REPENTE, LA SELLA DIVENTA ARTE

COMPONENTISTICA | 08/11/2017 | 11:22
In Italia siamo abituati alle bellezza, i nostri territori vantano panorami mozzafiato e l’arte è da sempre parte integrante del nostro DNA. Molti dei pezzi di design più significativi della storia moderna sono stati “partoriti” dalla mente e dalla matita di qualche genio italiano. Achille Castiglioni, Gio Ponti, Ettore Sotsass e lunga ancora sarebbe la lista che testimonia quanto il nostro stile sia punto di riferimento assoluto nel panorama mondiale. Osservando le selle Repente, devo ammettere di rimanerne estasiato, poiché la bellezza di questo oggetto è tanto innovativa quanto dirompente, in poche parole, è arte. Collage_Fotor.jpgRepente nasce dal desiderio di un pool di manager, ingegneri e tecnici legati dall’intento di realizzare una sella di alta gamma che sappia coniugare valori imprescindibili nel ciclismo moderno, ovvero leggerezza, comfort e materie prime eccellenti. Il tutto passa poi attraverso le mani e i pensieri di chi sa interpretare in chiave moderna lo stile italiano applicando con maestria le tecnologie di ultima generazione.

Repente è molto di più di una sella, è una strumento che cambia pelle adattandosi alle qualit
à di ogni utilizzatore. Grazie all’esclusivo sistema RLS, potrai scegliere una delle tre cover disponibili per ottenere il massimo del benessere in sella applicando una di queste alla Rc-base Repente. La base, chiamata RC-Base, è una struttura indipendente composta da binari e da uno scafo realizzato in fibra di carbonio T700 con una lavorazione che avviene con autoclave per ottenere risultati e prestazioni di altissimo livello. Il composito non viene sottoposto a tensioni esterne ma trattato nel giusto modo per conferirgli il più alto grado di residenza e affidabilità. Quattro sono gli anni di garanzia della RC-Base, un sigillo importante per un prodotto al top. I binari hanno sezioni differenziate per fornire un supporto e una flessione sempre ben bilanciata, del resto in questo progetto dal punto di vista strutturale ogni soluzione gioca un ruolo chiave nella gestione dei carichi.

In tali dettagli si va oltre all’arte e si entra nella sfera di una progettazione estremamente rigorosa. La base a livello della sua parte posteriore è leggermente più larga delle tre cover, particolare voluto per offrire la massima protezione al rivestimento e all’imbottitura della cover una volta applicata.

 Collage_Fotor1.jpg


Aleena, Comptus e Kuma sono i nomi delle tre cover, ognuna delle quali è strutturata in maniera tale da ospitare sulla faccia inferiore tre perni in lega che si adattano alla perfezione ai rispettivi tre fori posti sulla RC-Base. Dopo aver applicato tre o-ring sui perni, basterà applicare la cover sulla base fermando i tre perni con altrettanti anelli di tenuta (questi sono chiamati Seeger nel manuale) per completare l’installazione. La testa del perno ospita infatti una leggera scanalatura che funziona come una guida per semplificare ogni operazione. Il rivestimento della seduta è realizzato in microfibra PU mentre l’imbottitura in EVA Superleggera, dosata diversamente nelle tre cover, assicura un comfort elevato. DSC_8688.jpgDopo aver passato un bel po’ di tempo ad ammirare la base (che bella ragazzi!), ho deciso di cominciare il test con la cover Aleena 4.0 caratterizzata da un peso minimo e da una fessura importante che corre lungo l’asse longitudinale. Questa zona, oltre ad essere elemento distintivo di Aleena, serve per favorire la dispersione di pressioni nocive per la zona prostatica. La struttura è quindi caratterizzata da un disegno che favorisce la naturale oscillazione del bacino che avviene durante la pedalata mentre la punta, leggermente più imbottita, è ampia e offre un solido appoggio da utilizzare nei momenti di maggior sforzo. In questa configurazione (base+cover) il peso è di 130 grammi, un valore che posiziona Aleena tra le selle più leggere sul mercato. In sella le sensazioni sono ottime anche se si tratta di uno “progetto race”.

Leggera ma allo stesso tempo ampia, consente di trovare facilmente la miglior posizione per spingere forte sui pedali. Ciò che colpisce è l’eleganza complessiva, un design fuori dal comune che diverr
à in breve elemento distintivo di questo marchio nel panorama internazionale. L’imbottitura c’è tutta e si sente, ma sia chiaro, Aleena 4.0 è e resta una cover da gara adatta a chi di tempo in sella ne passa molto. La sua destinazione corsaiola la rende l’ideale per i montaggi di altissima gamma che strizzano l’occhio alla bilancia.

Durante la marcia non ho percepito mai alcun rumore che derivasse da eventuali attriti tra cover e RC_Base, neanche cercando volutamente posizioni estreme. La punta è molto generosa a livello di dimensioni, tanto da poter essere sfruttata quasi in posizione crono durante le fasi più veloci. Con Aleena 4.0 emerge il carattere di Repente nel massimo della sua sportivit
à ed il risultato è eccellente.

 


video :https://www.youtube.com/watch?v=4Ufm9iNJjNY
video :
https://www.youtube.com/watch?v=jvMIdtOOWVw
video :
https://www.youtube.com/watch?v=stkpEfPfHt4
home page: www.repente.it
Giorgio Perugini












Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Filippo Grigolini ha sfiorato il successo nella spettacolare gara serale di ciclocross a Diegem, in Belgio. Il campione europeo degli Juniores ha chiuso al secondo posto nella prova internazionale, arrendendosi soltanto al belga Giel Lejeune, vincitore con un margine minimo...


Nel ciclismo è nata una nuova coppia: si tratta dell’ex iridata Lotte Kopecky (30 anni) e di Axel Merckx (53), il figlio del Cannibale. In una recentissima intervista con Sporza, la Kopecky aveva rivelato di essersi innamorata di nuovo e di...


Bruno Cenghialta, Fabio Baldato e Gianluca Brambilla, tre vicentini passati dal manubrio della bici al volante delle ammiraglie senza mai perdere la rotta del grande ciclismo. Ha cominciato Bruno Cenghialta, 63 anni, ormai da dieci all’Astana. Prima di fare il...


Jonas Vingegaard è l’uomo enigmatico del gruppo. Spesso capace di nascondere le sue emozioni, con gli occhi celati dietro ai suoi occhiali specchiati anche a fine corsa, raramente lascia intravedere ciò che pensa e come si sente. Nelle interviste le...


A soli 16 anni, Luca Gugnino si sta affermando come uno dei giovani più interessanti del panorama ciclistico italiano. E pensare che appena quattro anni fa il ragazzo di Boves, classe 2009, impugnava la racchetta da tennis, sport in cui...


Pavia, Collegio Borromeo. Studenti universitari, matricole (quelli del primo anno), colonne (secondo), fagioli (terzo). Goliardia, sport. Libri, furti, scherzi, partite, amori. Paolo il Pasta, Uomo, Morry, Gian, Stiva, Pesce Palla: sono loro i protagonisti. Già gli anni Ottanta, ma ancora...


Il futuro è dalla parte di Giada Martinoli: prima ha pensato al diploma, poi a vincere importanti trofei in sella alla mountain bike. Giada, 19enne del Gruppo Sportivo Carabinieri-Olympia, vive a Bedero Valcuvia con mamma Alessandra, papà Adriano e il fratello...


Xevent è lieta di annunciare il lancio di The Wild Woods,  un progetto sportivo di livello nazionale e internazionale composto da tre eventi agonistici dedicati al ciclismo fuoristrada, che si svolgeranno tra febbraio e marzo 2026 nel suggestivo contesto naturale del Parco...


Una vera e propria raffica di gare per atlete e atleti dell’Ale Colnago Team in Belgio. Tante competizioni e tante soddisfazioni per i buoni risultati ottenuti nel “regno” del ciclocross. Cominciamo dalla 7a tappa della Coppa del Mondo a Gavere...


Come vi abbiamo anticipato e rivelato nel giorno di Natale, per chiudere in bellezza il 2025 di BlaBlaBike (puntata numero 303) abbiamo intervistato Axel Merckx. E per chiudere ancor più in bellezza, l'ultimo argomento toccato è stato suo papà, il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024