LE STORIE DEL FIGIO. LA RUOTA DI LEONETTO

DILETTANTI | 24/09/2017 | 07:11
Il prossimo martedì, il 26 settembre, c’è un importante appuntamento, di lunga tradizione, per il ciclismo under 23, iscritto nel calendario internazionale UCI. E’ la 48a edizione della Ruota d’Oro-86^ Gran Premio Festa del Perdono con partenza e arrivo nella bella cittadina di Terranuova Bracciolini, nel Valdarno superiore, in provincia di Arezzo, territorio ricco di molteplici attrattive turistiche e gastronomiche e con sempre viva passione ciclistica.

La presentazione ha ricordato la figura di Leonetto Fratini, storico presidente dell’organizzazione, scomparso qualche mese fa e riferimento di generosa saggezza e disponibilità, caldo tifoso del grande Felice Gimondi. E’ stata una figura simbolo del ciclismo valdarnese e della comunità alla quale non ha mai fatto mancare il suo apporto in molteplici forme e in varie situazioni, come hanno ricordato il sindaco Sergio Chienni e, fra altri, gli amici Giorgio Martino e Gigi Sgarbozza.

Leonetto Fratini, legato da amicizia fraterna alla dinastia ciclistica dei Mealli, originari della vicina Malva, è stato pronto a rilevare la Ruota d’Oro inventata dal vulcanico Franco Mealli con il suo G.S. Forze Sportive Romane quando lasciò l’attività per motivi di salute. Era verso la metà degli anni ’90 e l’ha inserita, valorizzandola ulteriormente, nell’ambito della già blasonata e antica prova locale nota come Gran Premio Festa del Perdono, festività sentitamente vissuta nella zona, in varie località.

Ci sono anche altri esponenti della stirpe Mealli nel destino di Leonetto Fratini, Marcello Mealli, il vulcanico fratello di Franco, direttore sportivo di lungo, lunghissimo, corso del ciclismo toscano e papà di Ercole Mealli, già corridore professionista e poi nello staff di RCS Sport, nominato presidente del Comitato Organizzatore dopo la scomparsa di Fratini con Roberto Magini responsabile della segreteria. Leonetto era capace anche – impresa non facile – di contenere e gestire con naturalezza la vivacità (eufemismo) dell’estroverso Marcello Mealli. Altra lunga e affettuosa amicizia è stata quella che ha unito Alfredo Martini a Leonetto Fratini. Sovente è stato presente alla gara e prodigo di consigli come, del resto, molti esponenti di livello del ciclismo toscano.

La struttura organizzativa affidata al G.S. Castelfranco in collaborazione con la Pro Loco di Terranuova Bracciolini, con l’apporto di molti ed esperti volontari, non lascia nulla al caso ed è di primo livello così come lo è, per tradizione e impegno specifico degli organizzatori, il campo dei partenti che presenta l’eccellenza della categoria, molti dei quali sono protagonisti di varie nazionalità reduci dalla prova mondiale di categoria.

Il percorso, collaudato, spettacolare, è un “mangia e bevi” continuo con le ascese di Montemarciano, Persignano, Piantravigne, il GPM di cima Berna, Cima Monticello e lo strappo finale della Cicogna, toccando anche Loro Ciuffenna, altro centro di specifica passione ciclistica con l’antico albergo-ristorante Il Cipresso di Nilo Mugnai e “casa toscana” dell’Aran del d.s. Umbertone Di Giuseppe. Il percorso si snoda fra le caratteristiche balze, spettacolari formazioni geomorfologiche del terreno, tipo i calanchi. Si toccano pure i territori di Pian di Scò nel ricordo dell’ex professionista, scomparso da qualche anno, Bruno Tognaccini e di Franco Chioccioli, tutti nomi assai legati ai Mealli e a Leonetto Fratini il cui ricordo affettuoso permea sempre la 48^ Ruota d’Oro-86^ G.P. Festa del Perdono.

Giuseppe Figini

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