MONDIALI | 13/10/2016 | 12:14 Io amo i mondiali di Doha. Li amo come ho amato quelli di Copenaghen e di Varese, per citarne un paio; o di Mendrisio e Firenze per citarne altri. Sono tutti Mondiali che ho scelto di seguire dal vivo. Le vacanze che mi pago una volta all'anno, salvo anni senza vacanza per motivi vari, sono queste. Le corse in Italia si possono vedere in giornata, per fortuna e la Coppi&Bartali riesco a vederla nella pausa pomeridiana del mio lavoro. In Italia siamo i più bravi ad organizzare le corse, piccole e grandi, come ci riconosce la stessa Uci, e in più abbiamo la fortuna di farlo nel Paese più bello del mondo. Quindi dovremmo avere il piacere/dovere di seguire le nostre corse, cosa che invece facciamo meno di quanto fanno gli stranieri.
Il fatto di essere bravi non giustifica però le critiche di questi giorni contro un Mondiale che, tutto sommato, si svolge in un paese piatto come la Danimarca, caldo come la Francia a luglio o l'Australia in gennaio, e meno pericoloso di Rio. Tra l'altro tale polemica ha luogo contro un Paese che da anni organizza quel Tour del Qatar, corsa che un campione come Boonen ha sposato con entusiasmo per iniziare vittoriosamente le sue stagioni. Oman e Dubai si sono aggiunti parecchio tempo dopo. Circa l'assenza di pubblico, va anche detto che quest'anno l'interesse è stato monopolizzato dalle Olimpiadi: mi dicono che in passato nell'anno Olimpico si è anche rinunciato ad organizzare il Mondiale, almeno per quanto riguarda i dilettanti fino al 1992. Per il resto siamo di fronte ad un paese arabo che investe moltissimo nello sport, nelle infrastrutture sportive e negli eventi sportivi, come leva per promuovere il turismo; e siamo di fronte ad un Mondiale che fa conoscere, e forse un po' integrare, un Paese molto ricco culturalmente, anche se ovviamente molto diverso da noi. In questi tempi tutto vale doppio e lo Sport deve fare questo. Se poi non c'è pubblico e i governanti del Qatar si accontentano di ospitare le tv di tutto il Mondo per fare conoscere il loro paese, dobbiamo prenderne atto. Ci rifaremo la prossima volta che i Mondiali saranno organizzati in Italia. Se no a cosa serve l'Italia? Nel frattempo esportiamo cucina, moda, e Ciclismo, cioè esportiamo la nostra Cultura.
Mariagrazia Nicoletti - Spettatrice Italiana Pagante
PS: come disse un giorno il mio amico Marco Bellini, che ancora cito, io di Ciclismo non capisco nulla (per essere gentili). E forse anche di Geografia. Alla Nazionale Ceca che soggiorna nel mio hotel economico a Doha ho chiesto se c'era Sagan, facendolo nascere nella metà sbagliata dell'ex Cecoslovacchia.
Sono felice per la sua vacanza ma, il mondiale di ciclismo non è solo l'occasione per la sua vacanza e di conseguenza la valutazione di questa scellerata decisione va fatta su parametri molto più seri.
Il mondiale di ciclismo meritava altra piazza ed il caldo che fa oggi in Qatar,non è assolutamente lo stesso di quello del Tour e le tappe del Tour del Qatar (periodo più fresco), non hanno nulla a che vedere con una distanza che merita il mondiale di ciclismo.
lasciamo questa località organizzare il suo Tour annuale senza spettatori ma, diamo rispetto ad uno sport di storia, passione e tradizione.
grande Grazia
13 ottobre 2016 14:13drinn
Può darsi che Marco abbia ragione ma apriamo la visuale.
Meglio tanti soldi ed un pubblico simile comunque a qualche mondiale precedente o tanta gente e pochi soldi. In mezzo ci sono le capacità e la passione di chi decide. Forse è necessario ricordare che il ciclismo professionismo sta implodendo per mencanza di denaro e di managerialità.
Roberto Damiani
Ok Quatar, ma se questo è l\'entusiasmo...Meglio l\'Europa!!!
13 ottobre 2016 14:13Luisito-Cornale
Ok che il Qatar investe sul ciclismo ma se i Quatarioti hanno questa sensibilità al ciclismo...meglio la vecchia e storica Europa che economicamente paga meno ma tra tifosi e limitrofi appaga assai!!!
13 ottobre 2016 14:58BARRUSCOTTO
MI ASSOCIO ALLE PAROLE DELLA DEL MESSAGGIO
Soldi
13 ottobre 2016 15:19lele
Han semplicemente offerto il doppio rispetto ad ogni altra candidata.....pecunia non olet....
Per poter commentare i post devi esser registrato.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.
Nella Bk Arena, una vera e propria brulicante bomboniera, prima della partenza della crono Donne Élite si è svolta la cerimonia di apertura della rassegna mondiale di Kigali 2025. Il primo a parlare è stato il Presidente della federazione del...
Tadej Pogacar ha già testato il percorso della prova in linea a Kigali nei giorni scorsi e ieri invece ha potuto fare la ricognizione sul percorso della prova a cronometro, che alcuni specialisti hanno già definito non troppo tecnica e...
Ad inaugurare il campionato mondiale di Kigali sono le donne élite che saranno impegnate questa mattina nella crono individuale. Ed è una sfida che si preannuncia più che mai incerta visto le caratteristiche del tracciato che nulla a che vedere...
La seconda maglia iridata che sarà assegnata oggi a Kigali è una delle più attese, vale a dire quella della cronomentro élite con l'annunciata sfida tra Remco Evenepoel (che da due anni domina le sfide iridate) e Tadej Pogacar che...
Subito festa per i tifosi rwandesi già sul percorso iridato alle prime ore dall'alba. A dare la sveglia a tutti ci ha pensato il suono dei bonghi e dei suoi percussionisti bardati di parrucche e gioielli tribali. Una gioia vederli...
È il gran giorno il Giro della Romagna PRO, una delle corse più antiche e prestigiose del calendario ciclistico italiano, rilanciata lo scorso anno e pronta a vivere una nuova edizione con partenza da Lugo (ore 11.30 da...
“It’s time for Africa”. E se avesse proprio ragione lei, Shakira, il cui motivetto viene sparato a palla nel luogo nevralgico di questo mondiale che inizia? “Siete pronti? Non è una gara, divertitevi” – raccomanda lo speaker ai 700 –...
«Ai miei tempi praticare ciclismo per una donna voleva dire combattere contro un ambiente maschilista, ma tutto ciò che facevamo lo facevamo per scelta e spinte da amore verso questo sport». Sono parole forti e appassionate quelle che Morena Tartagni,...
La Visma Lease a Bike ha dominato il Tour de Gatineau che si è disputato ieri in Canada. Quando in Italia era oramai sera, la 21enne olandese Nienke Veenhoven ha concluso i 122 chilometri in programma da vincitrice anticipando Arianna...
“Valerio ha 86 anni. E’ l’ultimo riparatore di biciclette del centro di Bologna. Bologna è in gran parte una città di ricchi, viziati e motorizzati, quando si rompe una bicicletta se ne compra un’altra. Ma tanti non hanno i soldi...