Pietro e Matteo Algeri: Riccò doveva essere radiato
| 03/10/2008 | 11:53 Pietro e Matteo Algeri, ex diesse della Saunier Duval e dal prossimo anno alla ISD Danieli, hanno preso una posizione netta e decisa contro il corridore modenese: «Per noi doveva essere radiato - hanno spiegato a Paolo Viberti su Tuttosport di oggi -. Per colpa sua sono rimasti a piedi tanti onesti lavoratori e il ciclismo è ripiombato nell’ombra del doping. Basta con gli atleti che prendono in giro tutto il movimento. Riccò non ci fa pena. Avrebbe dovuto pensarci prima, invece di negare fino all’evidenza».
Hanno ragione i fratelli Algeri, era la 4 o 5 volta che veniva trovato con valori anomali. E perchè non viene controllato il campione di sangue del giro d'Italia
con la nuova metodistica usata in Francia? Così si poteva capire se ha detto la verità al procuratore antidoping. Grazie per lo spazio Giorgio
Basta con questi scelerati
3 ottobre 2008 12:37il moro
Concordo con Pietro e Matteo Algeri. Basta fare i piangina: Riccò è una brutta persona, e se vuole diventare un uomo migliore, paghi quello che deve pagare. Ha detto tutta la verità: si, si è dopato solo per il Tour de Frace. E noi ci crediamo... Faccia due anni e ringrazi la Madonna. Rischiava dalla radiazione a 36 mesi. Ne ha presi 24...
Chi è senza peccato...
3 ottobre 2008 12:38mdesanctis
... scagli la prima accusa.
Da che pulpito!!!
Radiazione per tutti, visti i loro trascorsi.
Massimo
Sono d'accordo con mdesanctis
3 ottobre 2008 13:51The rider
Ma dov'erano questi DS ed il Team manager quando Piepoli e Riccò (e chissa quanti altri) combinavano queste schifezze? Ma daiiiiiiiiiiiiii...
Non venite TUTTI (corridori, DS e Manager) a prenderci in giro per favore!!!!
Direttori Sportivi
3 ottobre 2008 15:12maverick63
Saluti
Piepoli sino ai 34 anni circa vince solo corsette di 3° fascia in Spagna,Emanuele Sella neppure quelle.
Poi come d'incanto uno vince tappe in tutte le 3 grandi corse a tappe (si puo andare ancora forte a 38 anni ma non sicuramente piu forte di quando se ne aveva 30)l'altro fa il fenomeno al giro.
E mi si vuol far credere che il buon Reverberi,Algerri e tutta la combricola non notavano nulla di strano ????????
Ma per piacere......
Ciao
che buffoni
3 ottobre 2008 15:38alfio
quando vinceva però si andava tutti d'amore e d'accordo!i corridori sbagliano ,ma la brava gente che gli sta attorno non sale mai sul banco degli imputati. i corridori cambiano...i dirigenti restano....insieme al doping
rapporto di fiducia
3 ottobre 2008 16:40vittoriogalimberti
Premesso che il le mie considerazioni sono sicuramente influenzate dal rapporto di stima e amicizia che mi lega a Pietro e Matteo, credo che il tutto debba essere letto alla luce del PATTO DI RECIPROCA FIDUCIA che viene sottoscritto tra persone adulte come possono essere i Direttori Sportivi (in genere) e gli atleti (in genere). Il ciclismo non richiede frequentazioni gornaliere tra Manager e atleti. Si passa molto tempo a "casa propria". e tra persune mature (padre e figlio, marito e moglie etc) definita la propria visione e i propri valori, non è necessario agire comportamenti da "carabinieri o polizziotti.
La presa di posizione di oggi è la conseguenza di un rapprto tradito. perr quanto riguarda la fra se " VISTI I LORO TRASCORSI", vorrei capire se il riferimento è diretto a Pietro e Matteo o in generale al mondo del ciclismo.
saluti
Vittorio Galimberti
... visti i trascorsi
3 ottobre 2008 17:31mdesanctis
Rispondo a Vittorio.
Mi riferisco a tutti gli addetti ai lavori che da oltre 15 anni operano nel ciclismo. A tutti i livelli e in tutte le categorie.
La distanza, il rapporto di fiducia; le clausole contrattuali del licenziamento, sono tutte veline per pulirsi la coscienza.
Vuoi che i tuoi corridori siano sotto controllo? Come suggerisce Stanga (folgorato sulla via di Damasco anche lui), il corridore deve vivere vicino alla sede. Ti trasferisci come un qualunque sportivo professionista. Punto.
Non ci devono più essere scuse. A nessun livello. Radiazione per tutti, a cominciare da McQuaid.
Massimo
DS=santi???????????????
3 ottobre 2008 17:47pilo67
Ok, concordo l’affermazione che i ds non sono i guardiani dei corridori, ma loro stessi sanno dove può arrivare un loro corridore. Il problema è che ai ds fanno comodo gli exploit dei loro corridori, in termini sponsorizzazioni, quindi per loro è meglio non andare a “scavare” sul perché di certe prestazioni. Quindi certe uscite se le possono risparmiare. Anzi in certi casi sono proprio i ds a dire ai corridori da quale “stregone” devono per fare il “salto di qualità”, in quanto loro stessi sono stati dei dopati.
Saluti
P. Lottini
begli ipocriti!
3 ottobre 2008 21:44pulga
Riflettano i fratelli Algeri prima di parlare!!!!!!!!!!! Riccò è figlio di quel "ciclismo" che loro stessi hanno contribuito a far crescere standosene zitti tutti questi anni.
Nell'ambiente nessuno si può permettere di giudicare in materia di doping, o si apre bocca per denunciare ciò che tutti sanno ed aiutare lo "sport che tutti amiamo" o si deve stare zitti!!!
radiazione per tutti
4 ottobre 2008 08:42nik79
radiazione per tutti, non ci deve essere più spazio nel ciclismo (e nello sport in generale), a tutti i livelli, per "professionisti" che imbrogliano sia i tifosi che i loro colleghi "puliti".
CHE SORPRESA...
4 ottobre 2008 13:10vespa
possibile dico io che 2 DIRIGENTI...non abbiano avuto nessun sospetto???? AGLI ULTIMI 2 GIRI....E' stato SPESSO un arrivo in parata sulle grandi SALITE...PRIMO..SECONDO.. e TERZO....Pensavano forse che gli altri fossero TUTTI SCEMI...???? SE loro non lo sanno faccio notare che le medie non calano....gli devo spigare anche il perche'?????
...e loro?
4 ottobre 2008 15:45zammammeru
... non sapevano niente? Ci vuole una bella pulizia ma molto bella, invece oggi il ciclismo è in mano a coloro che nei primi anni ottanta volavano con l'ematocrito a 60.
anni 90
4 ottobre 2008 15:45zammammeru
primi anni novanta e non ottanta
anni 90
4 ottobre 2008 15:46zammammeru
primi anni novanta e non ottanta
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