Florian Lipowitz, Remco Evenepoel e Primoz Roglic sono i tre uomini di punta della Red-Bull Bora Hansgrohe: due giovani con la voglia di affermarsi e di un uomo esperto che sa calcolare e interpretare alla perfezione le corse.
Il team tedesco per il prossimo anno avrà tre campioni da portare ai tre grandi giri, ma decidere chi andrà al Tour de France e chi invece alla Vuelta e al Giro non sarà assolutamente facile. Secondo il nuovo direttore sportivo Zak Dempster, la squadra tedesca non prenderà una decisione finché non saranno annunciate le tappe del Giro d'Italia e della Vuelta di Spagna, questo perché devono capire percorsi e opportunità.
Sicuramente sia Evenepoel che Lipowitz vogliono correre al Tour, perché è la corsa più importante al mondo, ma sanno anche che devono mettere sul piatto la possibilità concreta di salire sul podio finale, anche se entrambi sognano la vittoria. Ralph Denk, Ceo della Red Bull – Bora Hansgrohe, ha costruito la sua squadra pezzo dopo pezzo e investendo ogni anNo sempre di più: il suo obiettivo principale è vincere il Tour de France, dopo la vittoria di Jai Hindley al Giro d'Italia e la vittoria di Roglic alla Vuelta di Spagna.
Il grande dilemma all’interno al team è quello di dividere i ruoli senza alterare gli equilibri, perché quando hai tre punte importanti, bisogna saper calibrare tutto alla perfezione. Lipowitz ha vinto la maglia bianca di miglior giovane al suo debutto al Tour de France di quest'anno ed è salito sul terzo gradino del podio. Non c’è poi da dimenticare che Lipowitz è tedesco e corre per un team tedesco e alla Grande Boucle nelle tappe di salita, come la dodicesima con arrivo sul Hautacam è arrivato terzo dietro Pogacar e a pochissimi secondi da uno scalatore esperto come Vingegaard. Anche nella tappa con l’arrivo in salita a La Plagne e vinta da Arensman, il ragazzo di Laichingen è arrivato immediatamente dietro a Vingegaard e Pogacar. La scorsa settimana si è tenuta a Fuschl, in Austria, una prima riunione di squadra con tutti i nuovi acquisti, tra cui Evenepoel e tutti gli altri nuovi arrivati. I dettagli non sono ancora disponibili, ma Lipowitz ha spiegato al podcast Tourfunk, che avrebbe già ricevuto segnali positivi dal suo team. «La squadra non è assolutamente contraria a mandarmi al Tour – ha detto il tedesco – Ma per farlo devo rimanere in salute e tutto deve andare bene». C’è poi la convivenza obbligata con Evenepoel, che deve essere gestita alla perfezione, ma che Lipowitz, non vede assolutamente come un ostacolo.
«Una leadership condivisa con Evenepoel è sicuramente una strada possibile che possiamo intraprendere. In definitiva, non dipende da me. Penso che troveremo comunque un buona soluzione per garantire che nessun corridore sia svantaggiato in alcun modo. Al momento una mia seconda partecipazione al Giro d'Italia dopo il 2024 non è in discussione».
Quindi, considerando che il team cerca assolutamente la vittoria e tenendo conto dei pochi chilometri a cronometro del Tour e le tappe in salita, sembra che sia Lipowitz il più adatto a competere per la corsa gialla, mentre per Remco e Roglic resterebbero il Giro e la Vuelta.
Lo sloveno, che ha 36 anni, ha già vinto quattro edizioni della corsa spagnola, collezionando 15 vittorie di tappa, mentre ha ottenuto una vittoria al Giro nel 2023 e un terzo posto nel 2019, senza dimenticare un secondo posto al Tour nel 2020.
Per Evenepoel il discorso è completamente diverso: il belga è arrivato alla Red Bull-Bora Hansgrohe con l’obiettivo di vincere il Tour e la squadra gli sta offendo il massimo supporto in fatto di personale, materiali e alimentazione, ma per provare a vincere deve avere un percorso adatto e il Tour de France del 2026 non è stato sicuramente disegnato a misura di un corridore come Evenepoel. Anche il belga, come Lipowitz al suo esordio al Tour è arrivato terzo e ha indossato la maglia bianca, ma quest’anno, sicuramente non ha dato la sua visione migliore. A novembre verrà svelato il percorso del Giro, il 17 dicembre scopriremo la Vuelta e non è da escludere che le due corse stiano apportando un ritocco al percorso per offrire un tracciato che sia invitante per il due volte campione olimpico.
