LE STORIE DEL FIGIO. PASSIONE BUDA

STORIA | 17/05/2017 | 07:46

Ha l’attività e l’attivismo di un giovanotto, per propensione ed entusiasmo che lo caratterizza sempre nel suo essere e nel suo operare, Giuseppe “Pino” Buda. La carta d’identità che riporta l’anno di nascita, il 1940, è solamente un dato anagrafico nel suo caso.
E’ romagnolo DOC, di Sant’Angelo di Gatteo, nel cuore della Romagna, nei pressi di Cesenatico. E’ il medesimo luogo dove sono nati Secondo e il nipote Raoul Casadei, esponenti di punta della notissima orchestra Casadei e della tradizione musicale popolare romagnola, con valenze internazionali, sulle orme di Carlo Brighi, della vicina Fiumicino, conosciuto come “Zaclèn”, violinista e compositore nato nel 1853, considerato il capostipite della musica da ballo romagnola, il famoso “liscio”. E’ qui nato, nel 1961, anche Nerio Alessandri, il fondatore di Technogym, marchio notissimo nel fitness e nello sport. Pure Manuel Belletti, corridore professionista dal 2008, è di Sant’Angelo di Gatteo.

Buda, legatissimo alla sua terra con varie iniziative nel campo dell’impegno in favore della comunità di provenienza e d’appartenenza, portate avanti con semplicità, senza ostentazione, nella considerazione dei costumi e delle tradizioni dei luoghi, sentiti e interpretati come impegno e contributo sociali, dopo il diploma magistrale, ha lavorato al locale Consorzio Agrario con esperienze anche nel settore alberghiero a Cesenatico. E’ nel 1963 che, quale impiegato tuttofare, entra in un’azienda produttrice di barattoli per conserve alimentari. Impara e conosce il settore tanto che, dopo qualche anno, si mette in proprio e fonda, nella sua Sant’Angelo ovviamene e naturalmente, la “Sidermec” che, velocemente, diviene azienda di riferimento, a livello italiano e poi europeo, nel comparto della “banda stagnata” e sue applicazioni con, successivamente, un impianto anche in Belgio.

E con la ragione sociale di Sidermec si svela il lungo legame di passione, anzi d’amore, che lega Pino Buda al ciclismo, in varie declinazioni, da quello giovanile, a quello amatoriale e a quello professionistico che l’ha visto – e lo vede tuttora, con immutato entusiasmo – a fianco di molte formazioni. Una passione per lo sport che contempla varie discipline, soprattutto di natura popolare e sociale, quali le bocce, molto popolari in Romagna e altre iniziative di pubblica utilità con riferimento al sociale. Il tutto è riassunto in una pubblicazione di Edoardo Maurizio Turci “Lo sport a Sant’Angelo di Gatteo”, edito da “Il Ponte Vecchio” nel trentennale della Polisportiva “Sidermec-Fratelli Vitali (1986-2016) - che offre dettagliate notizie al riguardo – e non solo di sport – con un pregevole spaccato sociale e di costume. Aspetti ai quali Pino Buda dedica sempre tangibili attenzioni, in molteplici forme. Da questo libro si scopre anche un Pino Buda in versione maratoneta impegnato a New York nel 1995, nonostante i suoi pressanti impegni professionali.

E’ però il ciclismo il “fil-rouge” della passione sportiva. Lo testimonia la costante presenza nel supporto di gruppi sportivi professionistici che parte dal 1983 con la Dromedario-Alan-Sidermec diretta da Carlino Menicagli fino al 1984. Seguono la Vini Ricordi-Pinarello-Sidermec, con d.s. Mauro Battaglini, nel 1987, la Fibok-Sidermec, ancora con Menicagli d.s., nel 1988 la Alba Cucine-Benotto-Sidermec con Riccardo Magrini, in versione d.s.,  che affianca Menicagli. E via via, la Selle Italia-Mosoca, Eurocar, la Selle Italia-Vetta-Sidermec, la Jolly Club 88, la Jolly componibili-Club 88, la jolly Componibili-Cage, la Aki-Gipemme, la Scrigno-Gaerne, la Vini Caldirola, la Tacconi Sport, la Saunier Duval, ancora Vini Caldirola-Nobili, la Naturino-Sapore di Mare, la Diquigiovanni-Androni, la Androni-Venezuela che si alternano negli anni. E’ un’elencazione necessariamente succinta di una galleria di corridori, tecnici, personaggi di quasi trentacinque anni di ciclismo attivo, partecipato, vissuto sempre con passione e discrezione. E molti sono gli amici di Giuseppe “Pino” Buda che trovano in quest’appassionato un riferimento di serietà e generosità peculiari se si pensa anche che, in chiave di “marketing”, la Sidermec non ha prodotti che necessitino della notorietà di marchio e di  mercato al dettaglio per vendere. Ultima, in ordine di tempo, l’apertura di credito incondizionato formulata a Gianni Savio e al suo team nel momento dell’annuncio dell’esclusione dal GiroCento. E al momento, in occasione della presentazione, ha dedicato pure una poesia – altra sua passione – al fatto vissuto come ingiustizia ma subito trasformato in sprone per il futuro.

Pure le iniziative ciclistiche della zona, fra le quali il memorial Pantani e varie tappe della Coppi e Bartali del G.S. Emilia di Adriano Amici, trovano in Buda un supporter di primo rilievo e sostegno. E’ una storia lunga, di valore, di passione e d’impegno che Giuseppe “Pino” Buda porta avanti da anni, in modo defilato, nel mondo delle due ruote italiane.

Giuseppe Figini


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COMMENTI
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12 dicembre 2022 12:17 MarcoM64
Carlo brighi era noto col soprannome di Zaclen e Nerio Alessandri è ancora vivo se ne deduce che è nato nel 1961 anziché 1861

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