Bauke MOLLEMA. 10. Il commento migliore è di Diego Ulissi: «Oggi Bauke ha avuto davvero grandissime gambe». È l’omaggio più vero e autentico che un avversario ti possa fare. L’olandese parte quando chiunque altro potrebbe giudicare la sua progressione semplicemente folle. E sono in tanti a dirlo. Lui va per la sua strada, come un treno. Un’azione bellissima, fatta di alte frequenze e invidiabile potenza. Solo contro tutti: arriva solo. Arriva all’ora del tè, ma oltre alla Trek fa felice quelli del caffè.
Diego ULISSI. 8. Di cosa si può rimproverarlo? Di nulla. Corre una tappa da protagonista, ma nel finale rimane imbrigliato nel gruppetto degli inseguitori dove ci sono troppe anime e diversi sentimenti: non tutti hanno le stesse ambizioni e le stesse motivazioni. Si deve accontentare di un secondo posto che brucia, ma non è finita qui.
Warren BARGUIL. 7. Il bretone sta davvero correndo un Tour da assoluto protagonista. Sempre all’attacco, sempre presente, sempre con il suo stile bello e composto che ne fanno un gran bel corridore.
Damiano CARUSO. 7. Fa la sua bella figura anche oggi, dando un senso al suo Tour e a quello della Bmc. Recupera tante posizioni in classifica generale. Entra nella top ten. È tanta roba.
Nairo QUINTANA. 2. È chiaro che non sta bene, che c’è qualcosa che non va: difatti non va. Ma non può essere solo per il Giro. Pare che soffra di allergie. Deve essere allergico a Giro e Tour. Alcuni maligni insinuano che stia venendo a galla il problema dell’età. E se fosse più vecchio di Contador?
Chris FROOME. 9. Cosa puoi dire: è il vincitore di giornata, perché a livello psicologico dà un’altra botta al morale di tutti i diretti avversari. Andatura folle per gran parte della corsa, per molti incomprensibile, per me per non far respirare nessuno, per tenerli tutti sulla corda e fiaccare le loro velleità di attacchi (Bardet nel finale è rosolato). Poi il guasto meccanico, la foratura e la prontezza della maglia gialla che chiede la ruota a Kwiatkowski. E poi la squadra che lo aiuta a rientrare: Kiriyenka, Nieve e infine Landa. Froome recupera 40” in un amen a Bardet e compagnia. Cosa doveva fare di più? Alla vigilia delle Alpi voleva far capire a tutti che stava bene. Mi sembra che si sia visto. Chiaramente.
Mikel LANDA. 9. Aspetta la maglia gialla nel momento più difficile per il britannico. Lo prende e se lo riporta nel gruppetto di Bardet, Aru e Uran. Poi, a circa otto chilometri dal traguardo, va a riprendere Daniel Martin che prova a fare la quaglia. Il basco fa tutto con la solita facilità che presuppone uno stato di salute incredibile. Incroyable
Rigoberto URAN. 8. È solo, ma quando scatta Bardet è il primo a francobollarlo. È pronto e reattivo come pochi, non scherza affatto. Pericolo vero. Aider. Alberto CONTADOR. 7. Sgambetta bene, sembra più a proprio agio. Non è più in corsa per la vittoria finale, ma può essere l’ago della bilancia per chi ambisce a vincere: il Tour.
Romain BARDET. 5. La sua squadra corre da 8, fa quello che deve fare in una situazione e in una giornata del genere. Poi quando c'è da finalizzare il lavoro il ragazzo resta con le gambe a penzoloni. Temo che il grande lavoro fatto dagli Sky l'abbia mandato davvero fuori giri.
Fabio ARU. 6,5. Prende le misure il ragazzo e non molla di un metro il britannico in giallo. Sa come si fa, l'ha sempre fatto, meno un giorno, e ci può stare. La tappa di oggi è di logoramento assoluto. Nessuno arriva con la faccia di chi ha fatto una gita di piacere o un sereno picnic, per questo il Cavaliere dei Quattro Mori si limita a dire: godiamoci la giornata di riposo. Noi pronti a godercelo sulle Alpi.
Dite quel che volete, ma sono sempre più convinto che sia già deciso che questo Tour lo debba per forza vincere Froome (e quindi la Sky).
Già una volta lo hanno aspettato dopo la foratura qualche giorno fa, poi la poco credibile "disattenzione" di Aru ieri ed oggi?
Un occasione d'oro per gli avversari di Froome (altra foratura) a 35 chilometri dall'arrivo, in salita, in un momento a lui sfavorevole (aveva vicino a sé solo un gregario e tutti i migliori davanti (e tra questi ben 5, dico cinque della AG2R!!).
Risultato? Dopo una sfuriata iniziale che aveva relegato il britannico a 45 secondi, i gregari di Bardet si sono messi a condurre ad una tranquilla velocità di crociera mentre, incredibile ma vero, nessun uomo di classifica (né Aru, né Uran, né Martin o Yates - che poi, invece, hanno attaccato poco prima dell'arrivo, hanno tirato un solo metro!!
Poteva essere il colpo del Ko per Froome, costretto a rincorrere solo con un paio di gregari per oltre 30 chilometri. Invece...il Tour lo vincerà lui!
16 luglio 2017 21:42teos
Che Aru ancora sembra avere una buona gamba ma a livello di testa sembra non avere la lucidità dell'arrivo alla Planche.. Sono infatti un paio di gare che ogni volta che gli scatta qualcuno davanti perde sempre l'attimo autoinfliggendosi sforzi extra per chiudere il buco. Non so per gli altri ma per lui sembra proprio che la pausa sia arrivata nel momento giusto. Per il resto mi è piaciuta decisamente la Sky quest'oggi, che ha chiesto a Landa uno sforzo minimo per un favore grande al proprio capitano. A tal proposito io non sono poi tanto concorde con commentatori ed opinionisti Rai circa le gerarchie degli inglesi, perché il gap era talmente corto e il gruppo guidato dagli AG2R che non ho visto sacrificato il basco in favore di Froome. Per me Landa rimane ancora un elemento in grado di far saltare il banco in qualsiasi momento, e sono sicuro che qualora Froome dovesse accusare gravi difficoltà (parlo ovviamente ritardi nell'ordine del minuto se non più) gli inglesi non ci penseranno due volte a dargli carta bianca. Chi forse ne è uscito un po' male dalla tappa di oggi è invece Bardet, che aveva tutto apparecchiato per sferrare un bell'attacco e invece nisba. Per uno che a leggere L'Equipe dovrebbe essere uno dei due candidati alla vittoria finale assieme a Froome, direi una mezza delusione eh..
Allergie
17 luglio 2017 00:57pickett
Quintana:due partecipazioni al Giro:un primo e un secondo posto.Dove sono in classifica al Tour gli altri protagonisti del Giro?Le stupidate di Stagi si commentano da sole,questo è il giornalismo sportivo italiano.
17 luglio 2017 08:05tempesta
Diego Ulisse 8 uno dei cosidetti campioni italiani che deve andare in fuga dai primi kilometri come i gregari di una volta ,avanti cosi e un giorno non lontano parlerete solo degli stranieri.
uran
17 luglio 2017 15:23dike1
Sarà a sorpresa Rigoberto Uran a vestire la maglia gialla finale. E' il big che ha speso meno di tutti e quello che a cronometro in questo stato di forma può precedere vroom vroom. Aru purtroppo finirà fuori dal podio sopratutto a causa di una squadra (o meglio di chi l'ha allestita) che pur al netto della sfortuna è inconcepibile per aspirare a vincere il tour. Completeranno quindi il podio vroom vroom e bardet. Quinto il vincitore morale di questo tour: Martin. ps : caro runner i gregari di bardet hanno tirato a tutta e in modo prolungato; riprove siano che salivano a bocca spalancata e che uno alla volta sono finiti distrutti e si staccavano. Che razza di corsa hai visto ?
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