GATTI&MISFATTI. LEZIONE DI STILE IN CASA SKY. THANK YOU SO MUCH

GIRO D'ITALIA | 18/05/2017 | 18:04
di Cristiano Gatti      -

Sento il dovere di rivolgere un sincero e ammirato encomio a Thomas, a Landa e all’intera Sky. Molte volte, in passato, noi gente del Giro abbiamo messo in croce il loro metodo e il loro modello, molto rigidi e scientifici, senza spazio per inventiva, improvvisazione, fantasia. In altre parole, noi italiani abbiamo rinfacciato i grossi capitali impiegati e la totale cancellazione dei nostri valori più spontanei. Ma stavolta non c’entra nulla la diversità di cultura e di mentalità: ciascuno resta sulle sue ed è inutile chiedersi chi abbia ragione. Tutti, credo proprio tutti, dovremmo però fare un passo indietro nelle discussioni tecniche e ideologiche per riconoscere che lo squadrone sta rivelando un ammirabile spirito sportivo. Vorrei dire persino una bella umanità.

Guardiamo la situazione: trovano il coraggio – il cinismo programmatico – di lasciare fuori dal Giro il nostro Viviani, per concentrare tutti gli sforzi sulla classifica finale. Dopo varie annate buttate a mare, prima con Wiggins, poi con Porte, gli inglesi televisivi dimostrano chiaramente di volere fortemente il Giro. Doppio merito, perché comunque hanno sempre Froome che al Tour fa benino. Ma è così che deve ragionare un Dream Team dell’epoca moderna: non si può vivere solo di un obiettivo, bisogna fare doppiette e triplette.

Ecco qui la formazione giusta: due punte come Thomas e Landa, tutti gli altri al loro servizio. Sembra un anno buono, un anno giusto. Poi però capita salendo verso il Blockhaus che dei colleghi impediti vadano a buttarsi contro un povero poliziotto, fermo sulla sua moto-traghetto a bordo strada (riporto la versione ufficiale che ormai tutti, al Giro, riportano, corridori per primi), con le note conseguenze: proprio i due capitani ne escono nel modo peggiore. Un disastro totale. Giro rovinato, tanti sforzi e tanto lavoro schiantato contro l’incapacità di ciclisti sprovveduti.

Il risultato pratico è quello che tutti i giorni vediamo in corsa: Landa a mezz’ora, Thomas fasciato come un insaccato, con le occhiaie perché fatica anche a dormire. Persino arrivando a Reggio Emilia si stacca, soffrendo come un cane, ma tenendo duro, in qualche modo. Ogni giorno pedala con la tentazione del ritiro seduta sul canotto.

Ce ne sarebbero i motivi. Quando i leader della squadra vengono abbattuti da colleghi incapaci di andare in bicicletta, cadono le motivazioni e gli stimoli vanno a ramengo. Eppure sono qui. Eppure Thomas e Landa continuano, tengono duro, insistono. Diego Rosa, il loro gregario più forte e più importante, mi dice laconico: «E’ dura ritrovare un senso nel nostro Giro». Giustissimo. Verissimo. E’ dura, ma pare che non disperino. La grande squadra è grande anche perché fa fino in fondo il proprio mestiere.

Per quanto mi riguarda, rendo omaggio con stima incondizionata. Di squadre straniere che vengono a farsi la gita sociale, come la vacanza premio per i bravi venditori di aspiravolvere, ne ho le tasche piene. A modo suo, la Sky sta impartendo una lezione a tutti. Thank you so much. Questo è onorare il Giro, questo è rispettare l’Italia.

Copyright © TBW
COMMENTI
19 maggio 2017 08:46 Tarango
Lo stile Sky è anche quello della bestemmia di Froome, ricordiamolo. Ricordiamo anche che il signor Rosa ha dichiarato che la moto era 'in mezzo alla strada', che lo stesso Rosa è in corsa, mentre il signor Moreno è a casa. Non è falsare il Giro anche questo? Signor Gatti, lei sarebbe un ottimo cronista al soldo della stampa straniera. Ricordiamo anche che i signori della Sky vengono sempre al Giro con la convinzione che, vinto il Tour, qui da noi sia una passeggiata, salvo poi tornarsene a casa con le pive nel sacco. Consiglio a Landa, cavallo di razza, di scappare immediatamente da quella squadra se vuole tornare a essere quello di prima. Saluti.

ma che giro guardate
19 maggio 2017 11:43 philcass
Era chiaro che Thomas aveva le ore contate sia per l'infortunio subìto sia per l'inutilità del suo proseguimento al giro. Thomas è un corridore che non ha mai dimostrato nulla come capitano, che 3 anni fa si staccava pure nelle rampe del garage e oggi magicamente si presenta come capitano con ambizioni di classifica...ma andiamo dai, chi prendiamo in giro? E anche Landa e Rosa prevedo avranno i gironi contati.
Sky squadra sopravvalutata che lavora bene solo se tutto va nel verso giusto, basta una virgola e il castello crolla, ricordiamoci di Porte che non aveva nemmeno un gregario quando si era fatto sorprendere in una caduta di gruppo due anni fa. Non sanno gestire gli imprevisti e francamente la reputo tutto fuorchè una squadra che lotta o all'attacco.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Lidl-Trek aveva cerchiato la prima tappa del Giro d’Italia e Mads Pedersen non ha deluso nel finale, vincendo tappa e indossando la maglia di leader della corsa. Il campione danese in questa stagione aveva fatto vedere la sua ottima...


Il volto nuovo sul podio del Giro d'Italia a Tirana è quello di Francesco Busatto, quarto al traguardo e maglia bianca di miglior giovane. Il ventuduenne vicentino della Intermarché Wanty è il ritratto della felicità e spiega: «Sapevo di essermi...


Il Giro di Mikel Landa è finito a 5 km dalla conclusione della prima tappa: lo spagnolo, infatti, è rimasto coinvolto in una caduta avvenuta in discesa, una curva verso sinistra, una scivolata sulla destra, tre corridori che finiscono fuori...


Che noia il Giro con Pogacar, che noia il Tour con Pogacar, che noia le classiche con Pogacar: meno male, stavolta Pogacar si è levato dalle scatole e possiamo finalmente divertirci. Torna il Giro da sogno, equilibrato e combattuto, aperto...


Stupore per i programmi di contorno Rai trasmessi da Lecce mentre il Giro è in Albania: l’azienda smentisce che, dopo gli anni del covid, sia ancora in vigore il distanziamento. «E’ un Giro da seguire dalla prima all’ultima tappa» (Stefano...


Mads Pedersen conquista la prima tappa del Giro d'Italia, la Durazzo-Tirana di 160 km, e la prima maglia rosa. Una frazione che ha mantenuto le attese della vigilia, con la Lidl Trek che ha fatto un grandissimo lavoro sulle salite...


Nasce una stellina nel movimento ciclistico francese: il diciannovenne Aubin Sparfel ha conquistato il suo primo successo tra i professionisti imponendosi nel Tour du Finistere. Il portacolori della Decathlon AG2r La Mondiale Development, che fino allo scorso anno correva tra...


Eline Jansen, olandese classe 2002 in forza alla VolkerWessels, ha festeggiato la sua seconda affermazione in carriera tagliando per prima il traguardo dell'unidicesima edizione della Classique Morbihan. Alle spalle della ragazza originaria di Deventer si è classificata l'esperta  Amber Kraak, fresca di rinnovo con...


Successo azzurro nella seconda semitappa della seconda tappa della Corsa della Pace juniores svoltasi sulla breve e assurda distanza di soli 58 chilometri. A sfrecciare al traguardo di Terezin è stato il trentino Alessio Magagnotti (Autozai Contri) che nel convulso...


L’Associazione dei Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Enrico Paolini, ex corridore professionista e stimato direttore sportivo, figura centrale del ciclismo italiano degli anni Settanta e Ottanta. Nato a Pesaro nel 1945, Paolini si è...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024