I VOTI DI STAGI. SAGAN 3 PASSI NELLA STORIA, TRENTIN 3 DIETRO

I VOTI DEL DIRETTORE | 24/09/2017 | 19:08
di Pier Augusto Stagi           -

Peter SAGAN. 10 e lode. Dovrei scrivere un trattato, oppure semplicemente riportare le parole che lui ha detto prima e dopo la corsa. Ma la cosa migliore l’ha detta il nuovo numero 1 del ciclismo mondiale, David Lappartient: «Faccio il tifo per Sagan, è il volto migliore del nostro movimento». Con tutto il rispetto per gli altri, con il rispetto degli stessi corridori che portano per questo folletto slovacco (basta vedere gli abbracci e i complimenti che tutti alla fine hanno per lui), con tutto il rispetto che lo stesso Sagan ha per tutti, soprattutto per Michele Scarponi («è per lui questa vittoria, per la sua famiglia, per quanti gli hanno voluto bene»), per Kristoff (un po’ come fece Gianni Bugno a Benidorm scusandosi con Indurain: «Mi spiace averlo battuto davanti alla sua gente»). 101 vittorie, tre mondiali di fila come nessuno mai. È unico. Mai frase fu meno retorica e più aderente alla realtà. Grazie Peter.

Alexander KRISTOFF. 9. Fa tutto bene, tutto giusto, fino alla fine, fino a lì. A quel lì che è a un palmo di mano. Grande come quel marameo che Peter Pan Sagan gli ha fatto sul naso, con un colpo di reni mondiale.

Michael MATTHEWS. 7. Fa una buona volata, ma ne fa un’altra, in un’altra categoria, in un altro modo, per un altro mondo. La vince, ma è terzo.

Matteo TRENTIN. 8. Sapevamo e sapeva che, se si fosse arrivati allo sprint, sarebbe stato già oro una medaglia di bronzo. Ci arriva ad un passo. Se la sarebbe meritata. Per come ha corso lui, per come hanno corso i suoi compagni, per come ci è arrivato. Per come ci è rimasto male: come noi. Pazienza.

Ben SWIFT. 6,5. Si carica sulle spalle una nazione e fa quello che può. Un quinto posto che comunque vale.

Greg VAN AVERMAET. 4. Il voto va a lui e a tutto il Belgio. Era la squadra più attrezzata, più esperta, più ricca di talenti da giocarsi. Uomini di spessore e valore, se li avesse avuti Davide Cassani ci sarebbe già la fila per appenderlo in piazzale Loreto. Fortunatamente è un problema di altri, che probabilmente la prendono meglio di noi italiani.

Fernando GAVIRIA. 5,5. Arriva lì a giocarsela – ed è già molto -, ma ci arriva con le gambe in croce.

Alexey LUTSENKO. 6,5. Fa reparto da solo, sempre nel vivo dell’azione in un finale non facile. Questo, in ogni caso, è un corridore.

Julian ALAPHILIPPE. 5,5. Ha classe da vendere, ma dovrebbe comprare qualcosina, magari un pizzico di intelligenza tattica. Tanto tempismo, molta forza, pure troppa. Alla fine uccide il nostro Gianni Moscon, prima di andare garrulo verso la rupe Tarpea.

Michael KWIATKOWSKI. 5. Era uno degli uomini più attesi, lo aspettiamo ancora.

Tom DUMOULIN. 4. Gli olandesi volevano fare una grande corsa, e in verità si sono fatti vedere in grande quantità. Ma farsi vedere non sempre è sintomo di forza e lucidità. Dove voleva andare Tom?

Elia VIVIANI. 5,5. Il timore era la distanza, e per sua ammissione all’ultimo giro non ha avuto più gambe. Questo è l’unico fatto, il resto sono solo parole.

Sonny COLBRELLI. 5. Mi aspettavo qualcosa di più da Sonny, e probabilmente se lo aspettava anche lui. Non arriva nemmeno a giocarsi la volata. Non bene.

Eugert ZHUPA. 6. L’albanese di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, al suo primo mondiale per se e per la sua nazione, onora la circostanza entrando nella prima fuga di giornata con Willem Jakobus Smit (Sud Africa), Alexey Vermeulen (USA), Matti Manninen (Finlandia), Kim Magnusson (Svezia), Andrey Amador (Costa Rica), Conor Dunne e Sean McKenna (Irlanda), Elchin Asadov (Azerbaijan) e Salaheddine Mraouni (Marocco).

Diego ULISSI. 7. Da buon cuore bianconero veste i panni del terzinaccio che marca a uomo. Sembra Claudio Gentile ai Mondiali’82. Corsa di sacrificio e di grande attenzione. Fa quello che gli dicono di fare, fin dentro agli spogliatoi.

Alessandro DE MARCHI. 6. Entra nella fuga con Boom, Wellens, Eiking, De La Cruz, Haller, Pantano e Haig. Lavora come sempre, con grande determinazione. Poi rientra nei ranghi, dopo aver fatto il suo.

Julien VERMOTE. 7,5. Il belga è monumentale per il suo Belgio. Quando c’è da tirare, lui tira. Per due terzi della sfida iridata è sempre là in testa, a mulinare pedalate, come fa sempre, come fa con la sua Quick Step, abituato a giornate intere in testa al gruppo.

Daniele BENNATI. 6,5. Sesto mondiale, 37 anni oggi (auguri!!!). Giostra la squadra in corsa, tiene le comunicazioni con l’ammiraglia. Tiene compatta la nazionale. Fa tutto giusto e tutto bene.

Salvatore PUCCIO. 6,5. Primo mondiale per il siciliano, fa il suo con grande impegno.

Gianni MOSCON. 6. Rimane coinvolto in una caduta di gruppo a due giri dal termine, ma è bravo a rientrare: con l’aiutino della scia (mannaggia!). Al netto della furbata (voto 4), il suo mondiale (voto 7,5) è più che positivo. Una parola: Peccato. Peccato per il peccato (veniale) e per come è andata a finire.
 
Alberto BETTIOL. 8. Il ragazzo ha stoffa da vendere, e fa un mondiale perfetto, senza sbagliare una sola mossa. Si muove con grande lucidità e sicurezza. Taglia e cuce, fa di ricamo. Fa tutto. Alla fine tira la volata a Trentin. Monumentale.

NORVEGIA. 10. Un tripudio di bandierine rosso crociate per la 90a edizione del mondiale di ciclismo. Spesi 8,5 milioni di euro, per un evento che mondiale lo è per davvero. 300 milioni di telespettatori (immagini TV imbarazzanti, voto 2) e da circa 500mila tifosi in strada. Tanti appassionati tutta la settimana, come mai prima di quest’anno, sia per i dilettanti e le donne, così anche per le crono. Un happening nel vero senso della parola.
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COMMENTI
Volata
24 settembre 2017 20:04 club
Forse non ha influito sul risultato, però che si debba vedere ancora un professionista che sta tirando al massimo una volata mondiale per il capitano designato Trentin ancora con le mani sulle leve dei freni, non ci siamo proprio? Nell\'81 a Praga si crocifissa Saronni dopo 36 anni siamo ancora a questi livelli i dettagli fanno la differenza non dimentichiamolo mai

Tv
24 settembre 2017 20:18 Berna71
D\'accordo sui voti certo se Viviani aveva paura della distanza gia\' prima di partire come si pretende di pensare a una Sanremo?? Colbrelli va bene x le gare in Italia non certo x livelli suoeriori world tour Trentin ha provato e va gia\' bene il quarto x corridori arrivati allo sprint da condannare la tv con riprese negate a 3 km dall\'arrivo nel pieno della corsa dove si decideva una vergogna dopo che ci hanno propinato 264 km di nulla Tv da 2 spettatori sul percorso 10 ciao

Moscon
24 settembre 2017 21:14 Fabrifibra
Mi dispiace per il forte Gianni, spero che sia di lezione per lui...il ciclismo Non ha certo bisogno di furbetti, quelli caro Già lasciamoli al calcio

Grande Matteo
24 settembre 2017 21:21 wtr61
Per me l'unico errore è stato l'ingresso sul rettilineo finale, ma va bene cosi.

ottima Italia --.. ,
25 settembre 2017 08:39 Line
ci dimentichiamo sempre che con questa tattica di gara non abbiamo più (per ora) il Bettini (2 mondiali olimpiade) che finalizzava nel finale
marco

Triste realtà
25 settembre 2017 08:56 Rider
Inutile trovare scuse, diciamo la verità: abbiamo dei buoni conti corridori, ma quando c'è da competere ai massimi livelli, non ce la facciamo ad emergere. E questo purtroppo vale per ogni percorso, salita, pianura, cronometro.

25 settembre 2017 12:35 FrancoPersico
Se dobbiamo vincere un Mondiale con Matteo Trentin la vedo proprio dura. Un ottimo atleta ma non lo vedo nemmeno outsider.
Saluti
Franco Persico (IM)

Triste realtà
25 settembre 2017 13:34 Rider
Inutile trovare scuse, diciamo la verità: abbiamo dei buoni conti corridori, ma quando c'è da competere ai massimi livelli, non ce la facciamo ad emergere. E questo purtroppo vale per ogni percorso, salita, pianura, cronometro.

Moscon
25 settembre 2017 19:19 giorginoc
Considerando che è venuto da una Vuelta durissima e da una crono a squadre ed una individuale ha fatto moltissimo. Il ragazzo c'è! Speriamo che Sky gli permetta di fare il Lombardia da capitano, è tempo che lavoori per se stesso in qualche classica altrimenti non si afferma , mentre altri suoi coetanei in altre squadre colgono successivedi Alaphilippe.

italia voto 0
26 settembre 2017 09:56 sbunda
Come si fa a dire che la nazionale ha corso bene?
Ulissi ha chiuso tutte le iniziative per quale motivo? De Marchi ,come giustamente dice Cipo lì per fare bene il compitino oppure era seriamente motivato?
Ovviamente i ciclisti non hanno colpa. Cassani era gregario e ha la visione del gregario.

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