SANTINI. Sagan, Slovacchia e un nuovo body iridato

ABBIGLIAMENTO | 18/10/2016 | 07:46
Così come nel mondiale di Richmond un anno fa, anche nella gara in linea di Doha, Peter Sagan e compagni, hanno indossato il body della nazionale, sviluppato appositamente da Santini Maglificio Sportivo. Un capo che rappresenta il giusto compromesso tra la capacità di essere traspirante e comodo alle alte temperature del Qatar e l’esigenza di mantenere una giusta dose di aerodinamicità contro le forti raffiche di vento di Doha. Il body è disponibile al pubblico nella versione Body Custom, ovvero per i team che vogliono capi personalizzati con colori e loghi propri, o in alternativa nella collezione UCI con i colori dell’iride.



Un vecchio detto del calcio, dice che squadra che vince non si cambia, ed è così che il team nazionale di ciclismo della Slovacchia dopo il successo mondiale a Richmond nel 2015 ha voluto indossare il body anche nella prova in linea di Doha.
Una scelta, quella di un anno fa negli Stati Uniti, dettata da vari fattori che nella prova iridata in Qatar hanno trovato ancor più valore. Due gli elementi che hanno fortemente caratterizzato una settimana di competizioni mondiali nel deserto di Doha: il vento e le alte temperature.

Ed è soprattutto queste ultime che hanno preoccupato atleti e preparatori, tanto che Santini – fornitore ufficiale del team slovacco - ha proposto a Peter Sagan (e ai suoi due compagni di squadra), una evoluzione del body che un anno fa lo vide dominare la prova di Richmond.

Il body è costituito da diversi tessuti, secondo una logica di body mapping, per rispondere a specifiche esigenze. La parte alta del capo, infatti, è costituita dal tessuto Spider in microrete di poliestere, altamente traspirante, che ha consentito al corpo degli atleti slovacchi di “respirare” alle alte temperature di Doha. Nella parte bassa del body si è scelto di utilizzare due tessuti: il Vergelle nell’area del cavallo che ha la caratteristica di essere antiscivolo aiutando nel posizionamento in sella anche per un lungo periodo, e il tessuto Grip400 nella zona della coscia che ha evitato l’utilizzo di un fastidioso elastico che altrimenti avrebbe fatto pressione sui muscoli più importanti di un ciclista, lasciando il body “fisso” sopra le ginocchia.

Il body così ottenuto, grazie alla sua aderenza al corpo è, naturalmente, aerodinamico grazie all’effetto second skin, anche se l’effetto di penetrazione nell’aria non è stato prioritario nella scelta dei tecnici Santini e del team slovacco.

«Abbiamo confezionato un capo che rappresenta il compromesso tra la necessità della massima traspirabilità possibile in condizioni di alte temperature e la richiesta di una giusta dose di aerodinamicità –  commenta Monica Santini alla guida dell’azienda di famiglia – e vedere per la seconda volta Peter Sagan alzare le braccia al cielo ci ha premiato per il lavoro svolto congiuntamente con i tecnici della nazionale slovacca». Ma è anche nei dettagli che il body della Slovacchia si mostra in tutta la sua forza. Il fondello impiegato, elemento basilare per la comodità in sella, è il Santini C3, il “pad” ottenuto attraverso un processo di Carving Technology, che consiste nella scavatura di due schiume sovrapposte per ridurne i volumi e creare spessori senza cuciture e incollamenti.  Una zip a doppia apertura ha reso il capo comodo anche nel caso delle naturali esigenze fisiche di una competizione della durata di quasi 6 ore. Infine le tasche posteriori, nel numero di due, sufficienti per contenere il minimo richiesto con gel o integratori, che non hanno inficiato né la comodità né la capacità di penetrare nell’aria.

Il body è disponibile al mercato nella collezione Body Custom, ovvero capi di abbigliamento che le squadre (professionistiche o amatoriali) possono personalizzare con propri colori e loghi, ed è acquistabile sul sito internet dell’azienda oppure presso i migliori negozi specializzati, nella versione UCI con i colori dell’iride.
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