PROFESSIONISTI | 13/02/2017 | 11:01 Davide Formolo è tornato sul Monte Teide a lavorare. C'era già stato per due settimane prima di affrontare la Vuelta Valenciana: «Nella corsa spagnola - ha raccontato il veronese della Cannondale Drapac a Renzo Puliero de L'Arena di Verona - ho avuto davvero buone sensazioni nella cronosquadre, mi sembra che il lavoro svolto quest'inverno possa dare i suoi frutti. Poi il giorno dopo sono entrato nella fuga decisiva ma sono scivolato e ho preso una bela "grattata" sulla coscia sinistra, quindi nella tappa regina sono stato all'altezza di tutti gli altri big: ho preso 10" da Martin, 7" da Kruijswijk e 4" da Fuglsang, ne ho dati 8 a Zakarin e ancor di più a Scarponi. Peccato che davanti a tutti ci fosse Quintana che in questo periodo ha una marcia in più degli altri».
E ancora: «Ora una mi attende una settimana di lavoro sul Teide, poi una a Verona, sperando di poter andare sul Monte Tomba, quindi affronterò per la prima voltala Parigi-Nizza, che abbiamo scelto con la squadra perché più impegnativa della Tirreno. La corsa francese e il Giro di Catalogna saranno importanti per verificare la condizione. Poi ad aprile, Giro del Trentino e Liegi prima del grande appuntamento con il Giro d'Italia».
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