PROFESSIONISTI | 27/06/2017 | 13:27 Saranno 18 i corridori italiani al via del Tour de France, che scatta sabato da Dusseldorf. Per la classifica generale lotterà Fabio Aru che nella Astana sarà affiancato da Dario Cataldo. Uomini veloci, anche se entrambi non amano le volate super affollate, sono Sonny Colbrelli della Bahrain Merida e Andrea Pasqualon della Wanty Gobert Group. Molti i corridori "specializzati": Jacopo Guarnieri e Davide Cimolai sono elementi preziosi del treno di Demare alla FDJ e si misureranno con Fabio Sabatini e Matteo Trentin che nella Quick Step Floors pilotano Marcel Kittel. Nella formazione belga c'è anche Gianluca Brambilla, all'esordio sulle strade del Tour. Damiano Caruso e Alessandro De Marchi saranno preziosi compagni d'avventura di Richie Porte nella BMC mentre Daniele Bennati avrà un importante ruolo di regista nella Movistar di Quintana. La pattuglia più numerosa è quella della UAE Emirates che schiera Matteo Bono, Marco Marcato, Manuele Mori e Diego Ulissi, anch'egli al debutto nella Grande Boucle. A completare lo schieramento Alberto Bettiol nella Cannondale Drapac e Fabio Felline nella Trek Segafredo, due corridori che possono interpretare - anche se in modo diverso - i ruoli di attaccante, di finisseuer e di spalla preziosa per i loro capitani Uran e Contador.
Siamo tornati, numericamente parlando, al livello del 2013: anche allora erano stati 18 i corridori italiani al via, scesi a 17 nel 2014, a 16 nel 2015 e addirittura a 13 nell'edizione dello scorso anno.
come da anni sostiene Beppe Conti, vedere un grande Giro con squadre nazionali. L'Italia avrebbe una formazione più che discreta: magari nazionale A e B, come ai tempi del "bel ciclismo". In più ci sarebbe la possibilità di schierare squadre miste facendo partire corridori interessanti che però non gareggiano per équipes Pro Tour. Purtroppo gli sponsor, gli organizzatori e i grandi cervelloni che reggono i destini del ciclismo mondiale non si troveranno mai daccordo. Peggio per noi e per lo spettacolo.
27 giugno 2017 19:09tempesta
Aru per la classifica? Per il 6 posto se va bene.IL TOUR non e il Giro e con tutti i campioni che ci sono sara dura.
Forza Ragazzi!!
28 giugno 2017 11:04Savo
Dobbiamo essere fiduciosi ma anche realisti, molti avranno compiti di gregariato per velocisti o capitani però qualche uomo libero da per provare a vincere una tappa c'è ...speriamo nel duo Quil Step Trentin Brambilla o in qualche uomo UAE...per una buona classifica e magari un gradino sul podio speriamo in Aru, le tappe con pochi km a crono sono un vantaggio anche se non è da vittoria e poi vediamo Caruso cosa farà anche se li i gradi di capitano li ha Port....ma comunque forza azzurri
28 giugno 2017 12:02danny
perchè il sesto posto come dici tu non è "fare classifica"?
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