LE STORIE DEL FIGIO. AMICO PETER

PISTA | 13/10/2017 | 07:53
Estate del 2005, primo pomeriggio, pista in cemento di Fiorenzuola, in provincia di Piacenza, siamo nel velodromo dapprima dedicato alla memoria di Giuliano Pacciarelli, rimpianto segretario generale della Federazione Ciclistica Italiana e dirigente di spessore e rilievo internazionale. Dal 2008 l’impianto è intitolato ad Attilio Pavesi, doppia medaglia d’oro alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932 nella cronometro individuale (100 km. su strada) e nell’inseguimento a squadre, nato nella vicina Caorso nel 1910 e scomparso in Argentina, dove risiedeva, alla bella età di cento anni.

In questo polo d’eccellenza di perdurante passione ciclistica della nobiltà del ciclismo, la pista, come si diceva una volta, erano in corso i campionati europei. All’entrata della curva dopo il traguardo avviene una caduta durante lo svolgimento della corsa “Scratch”. I corridori coinvolti si rialzano, meno uno. E’ il ventenne ungherese di Budapest Peter Barcokzi che rimane immobile sul cemento del tondino. Accorrono immediatamente i medici di servizio con il dottor Bruno Sartori e lo staff dell’assistenza sanitaria e altri collaboratori dell’organizzazione. È subito percepita l’entità della caduta, una caduta come tante, apparentemente banale,  definibile di “routine” – se così si può dire - fra quelle che accadono in pista.

Il ragazzo non muoveva gli arti inferiori ed è avviato dapprima al pronto soccorso di Fiorenzuola e poi a Parma. I primi sospetti dei sanitari di servizio al velodromo trovano purtroppo dolorosa conferma. E’ paralisi, irreversibile, per il ventenne corridore.

E’ Claudio Santi che “sente” e percepisce subito la gravità del problema
condiviso del resto dai suoi collaboratori che con lui si adoperano, in ogni modo, per specifiche competenze per assicurare a Peter ogni possibile sostegno, morale e materiale, operando in silenzio, senza clamori o pietismi, fattivamente e alacremente.
E da subito hanno agito di concerto con la famiglia dello sfortunato Peter Barkoczi favorendo l’immediato arrivo in Italia della stessa muovendosi con sensibilità, a tutti i livelli, con enti pubblici, in alti gradi, e privati, per evitare vari e possibili ostacoli di natura procedurale, burocratica, di competenze, sia in Italia, sia in Ungheria.

Non si sono mai sentiti soli nel suo forzato soggiorno italiano Peter con la sua famiglia, sia durante il periodo di ricovero all’ospedale di Parma e quindi, in seguito, al centro di riabilitazione Giuseppe Verdi nella vicina Villanova d’Arda.

Al rientro in Ungheria Peter ha trascorso un altro lungo periodo di riabilitazione presso il centro “Orszagos Orvosi” di Budapest, ricevendo anche là cure adeguate, come si era subito accertato il dottor Luigi Marchetta e altri amici italiani del nucleo della Sei Giorni delle Rose che sono andati con frequenza a trovarlo collaborando con la famiglia e che si sono prodigati, in varie forme, per sovvenire a varie necessità.

“Forza Peter” è stato il progetto messo a punto, praticamente subito dopo il grave incidente, da Santi per convogliare adeguati aiuti – e non solo materiali -, sempre di concerto con la famiglia Barkoczi, per agevolare il recupero ad una vita attiva a Peter.
I contatti Fiorenzuola-Budapest – e anche viceversa – non si sono mai interrotti o affievoliti. Peter vive con serenità consapevole la sua condizione in sedia a rotelle e dopo avere lavorato per Vodafone da qualche tempo collabora con il fratello nel suo studio di geometra e abita in una casa tutta sua dove per le finiture e l’arredamento “ad hoc” per le sue possibilità di mobilità, molte cose sono targate Italia, Fiorenzuola e dintorni, soprattutto.

Ricava del tempo per coltivare ancora la sua passione per la bici gareggiando con l’hand-bike
e per una volta l’anno, in occasione di una gara a Praga, tradizionale, si avvale di Claudio Santi anche in qualità d’allenatore.

In pratica ogni anno, in occasione della Sei Giorni delle Rose, Peter Barkoczi, in automobile, da solo, compie una capatina a Fiorenzuola a trovare gli amici e compie il giro di pista con l’hand-bike.

E succede pure che amici di Fiorenzuola e dintorni compiano il viaggio inverso, verso Budapest.
“Forza Peter” continua sempre, con bella continuità, in spirito di vera amicizia.

Giuseppe Figini
Copyright © TBW
COMMENTI
W Claudio Santi
13 ottobre 2017 09:42 geo
Voglio Claudio Santi alla presidenza della FCI

@geo
13 ottobre 2017 14:23 IngZanatta
Concordo, io lo vedrei bene anche al posto di Vegni

Bravo Figio
13 ottobre 2017 16:22 lolly
Beppe,come sempre le tue storie raccontano risvolti ciclistici e umani che a i più sono sconosciuti. Riesci a far vedere il lato buono del nostro movimento, fatto di persone come Claudio, che nell\'ombra senza aver bisogno di palcoscenici si adoperano a favore di persone come Peter Barkoczi.
Complimenti da un \"mezzo toscano\"

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Successo della Liv AlUla Jayco nella cronosquadre di apertura della Premondiale Giro Toscana Femminile - Memorial Michela Fanini. La formazione australiana, composta da Coupland, Gschwentner, Jansen, Vitillo e la stagista inglese Boothman hanno coperto la distanza di 5, 1 km...


Doppietta personale per Juan Ayuso alla Vuelta a España 2025. Lo spagnolo dell'UAE Team Emirates-XRG, già a segno 7 giorni fa a Cerler-Huesca La Magia, ha battuto nella decisiva volata a due sul traguardo di Los Corrales de Buelna...


Esattamente a un mese da oggi (4 ottobre) sarà “Il Lombardia Under 23”. Quest’anno ricorre l’edizione numero 97 che significa un passo in più verso il Centenario di una corsa fra le più sentite e prestigiose del calendario internazionale.Ma è...


Marco Manenti è sfrecciato vittorioso nella prima tappa del Giro della Regione Friuli Venezia Giulia per dilettanti, la Palazzolo dello Stella-Buttrio di 156 chilometri. Il bergamasco del Team Hopplà si è imposto allo sprint superando al fotofinish il colombiano Santiago...


Vince a gruppo compatto e vince anche dopo più di 100 chilometri di fuga. E' una super Lorena Wiebes quella che ha conquistato il terzo successo di tappa consecutivo al Simac Tour 2025 regolando un gruppo di altre sedici fuggitive....


Terza tappa e terza vittoria per la Visma Lease a Bike al Lloyds Bank Tour of Britain, la Milton Keynes-Ampthill di 122 chilometri. Questa volta è Matthew Brennan a piazzare la stoccata vincente dopo la doppietta nelle due prime frazioni del compagno...


Il 49° Giro della Lunigiana si apre con una “prima volta”: Anatol Friedl ha firmato il primo successo di tappa per l’Austria nella storia della corsa. Il bicampione europeo di MTB ha attaccato in discesa dal Passo del Bocco insieme...


Vuoi vendere la tua bici, magari per comprarne un'altra? Gli ascoltatori di BlaBlaBike ormai conoscono buycycle.com, il sito per acquistare e vendere biciclette usate, in modo semplice, sicuro e senza complicazioni, in più di 30 Paesi. Il procedimento è semplice e richiede solo...


Sarà una Nove Colli ancora più speciale quella di domenica 24 maggio 2026, un’edizione da celebrare sulle strade più belle della Romagna. La decana delle Grandofondo arriva alla sua edizione numero 55 con la Fausto Coppi che compie 60 anni...


Nell’ultimo chilometro della tappa che si concluderà ai 2253 metri s.l.m di Bola del Mundo non saranno ammessi spettatori. È questa la decisione presa dagli organizzatori della Vuelta Espana a seguito delle proteste di un gruppo ambientalista. Inizialmente i manifestanti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024