RWANDA 2025. JALAL EDWARD, OVVERO QUANDO L'ULTIMO NON E' ULTIMO

MONDIALI | 23/09/2025 | 08:05
di Francesca Monzone

Se Remco Evenepoel è stato il più veloce nella cronometro di domenica scorsa, nell’ultima pagina dei risultati di gara, scendendo fino all’ultima riga, troviamo Jalal Edward, rappresentante del Sud Sudan. Ultimo, ma non ultimo, perché Jalal per il suo Paese è un autentico eroe e anche se si è classificato 54° e ultimo, a 43 minuti e 18 secondi da Remco Evenepoel, per lui la cronometro mondiale è stata la realizzazione di un sogno. Jalal Edward, ha impiegato quasi il doppio del tempo del belga per completare i 40,6 chilometri della cronometro ed è stato superato da 12 corridori partiti tutti dopo di lui.


Ma questa non è stata vista come una sconfitta, ma come una conquista, perché Edward ha fatto vedere i colori del suo Paese in tutto il mondo.

Jalal - che è nato il 10 ottobre del 2000 - non ha gareggiato con una bici da cronometro e non era il solo domenica scorsa che in sella a una bicicletta tradizionale vecchia di oltre dieci anni e neanche tutta in carbonio, ha visto sfrecciare davanti a sé bici che costavano decine di migliaia di euro, una cifra che Jalal e tanti altri non riescono neppure a immaginare.


Questo è uno di quei contrasti che riflette chiaramente il ritardo di molti paesi africani in termini di equipaggiamento, supporto e sviluppo. Ma i Campionati del Mondo in Ruanda servono anche a questo: permettere ai corridori con meno mezzi, di prendere il via in una gara accanto ai migliori corridori del mondo. Ma non c’è solo questo aspetto e tra le analisi, questo confronto serve a rilevare il divario che ancora separa l’Africa dall’Europa o l’America per poi cercare di ridurlo.

Purtroppo, come spesso accade, questo è accompagnato da qualche sarcasmo e anche quella bici vecchia ha suscitato qualche risata tra i partecipanti. Ma Jalal Edward può stare tranquillo, perchè anche Tadej Pogacar è stato superato domenica e questo non gli impedisce di essere il miglior ciclista del mondo.

Guardando le liste di partenza, per la prima volta vediamo tanti corridori africani e se questo mondiale si fosse disputato in qualsiasi altro continente probabilmente molte nazioni non avrebbero avuto la possibilità di partecipare per mancanza di fondi. I Paesi africani in gara sono ospitati quasi tutti insieme e alloggiano a Bugasera, nel centro UCI, dove ci sono tante scuole, sovvenzionate da nazioni europee. La sera i ragazzi si incontrano e raccontano le loro esperienze con gli occhi illuminati e pieni di speranza, perché hanno visto Pogacar ed Evenepoel. Nei piccoli villaggi, i loro parenti vanno nei bar per vedere la gara, con la speranza di riconoscere il proprio figlio o fratello, che ha avuto la possibilità di correre in Ruanda.

Questo è l'aspetto di cui bisogna tener conto: quando vengono intervistati, gli allenatori delle nazioni africane raccontano di un’avventura incredibile, ma allo stesso tempo rivelano come sarebbe bello che qualcuno donasse loro qualche bici, a loro non interessa che sia nuova e qualunque bici usata è sicuramente più recente e sofisticata rispetto al miglior pezzo che hanno portato a Kigali.

Jalal Edward è arrivato ultimo, ma per il suo Sud Sudan quel piazzamento ha lo stesso sapore di una vittoria importante.

Copyright © TBW
COMMENTI
Se guardiamo alle strade
23 settembre 2025 09:02 passistapiantato
Il terzo mondo siamo noi. Con i mondiali il Rwanda mostra al mondo strade impeccabili, qui ormai ci sono buche anche nelle autostrade che paghiamo profumatamente, robe da terzo mondo.

Bravo
23 settembre 2025 11:05 Carbonio67
Bravissimo per la tenacia !!!

Considerazione
23 settembre 2025 11:26 italia
Propongo uno scambio; noi mandiamo le bici e loro ci vengono ad asfaltare le strade italiane ...

Sicuri?
23 settembre 2025 11:45 Bullet
Uno stradone che percorrono avanti e indietro, un po' come se noi facessimo le gare in tangenziali o superstrade, il manto sarebbe perfetto anche qui. A parte il tragitto scelto bello sistemato, per ora di Africa se n'è vista poca.

Bullet
23 settembre 2025 14:05 Eli2001
per la prova elite in linea ci aspettiamo leoni, giraffe ed elefanti

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Le condizioni di Kevin Bonaldo, l'atleta 25enne della Sc Padovani Polo Cherry Bank, colpito da un malore alla Piccola Sanremo di Sovizzo (Vi) rimangono stabili e invariate rispetto ai giorni scorsi. E' questo l'esito dell'aggiornamento medico odierno atteso con grande...


E' nato in Thailandia, a Chon Buri, maa fin bambino si è traferito in Spagna perché il padre Geert aveva emigrato a Cambrils per lavorare alla Katoen Natie una società belga attiva nel settore dei servizi logistici con sede ad...


Mouris è originario di Baambrugge, a Utrecht, vicino ad Abcoude in Olanda, e proviene da una vera famiglia di ciclisti. Suo fratello, Wessel Mouris (ex campione olandese su strada under 23), corre tra i professionisti per la Unibet Tietema Rockets,...


L’Olanda concede il bis nella terza giornata dei Mondiali di Kigali in Ruanda aggiudicandosi, dopo quella riservata alle ragazze, anche la cronometro maschile juniores con Michiel Mouris. Il classe 2007 del Team GRENKE-Auto Eder, capace di coprire i...


Danesi padroni della 89sima Coppa Collecchio per dilettanti che oggi si è svolto nel Parmense. Ha vinto Dennis Lock (seconda vittoria per il corridore della General Store Essegibi F.lli Curia dopo la Freccia dei Vini) davanti al suo connazionale Jaspar...


Domenica 5, lunedì 6 e martedì 7 ottobre. Brianza, Altomilanese, Varesotto. Mobili Lissone, Legnanese, Alfredo Binda. Agostoni, Bernocchi e Tre Valli. Tre giornate, tre territori, tre società organizzatrici, tre corse nate nel secolo scorso, ma che dal 1997 sono ufficialmente...


Il ciclismo si prepara, suo malgrado, a tornare nelle aule dei tribunali: la Procura di Pistoia, infatti, ha chiuso le indagini che per oltre tre anni hanno messo al centro dell'attenzione il team ciclistico professionistico Vini Zabù. A conclusione dell'inchiesta, decisamente...


Brutta sorpresa per la nazionale italiana: Giulio Pellizzari è alle prese con un attacco influenzale che lo ha colpito con febbre e vomito e sarà quindi costretto a rinunciare alla convocazione in maglia azzurra, come anticipa La Gazzetta dello Sport....


Viene dalla provincia della Zelanda Megan Arens. La neoiridata della crono juniores, che gareggia per la Grouwels Watersley R&D Cycling, è una conoscenza del ciclismo di casa nostra avendo vinto lo scorso mese di marzo il Piccolo Trofeo Binda a...


L'Olanda ritorna sul tetto del mondo e lo fa nella categoria junior con Megan Arens che ha dominato la prova a cronometro. L'atleta orange è stata protagonista di una seconda parte di gara incredibile che le ha permesso di distanziare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024