STRADE & MARCIAPIEDI

TUTTOBICI | 25/01/2017 | 07:12
Incomincio l’anno nuovo lanciando strali contro i ciclisti. Sì, contro i miei cari e adorati amici su due ruote, categoria della quale faccio parte anch’io. Sia chiaro, sto parlando solo di ciclisti metropolitani, non di quelli depilati che il ciclismo lo praticano per professione o per soddisfare sogni in gare e granfondo amatoriali. Parlo dei ciclisti che affollano sempre di più le nostre città e contribuiscono concretamente a rendere la nostra mobilità molto più eco e respirabile: per questo vanno solo ringraziati.

Quello che non va assolutamente ed è ormai intollerabile è l’atteggiamento di molti di loro. Arroganti, strafottenti, onnipotenti e convinti di poter fare di tutto e di più, come pedalare regolarmente sui marciapiedi e contromano. E dire che il codice della strada parla chiaro. Basta rileggersi anche il parere n. 4635/2015 del ministero dei Trasporti che chiarisce ancora una volta il divieto per le biciclette di circolare contromano e l’obbligo di rispettare i sensi unici. I ciclisti non sono “legibus soluti”, cioè sollevati da obblighi o regole. Oltre a essere attenti e sensibili all’ambiente e alla nostra salute, i nostri amici su due ruote dovrebbero anche pensare all’incolumità degli altri.

Quante signore e signori ho visto travolti in questo ultimo periodo da biciclette che procedevano spedite, incuranti dei poveri malcapitati che, uscendo carichi di sacchetti dagli esercizi commerciali, finivano per essere travolti da questi autentici pirati della strada? Il marciapiede è da sempre - fino a prova contraria - per marciare a piedi. E pensare che ci sono molte associazioni e sigle che promuovono la pratica della bicicletta e sognano di far cambiare il codice della strada affinché le due ruote possano procedere anche in vie a senso unico. Io sono vicino a queste associazioni, in particolare per promuovere e sensibilizzare gli automobilisti a fare attenzione ai ciclisti, ma trovo che questa richiesta di far circolare le due ruote anche in senso contrario sia semplicemente folle e pericolosa. In ogni caso, fin quando le regole saranno quelle che sono in vigore, i ciclisti sono pregati di rispettarle: procedendo giù dai marciapiedi e imboccando le strade per il verso indicato. Ho assistito alla nascita di una delle associazioni storiche di ciclopedalatori, Ciclobby, fondato dall’indimenticabile Luigi Riccardi, che fu anche presidente della Federazione Amici della Bicicletta. Riccardi, con ostinata determinazione e passione, ha pedalato per anni e anni, tutti i santi giorni, in una Milano molto più tossica di quella di oggi e molto più intasata dal traffico. Però ha sempre rispettato le regole, molto semplicemente ha sempre rispettato tutti, anche chi non la pensava come lui. Oggi le bici hanno finalmente preso il sopravvento, hanno conquistato le nostre strade, ed è bene che procedano solo lì.

CELESTE IMPERO. La Cina ci avvicina e ci vaccina, nel senso che ci stiamo abituando al loro “modus operandi”, fatto di tante parole, molte promesse e qualche fregatura. Quest’anno dovrebbe nascere una nuova corsa nel Celeste Impero, ma il condizionale è d’obbligo per quanto è successo anche di recente. Dovrebbe prender vita il Tour of Guangxi, corsa World Tour che si dovrebbe disputare nel mese di ottobre, con sei tappe nella regione meridionale al confine con il Vietnam, di fronte all’isola di Hainan che già ospita da qualche anno corse di ciclismo. E dal 2018 ci dovrebbe esserci anche una versione al femminile della stessa prova. A Guilin si terrà anche il Gran Gala del ciclismo mondiale Uci, che negli ultimi due anni si è svolto ad Abu Dhabi, sotto la regìa organizzativa di Rcs Sport. Sempre in Cina dovrebbe poi nascere anche una succursale dell’Uci, un nuovo centro di sviluppo e promozione del ciclismo tipo quello esistente già da anni ad Aigle (Svizzera), con pista da 250 metri e circuiti protetti per Bmx e strada. La Cina ci è vicina, ma proprio per questo abbiamo anche imparato a conoscerla. Le vicende del Pavia calcio, della cessione del Milan e di corse come il Giro di Pechino (dal 2011 al 2014) inducono a non farci troppe illusioni. La recente vicenda targata Tj Sport, il primo team World Tour che avrebbe dovuto battere bandiera cinese, è lì che ci guarda come un monito sinistro. Troppi sono i lati oscuri nel futuro rosa del Celeste Impero.

Pier Augusto Stagi, editoriale da tuttoBICI di gennaio
Copyright © TBW
COMMENTI
Tutto ok ma...
25 gennaio 2017 12:33 geo
L'articolo come sempre è preciso e pregevole. A difesa dei ciclisti sta anche il fatto che le auto in doppia fila da superare sono un problema notevole per chi viaggia in strada in bici con auto e camion che le sfiorano, il maricapiede a volte è la soluzione più sicura. Ci sono poi i pedoni che camminano sulle piste ciclabili. Ci sono piste ciclabili dove passi pedonali e carrai si affacciano direttamente, rendendo impossibile viaggiare oltre i 10km/h.
Tutti devono mettere un po' del loro per una condivisione civile degli spazi pubblici, ma anche gli spazi pubblici devono essere realizzati non solo in base a dei principi teorici, ma anche in base a esperienze pratiche

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
"Vengo tenuto fuori dal ciclismo perché dico quello che penso" è l'amara constatazione iniziale di Mario Cipollini al microfono del nostro direttore Pier Augusto Stagi davanti allo stand delle sue biciclette (parte del Gruppo Zecchetto insieme a DMT e Alé)...


Ancora più che per altri, le gare canadesi rappresentano una delle ultime fatiche dell’anno per Wout Van Aert. Con un Mondiale e un Europeo poco adatti alle sue caratteristiche, il belga è infatti in procinto di terminare il suo 2025....


Ormai è l’argomento preponderante, a tutti si chiede un’opinione e una sensazione su quanto stia accadendo alla Vuelta a España con i manifestanti pro Palestina. E la risposta è sempre la stessa: «Il diritto a manifestare è sacrosanto, fin tanto...


Festa grande in Olanda dove Annemiek Van Vleuten ha dato alla luce il suo primogenito Alex. Classe 82, la fuoriclasse olandese è stata una delle maggiori campionesse della sua generazione riuscendo a vincere ben 4 titoli mondiali (due in linea...


Trovarlo non fu facile. Abitava in una cascina, nel Pavese, fra Garlasco e il Ticino, in un bosco, fuori dal mondo. Una improbabile stradina sterrata s’inoltrava fra piante e arbusti, acquitrini e sterpaglie, in una fabbrica di zanzare, frequentata o...


E’ ormai risaputo il grande legame tra lo sport e Papa Leone XIV che non ha mai nascosto di essere un fan della squadra di Baseball Chicago White Sox e un appassionato di calcio. Anche il ciclismo si sta ritagliando...


La sicurezza nelle competizioni ciclistiche è un tema che coinvolge tutti: organizzatori, direttori di corsa, tecnici, istituzioni, forze dell’ordine, volontari e partecipanti. Per affrontare in modo concreto le nuove sfide poste dalla riforma del Codice della Strada e dalle normative...


Continua un’oramai collaudata tradizione propria di Centocantù e del C.C. Canturino, presieduti entrambi da Paolo Frigerio, in visione della partenza dal capoluogo lariano della classicissima di chiusura organizzata da RCS Sport che prevede per quest’anno, sabato 11 ottobre, le operazioni...


Nella cartella del calendario della Gallina Lucchini Ecotek Colosio sono scritti i prossimi appuntamenti pianificati dallo staff tecnico del team.Sabato 13 settembre la squadra parteciperà al 5° Giro dei Prati Stabili sulle strade del Mantovano. La corsa di Marmirolo scatterà...


Sabato in gara con i professionisti per la formazione Continental del Team Biesse Carrera Premac, in gara sabato a Cesenatico nel ventiduesimo Memorial Marco Pantani. Diretti da Marco Milesi, attaccheranno il dorsale gli Under 23 Filippo Agostinacchio, Nicolò Arrighetti, Michele...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024