Davide Piganzoli è il futuro del ciclismo italiano. Valtellinese di Morbegno, 23 anni, è cresciuto nella Polti VistMalta di Basso e Contador e adesso lo attende il salto nel World Tour al fianco di Vingegaard e Van Aert nella Visma-Lease a Bike.
Per il ciclismo italiano Piganzoli è una vera speranza e tutti vogliono che questa sua esperienza nel team olandese, possa aiutarlo a maturare e a ottenere risultati importanti.
«Il ciclismo italiano ha ottime prospettive, speriamo in un bel futuro, ce la stiamo mettendo tutta. Ci sono sicuramente tanti italiani che vanno forte, sono giovani e potranno uscire nel futuro, quindi dai, speriamo in bene e poi spero di poter ottenere anche per me delle belle soddisfazioni».
In gara lo abbiamo visto lottare con coraggio, senza timori reverenziali anche contro avversari a volte sulla carta che potevano essere più quotati di lui. Piganzoli è il ragazzo che non si è mai tirato indietro e stringendo i denti, è riuscito ad arrivare nel World Tour.
«Credo di essermi finalmente sbloccato quest'anno con una nuova visione della gara, ho cercato di correre con più istinto, più alla vecchia maniera, credendo in quello che ho fatto per me stesso. E alla fine spesso ha pagato, ho fatto qualche bel risultato e credo che sia di buon auspicio».
La Coppa Italia delle Regioni è stata una bella esperienza per il Valtellinese ed è orgoglioso di essere salito sul palco finale delle premiazioni a Roma.
«È stata una bellissima esperienza, perché appunto riunisce tutte le regioni, ne abbiamo toccate veramente tante ed è sicuramente molto bello vedere i paesaggi, vivere le culture diverse. Mi ha fatto molto piacere parteciparvi. Sì, culture diverse perché alla fine sappiamo che il Sud è molto diverso dal Nord ma ci sono molte culture anche al Nord, per esempio Piemonte, Lombardia, Friuli, Veneto».
«L'anno prossimo passerò alla Visma, sono veramente molto felice per le aspettative che ha la squadra su di me, ci credono veramente tanto. Ho iniziato da poco a lavorare con loro. Ho tanto da fare e da imparare, però sicuramente con grandi obiettivi e sì in un certo senso quando vai a correre con una squadra così importante, è la realizzazione di un sogno».