PREMI | 16/11/2016 | 07:56 Il Premio ”La Catena incatricchiata – Riccardo Magrini” , istituito da ASD Circolo Sportivo Ortovero e Riccardo Magrini (il mitico “Magro”) premia, ogni anno la persona, il personaggio, l’atleta che, nel momento topico di qualcosa, incappa in un “infortunio” che ne limiti o precluda il risultato. L’ambito in cui verrà assegnato il Premio è prettamente quello ciclistico, ma la giuria può indicare talvolta anche persone e professionisti di altri settori.
Il Premio consisterà in una “Catena Incatricchiata” (Campagnolo,Shimano o Sram) su tavolozza in legno, recante il cognome dell'atleta vincitore e verrà prodotta in un unico esemplare dall’artista Bruno Valdisserra .
I vincitori del premio per il 2016 sono eccezionalmente due, in quanto trattandosi di anno Olimpico, è stata assegnata anche la speciale “Chain Incatricchiated Olimpic Edition”. “Catena Incatricchiata 2016”: per “incatricchiamento tattico(!)”, il vincitore è Moreno Moser 18a tappa del Giro d'Italia 2017, da Muggiò a Pinerolo , ai -20 dal traguardo Moreno Moser e Gianluca Brambilla scappano a braccetto sulle rampe del Pramartino (4,7 km al 10,5%) per lanciarsi soli verso l’arrivo. Così almeno pensano, lanciati in discesa dopo il gpm mentre dietro inseguono in quattro - Arndt, Modolo, Rovny e Trentin - con un ritardo di quasi mezzo minuto. Proprio Trentin tiene duro e rosicchia pian piano metri e secondi alla coppia di testa che intanto si dà battaglia sul secondo passaggio per via Principi d’Acaja. Matteo Trentin sente odore di impresa e all’ultimo chilometro, in pieno circuito cittadino, opera il sorpasso ai danni di Moreno che nemmeno si accorge del suo arrivo. Al suo fianco, Gianluca Brambilla, che invece si era voltato a controllare, se ne resta zitto zitto lasciando strada libera al compagno della Etixx per un perfetto gioco di squadra.
“Chain Incatricchiated Olimpic Edition”: per “tubeless incatricchiato al primo giro” , il vincitore è Peter Sagan. Dopo aver preso parte a due cross country a fine aprile, il campione del mondo dei professionisti su strada, il funanbolo slovacco Peter Sagan il 7 giugno aveva fatto andare in tilt tutti i siti di ciclismo. Era uscita la notizia bomba, lui che a 18 anni aveva vinto il mondiale in mtb tra gli juniores in Val di Sole, avrebbe partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro con la mountain bike. Per inserirlo nella lista, il Comitato Olimpico della Slovacchia ha fatto i salti mortali (il biker inizialmente selezionato è stato dirottato sulla gara su strada), alla fine non avendo punti gli è stato assegnato l'ultimo numero, il 50, questo significa partire da soli in settima ed ultima fila. Partenza , e dopo il primo giro Peter aveva già recuperato tutto il gruppo in partenza, dall’ultima fila fino alla testa, ma una foratura lo ferma. Dopo una rapida ripartenza riesce a rimontare fino all’11a posizione, dopodiché un’altra foratura lo mette definitivamente fuori dai giochi. Ma un campione è un campione (anche se incatricchiato) e 2 mesi dopo vince il suo secondo mondiale consecutivo su strada!
SPIRITO DEL PREMIO Il premio non ha alcun valore venale, ma vuole essere un riconoscimento ed un risarcimento morale all’atleta che dopo immani fatiche e sacrifici deve fare i conti con la “sfortuna” , il tutto in uno spirito di goliardia , allegria ed amicizia, ricordando che,
L'ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo alla buona. (Carlo Dossi, Note azzurre, 1870/1907)
ALBO D’ORO DEL PREMIO 2012 Riccardo Magrini 2013 Alessandro Ballan 2014 Alessandro Petacchi 2015 Oscar Gatto
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