POGAČAR DA QUÉBEC: «STANCO E ANNOIATO AL TOUR? MACCHÉ, SE N’È PARLATO PER NULLA»

INTERVISTA | 11/09/2025 | 08:24
di Carlo Malvestio

Riecco Tadej Pogačar. Dopo il suo quarto trionfo al Tour de France, lo sloveno torna alle corse col doppio appuntamento canadese, i Grand Prix Cyclistes de Québec e Montréal 2025. Il campione del mondo è in Canada per la terza volta in carriera, e se a Montréal ha vinto due volte su due, a Québec non è mai riuscito a lasciare il segno, cosa molto rara per il corridore da 104 vittorie in carriera (a 27 anni ancora da compiere).


Alla vigilia del suo rientro, un rilassato Tadej si è concesso alla stampa presente, affrontando diversi argomenti.


Sul post Tour de France. «Sto bene, dopo il Tour ne ho approfittato per stare tranquillo a casa, mi son comunque tenuto tonico ma non ho fatto nessun ritiro in altura, non c’era il tempo materiale, anche se non sarebbe stato male considerando l’altitudine del Mondiale in Ruanda. Sono andato a vedere le corse di Urska, e ora sono pronto per questo finale di stagione».

Sull’apparente stanchezza patita al Tour. «Si è fatto un grande cinema su questa cosa che fossi stanco e annoiato. Ma dopo tre settimane penso sia abbastanza normale che un corridore sia stanco. Lo sono dopo una classica, figurarsi dopo 21 giorni di gara a quel livello. Arrivo in questo finale di stagione con le stesse sensazioni di sempre, non sono più stanco degli altri anni. Non è mai facile arrivare in forma a fine anno, perché sei più affaticato, ma mi rimangono complessivamente 6 giorni di corsa e voglio provare a farli bene. L’obiettivo è essere al top per il Mondiale, e poi tenere la forma fino a Il Lombardia».

Sulle corse canadesi. «Siamo arrivati qui un giorno prima degli altri non tanto per avere un vantaggio, quanto per scoprire un po’ di più questa zona e avere un posto nuovo in cui allenarsi. Il percorso del GP di Québec è cambiato, prima c’erano tre piccole rampe, ora c’è una salita un po’ più lunga. Credo che la corsa possa nel complesso risultare un po’ più semplice, ma il finale più duro. Sono curioso di vedere che corsa viene fuori. Io sono comunque al rientro dopo un lungo stop, non voglio fare proclami. Abbiamo una squadra forte, Narvaez può fare bene in volata, e poi c’è McNulty che è in forma strepitosa. Montréal è una gara sicuramente più adatta agli scalatori e quindi a me, ma nella giornata giusta si può sperare di far bene anche a Québec. Non è un obiettivo primario vincerle entrambe, ma non mi dispiacerebbe».

Sul duello con Van Aert. «Se Van Aert è qui sicuramente è perché vuole vincere. Non ha tante altre corse in calendario, quindi me lo aspetto molto competitivo sia venerdì che domenica. Vediamo se sarà un rematch rispetto a quanto successo a Parigi, ma di corridori adatti a queste corse ce ne sono davvero molti».

Sulla cronometro del Mondiale in Ruanda. «In questo periodo ho usato un po’ di più la bici da cronometro, è una disciplina che mi è comunque sempre piaciuta. Se partecipo l’obiettivo è ovviamente quello di provare a mettere in difficoltà Evenepoel, ci vorrà una giornata davvero buona per riuscirci, ma il percorso è sicuramente adatto alle mie caratteristiche. Sono molto motivato». 

Sulle manifestazioni pro-Pal. «Un po’ mi preoccupa, è naturale. Andiamo a tutta e ci sono già tante cose che possono andare male in una corsa, ora c’è anche questa variabile».

Sull’addio di Ayuso. «È triste vederlo andarsene, ma posso anche capire che abbia voglia di cambiare le sue prospettive. Faccio fatica a dire qualcosa di più, bisognerebbe parlare coi diretti interessati».

Sulla scelta di non fare la Vuelta. «Ne avevamo già parlato con la squadra prima del Tour. Mi avevano prospettato la possibilità che Almeida facesse il capitano in Spagna e a me stava bene, ero concentrato solo sul Tour. Prima o poi vorrei fare la Vuelta, ma non è facile fare sempre tanti giorni di corsa, soprattutto quando si parla di Grandi Giri. La decisione mi è comunque sembrata giusta, visto che la squadra sta andando fortissimo alla Vuelta e alla fine non hanno avuto bisogno di me». 

Sul poco tempo tra Mondiali e Europei. «Il programma è effettivamente un po’ strettino, c’è una settimana tra una prova in linea e l’altra, ma agli Europei in Francia non farò la cronometro quindi credo di avere abbastanza tempo per recuperare le energie. Il viaggio di ritorno dal Ruanda è parecchio lungo, ma non essendoci fuso orario credo che non avrò grossi problemi». 

(Foto Credits: James Startt / GPCQM)

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COMMENTI
@Bullet
11 settembre 2025 12:36 Frank46
No non è che c' è gente che ha pensato che era un po' stanco. C' è Bullet che pensa il contrario e che si è fatto nella sua mente qualche strana teoria cospirazionista.
Poi c'è il resto del mondo che ha visto un Pogacar leggermente meno brillante ed esplosivo del solito e più attento a non sprecare energie inutilmente.

Ma evidentemente hanno sbagliato tutti, non è mica possibile che anche Pogacar o ora Vingegard alla Vuelta accusino la fatica come gli altri corridori.
Loro sono robot evidentemente...
Solo che se si tratta di Pogacar c'è qualcosa di strano sotto, se si tratta di Vingegard non si capisce se Riccitiello, Almeida, Pellizzari, Pidcock e Hidley abbiano raggiunto il livello di Pogacar e Vingegard....

@Frank46
11 settembre 2025 13:30 Buzz66
Cosa altro aggiungere? Assolutamente nulla…risposta perfetta 😅

Alan Marangoni ha detto
11 settembre 2025 15:10 Cobbles
Che al Tour aveva mal a un ginocchio perché, del tutto indipendente, aveva inclinato troppo la sella per la cronometro e il pedalare in modo diverso gli avrebbe procurato un fastidio. Poi, però, ognuno è libero di inventarsi ciò che vuole e crederci.

Bullet
11 settembre 2025 16:09 Eli2001
Spiegacelo tu cosa succede in realtà. Accenni sempre come se sapessi tutto ma non dici mai niente di chiaro. Aiutaci a capire!

Bullit
11 settembre 2025 17:09 Eli2001
spiegaci tu che sembri sapere tante cose: cosa è successo a Pogacar a fine tuoi? Non era stanco ma....

Riscrivo, vista la non pubblicazione
11 settembre 2025 18:27 Arrivo1991
Caro Eli2001, te la spiego così : Eli2001, Vanderluca,Vanderpogi,Nerone22.

Arrivo1991
11 settembre 2025 20:23 Eli2001
non hai capito niente, pazienza, vivi nel tuo mondo di complotti inesistenti, almeno riempi le giornate

Arrivo 1991
11 settembre 2025 21:46 VanderLuca
Che centro io?

Eli2001
11 settembre 2025 23:27 Arrivo1991
Tranquillo, che ho capito non bene, di piu'. Il gioco e' bello quando dura poco. Sei poco attento,mi pare evidente. Nei tempi e nei modi.

Arrivo1991, Bullet
12 settembre 2025 11:19 Eli2001
Bullet è sparito come ogni volta che gli si chiede di spiegare chiaramente cosa pensa di sapere. Arrivi tu e inventi un altro complotto sui multinick. Ma perché vivere così?

Grazie a tutti
12 settembre 2025 12:51 ilNik
Devo dire grazie a tutti, anche se ci sono contributori molto più prolifici e fantasiosi di altri. Bellissimo, a chi piace, fare dietrologia ad ogni dichiarazione, parola, intervista e anche dietro ad ogni dichiarazione, parola e intervista…NON FATTA. Personalmente, e fino a prova contraria, prendo per buona ogni dichiarazione virgolettata o intervista ascoltata. Le opinioni che non vengono dall’interessato o dalla squadra, lasciano il tempo che trovano, e dipendono sempre dal nostro background, da cosa sappiamo e da cosa no, da notizie vere e false lette e ascoltate. Se Pogacar dichiara questo per quale strano motivo dovremmo pensare diversamente? Se Vingegaard o Van Aert o VdP dicono “X” perché dovremmo pensare ad “Y”? Io mi accontento dei fatti e delle evidenze, ma mi godo i commenti 😊

Ilnik
12 settembre 2025 13:33 Arrivo1991
E ale', altro giro

Arrivo1991
12 settembre 2025 14:22 Eli2001
Arrivo1991 dicci esattamente perché Pogacar era stanco, cosa nascondeva, quale è la tua verità. Non scrivere mezze parole sibilline, prendi in mano il coraggio e parla. Almeno capiamo cosa intendi. Perché lanci il sasso e nascondi la mano?

Eli2001
12 settembre 2025 14:34 Arrivo1991
Ma vedi che non leggi nemmeno ? Ho scritto qualcosa su Pogacar ? Non mi pare. La verita' e che tu e tuoi soci, scrivete a rotazione. Questa e' la verita'. Si e' capito.

Arrivo1991
12 settembre 2025 14:56 Eli2001
Vivete in un mondo tutto vostro. Non c'è modo di farvi capire una cosa. Complotti ovunque.

Eli2001
12 settembre 2025 16:41 Arrivo1991
Vediamo se entro sera mi pubblicano la risposta. Capire cosa ? Che scrivete a turno.Ho capito

Arrivo1991
12 settembre 2025 19:13 Eli2001
Capire che vivete in un mondo rutto vostro, scollegato dalla realtà. E che é pesante sentirvi ammorbare ogni conversazione con la vostre manie persecutorie e la vostra dietrologia vuota.

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