La Spagna senza vergogna che domina il Tour

| 24/07/2008 | 13:01
Mi sembra molto bello e molto simbolico che proprio in cima all’Alpe d’Huez, la mecca del ciclismo, esploda in modo eclatante e sfacciato la scandalosa questione spagnola. Primo Sastre, solitario e nuovo leader. Secondo Sanchez, quarto Valverde. Tre ai primi quattro posti, nella tappa più dura e più importante del Tour. È un trionfo per il pavone Zapatero, l’ennesimo, dopo quello del calcio e di tanti altri. Ma è una sconfitta umiliante per il Tour, che mai come quest'anno s’è riempito la bocca di rigore morale e di tolleranza zero. La Spagna che stravince sull'Alpe d’Huez, la Spagna in maglia gialla: provino adesso a raccontare quant’è attendibile e irreprensibile la loro corsa a prova di dubbi. Certo, dopo il caso Piepoli-Riccò noi italiani non abbiamo molti titoli per parlare. Ce li siamo giocati tutti. Ma niente può e deve impedirci di gridare che siamo di fronte a un’ingiustizia. Perché mai, tanta rabbia? Lo sanno tutti, anche se tutti fanno finta di non saperlo: la Spagna è l’unica nazione d’Europa ad aver bellamente sorvolato sul più grande scandalo doping della storia, che guarda caso ha sede a Madrid, nello studio del medico praticone Eufemiano Fuentes. Dell’Operacion Puerto, che ha desertificato il ciclismo in Germania e in Italia - ogni riferimento a Basso e Ullrich non è casuale -, gli spagnoli si sono guardati bene dall'occuparsi. Nella famosa lista in codice dei clienti dopati comparivano sigle come “Valv-Piti”, o come “Amigo de Birillo” (Birillo era Basso, dal nome del suo cane). Lo stesso dottor Fuentes aveva parlato di calciatori e tennisti iberici. C’erano cioè pesanti elementi perché anche la Spagna, padrona di casa, facesse il suo bravo lavoro d'indagine e il suo meritorio lavoro di pulizia. Invece niente. All’epoca, dissero, la Spagna non aveva una legge penale antidoping, dunque impossibile agire. Si dà però il caso che almeno a livello sportivo le federazioni potessero muovere un dito. Niente neppure loro. Tutti voltati dall'altra parte. E pazienza se adesso il Tas (Tribunale arbitrato sportivo) ha dato l'ultimatum dei sei mesi perché finalmente gli spagnoli chiariscano la posizione di Valverde. Nell’attesa, il tempo è passato. E mentre gli altri decapitavano i propri campioni, la Spagna procedeva imperturbabile, sempre più sorda, sempre più forte. Basso e Ullrich a casa, i “Valv-Piti” e gli “Amigo de Birillo” a vincere corse. C’erano tutti gli estremi per boicottarli, per non correre più a casa loro o dove correvano loro, ma tutti - a cominciare dal governo sportivo internazionale - hanno chiuso gli occhi e taciuto. Una cosa assurdamente ingiusta. Una cosa sportivamente vomitevole. E il Tour? Il Tour, che mostra sempre i muscoli negando l’iscrizione a questo o a quello, bollandoli tutti come indesiderati, ha gradito gli spagnoli, soprattutto quelli - come Valverde - con addosso il marchio di banche francesi. Perfetto. Un capolavoro di rigore morale. Adesso eccoli tutti qui, in vetta all'Alpe d'Huez, in vetta alla classifica generale, i fenomeni spagnoli. I miracolati dell'Operacion Puerto. Sinceramente, non me la sento di spendere un solo aggettivo per le loro imprese. Il mio spirito sportivo si ribella. Preferisco salvare, di questa colossale vergogna, la faccia dolente e tenace del canguro Evans, che perde terreno, ma che riesce comunque ad affrontare la decisiva cronometro di sabato con fondatissime possibilità di prendersi la maglia gialla finale. Sarebbe la prima volta per l'Australia. Ma soprattutto sarebbe il premio a un ciclista che finora, e sottolineo tre volte finora, non s'è mai portato dietro una sola chiacchiera. Forza Australia, al diavolo la Spagna. da Il Giornale del 24 luglio 2008 a firma di Cristiano Gatti
Copyright © TBW
COMMENTI
mah...
24 luglio 2008 18:06 snaporaz1979
Posso capire l'argomento di Gatti ma mi sembra che in questi tempi ci sono troppe differenze fra entrambi paesi che creano questi conflitti e, sopratutto la rabbia italiana....zapatero contro berlusconi già dice molto di come funzionano le cose....e nello sporto c'e una nuova tendenza che nn puo fare dimenticare certe cose che voi nascondete come nessun'altro: doping Serie A, Cannavaro, Pantani e la EPo, ora Riccò...d'accordo col fatto che c'e bisogno d'una giustizia sportiva piu dura in Spagna,ma come giornalista serio nn hai nessun diritto a scaricare la tua rabbia cosi, e poco obiettivo.


Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Trasferta belga sfortunata e conclusa anzitempo, quella di Giosué Epis. Il bergamasco della Arkea B&B Hotels, infatti, è stato coinvolto ieri in una caduta nel Kampioenschaap van Vlaanderen e ha riportato una frattura al naso. Epis sarà atteso in Italia...


Così come in campo femminile, anche nella crono maschile élite sarà un atleta ruandese ad aprire la sfida. L’onore toccherà a Shemu Nsengiyumva, portacolori della Java - Inovotec Pro Team, campione nazionale della crono e miglior scalatore del Tour du...


Sarà l'atleta ruandese Xaveline Nirere ad inaugurare domani mattina - con precisione svizzera alle 10:22:30 - l'edizione 2025 dei campionati mondiali di ciclismo. La ventitreenne che durante la stagione difende i colori del Team Amani Women sarà la prima delle...


Parla britannico la crono valida come quarta tappa del Tour de Luxembourg: nella Niederanven - Niederanven di 26, 3 km, infatti, il successo è andato a Ethan Hayter della Soudal Quick-Step che ha inflitto un distacco di ben 28 secondi...


Il buon momento di forma di Arnaud De Lie continua: in meno di un mese, infatti, il belga della Lotto ha colto ben cinque successi.L’ultimo in ordine di tempo è arrivato oggi nel Super8 Classic, disputato sulla distanza di 200,...


Domani sarà la cronometro femminile ad aprire il vasto programma dei Mondiali. Sul canale Instagram di Tuttobiciweb potete vedere la videointervista doppia che abbiamo realizzato a margine della presentazione ufficiale della spedizione azzurra prima della partenza verso il Ruanda, alle...


È di Alessandro Fancellu la 60ᵃ edizione della Milano-Rapallo. Il portacolori del Team UKYO, guidato in ammiraglia da Manuele Boaro, ha fatto sua la classica italiana 1.2 regolando allo sprint Martin Santiago Herreño (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Diego Bracalente (MBH...


Più che una gara, l’edizione 2025 della Okolo Slovenska sta diventando un vero e proprio monologo di Paul Magnier. Il francese della Soudal Quick Step ha firmato il poker conquistando il quarto successo consecutivo. Nella quarta tappa, la Vráble -...


Festa per la Liv Alula Jayco Continental sulle strade del Giro Mediterraneo in rosa: la tappa va in volata all'irlandese Susan Emma Jeffers, mentre la maglia di leader passa all'italiana Matilde Vitillo, che riesce a strapparla a Francesca Hall...


Festeggia la Solme Olmo nella classica Alta Padovana Tour per dilettanti. Sul traguardo di Tombolo si è imposto Armin Caselli, primo anno nella categoria under 23, che allo sprint ha regolato al due primi anni: Riccardo Fabbro della Trevigiani e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024