanini che sia solo utile per i sotterfugi,cioè per coprire altre sostanze ben più potenti e redditizie

Forza Fanini, fai di più
16 dicembre 2017 14:40 Zoogin
Il salbutamolo e%u2019 solo la punta dell%u2019iceberg, chi difende Froome non si soffermi sui....puff.....ma sulle prestazioni a volte poco credibili. E poi non c%u2019e%u2019 soltanto lui.......
Non scordiamoci anche delle bici che vanno da sole.....
Dal primissimo anno al tour ci sarà un responsabile solo del doping tecnologico, chissà perché solo ora dopo anni di denunce e sospetti. C%u2019e%u2019 troppa omertà nel ciclismo da parte di tutti.......

ridicoli
17 dicembre 2017 09:47 siluro1946
Se Froome era un ciclista che portava a spasso la bicicletta e in seguito diventa un vincente andrebbe assegnato il premio Nobel al suo medico ed un altro al preparatore atletico. Cosa ci faccia Fanini nel ciclismo è un "mistero". Gli esperti dell'antidoping mi ricordano sempre le guardie forestali di alcuni regioni, si inventano piromani per diventare pompieri e maturare ore straordinarie, i talebani d invece,ell'antidoping seguendo pedissequamente le regole del marketing inventano e promuovono una necessità per avere l'opportunità di risolverla.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Stamattina avete potuto leggere un accenno dell'intervista telefonica del nostro Luca Galimberti a Giorgia Bronzini. Qui potete sentirla completa dopo il minuto 11: uno sviluppo variamente argomentato del concetto di base, ossia l'errore nell'aver voluto equiparare troppo e troppo rapidamente...


Tim Merlier ha conquistato a Dunkerque la sua seconda vittoria di tappa al Tour de France dopo quella del 2021 a Pontivy, davanti a Philipsen e Bouhanni.  «Questa è la prima volta che riesco a fare la volata ed è...


Tim MERLIER. 10 e lode. Lo scatto ce l’hanno tutti e due, la progressione anche, i watt sono roba loro, ma lo scatto alla risposta lo paga solo Jonathan a Tim, che festeggia la seconda vittoria di tappa al Tour,...


Per Jonathan Milan la vittoria di tappa al Tour de France ancora non è arrivata ma per il friulano, che oggi è arrivato secondo sul traguardo della terza tappa dietro Merlier, è arrivata la soddisfazione di aver conquistato la maglia...


Tim Merlier ha vinto la terza tappa del Tour de France (il suo secondo successo in carriera alla Grande Boucle ndr), la Valencienne-Dunkerque di 178, 3 km bruciando Jonathan Milan al fotofinish. Sarà una tappa che verrà ricordata per le...


Ad Aprica tutti si aspettavano la zampata di un’atleta gigantesca, circolavano i nomi di Lotte Kopecky, addirittura Lorena Wiebes, ma poi è arrivata lei, Anna Henderson che con una zampata incredibile ha stravolto i piani di tutti quanti. A  circa...


Una tappa che procede a velocità relativamente tranquilla, si anima nel modo peggiore all'altezza del traguardo volante di Isbergues, ad una sessantina di chilometri dal traguardo di Dunkerque. Quando è partita la volata per il traguardo - volata difficile perché...


C'è un uomo che in questi giorni sta pedalando sulle strade del Tour: è stato avvistato sabato a Lilla e ieri è uscito in bici con Thor Hushovd, il general manager della Uno-X Mobility. L'uomo che pedala, indossando proprio i...


Anna Henderson strappa la maglia rosa del Giro d'Italia Women dalle spalle di Marlen Reusser. La britannica della Lidl Trek ha vinto la Clusone/Aprica, seconda tappa della corsa, coronando nel migliore dei modi una fuga iniziata a quaranta chilometri dal traguardo...


I giornalisti danesi hanno subito cercato Jonas Vingegaard per avere le sue reazioni all'intervista rilasciata dalla moglie Trine. Il danese ha spiegato ai microfoni di feltet.dk: «Non mi sento certo esaurito. È vero, ci sono molti allenamenti e ritiri in...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024