
La maglia verde identifica il leader della classifica a punti e dopo quella gialla della classifica generale, è senza dubbio la maglia più cercata nel gruppo. Da quando è stata introdotta nel 1953, solo due italiani sono riusciti ad arrivare a Parigi come leader della classifica a punti: si tratta di Franco Bitossi nel 1968 e Alessandro Petacchi nel 2010. Quest’anno l’Italia ha di nuovo delle possibilità reali di arrivare a Parigi vestita di verde grazie a Jonathan Milan, che secondo esperti e bookmaker è uno dei grandi favoriti per vincere la classifica a punti.
Il friulano che corre con i colori della Lidl-Trek, è un colosso di 1,94 cm, pesa 90 kg e indossa scarpe numero 46 ed è una autentica potenza quando sprinta verso il traguardo. Milan è stato il miglior velocista del Giro d'Italia 2023 e 2024, e a 24 anni oggi farà il suo esordio al Tour de France: nonostante l’inesperienza, la maglia verde è certamente alla sua portata.
Il motore del friulano è enorme e per alcuni aspetti ricorda Marcel Kittel. Milan e Kittel hanno lo stesso peso e, soprattutto, la stessa Potenza Massima (PMax), quasi 2.000 watt, ma l’italiano ha un VO2Max molto più alto. I dati sono stati dichiarati da Mattias Reck, ex allenatore di Kittel e preparatore atletico di Milan alla Lidl-Trek.
Attualmente il ragazzo di Tolmezzo è campione del mondo di inseguimento individuale e detentore del record mondiale con 3:59.153, ma nel suo palmares c’è anche l’oro olimpico conquistato con il quartetto azzurro. E’ un sprinter formidabile, capace di limitare lo sforzo quando segue il suo treno, formato da Stuyven, Theuns e Consonni. Tutta la sua potenza viene sprigionata in pochi istanti. Da un punto di vista fisiologico, è il corridore che nell’ultimo minuto di gara riesce a sprigionare la potenza maggiore e non a caso si è classificato terzo nel chilometro ai Campionati Europei Elite su pista alla fine del 2020.
Per il suo esordio al Tour de France, la Lidl-Trek ha seguito in modo impeccabile ogni chilometro pedalato da Milan, analizzando fisico e materiali. Per questo si è deciso di inserire dei rapporti più grandi, per rendere la sua forza ancora più efficiente negli sprint, rallentando il momento di calo.
La scelta tecnica, è stata quella di passare da una corona da 55 a una da 56 denti. Per tanto 56x10 è il rapporto Sram che attualmente usa per gli sprint in piano ad altissima velocità. Infine, adotta pedivelle da 175 mm.
Tutto viene calcolato e misurato nel lavoro dei velocisti e ci sono molti studi, capaci di migliorare la pedalata. Ad esempio, fino a una decina di anni fa la regola era che uno sprinter perdesse velocità dopo la ventesima pedalata. Oggi, data l'evoluzione dei rapporti del cambio e dell'equipaggiamento, il dato è leggermente più alto. Ma anche in questo caso, Milan sta infrangendo tutte le statistiche, infatti ha vinto la prima tappa dell'UAE Tour lo scorso febbraio dopo uno sprint di 37 pedalate.
Il friulano è il velocista che potrà mettere in difficoltà sprinter esperti come Philipsen, Merlier e Groenewegen e battere uomini da classiche come Van Aert, Van der Poel e Girmay, se ci dovesse essere un arrivo in volata con loro.
Avendo un peso di circa 90 kg, Milan ha bisogno di produrre un'enorme quantità di potenza per andare veloce e per farlo ha bisogno di 160 grammi di carboidrati all'ora. Fisicamente ha pochissima massa grassa e quindi nelle tre settimane di corsa, perderà poco peso e questo gli permetterà di affrontare bene le salite, anche se non lo vedremo mai andare alle velocità di Van Aert in montagna. Ma questo non è importante, perché il friulano punterà alla vittoria nelle tappe veloci, con possibilità di conquistare la maglia gialla, oltre quella verde, già nella prima giornata. Anche nella terza tappa a Dunkerque Milan può fare bene, così come sabato 12 luglio a Laval Espace Mayenne nell’ottava frazione o il giorno dopo a Chateauroux.
Possibilità di vittoria ci saranno anche a Tolosa il 16 luglio e poi a Carcassonne se non ci sarà la fuga ad arrivare per prima. Anche Valence il 23 luglio sarà una ghiotta occasione prima di salire in quota, perché poi l’ultima possibilità di vittoria sarà a Parigi, per la volata regale sugli Champs Elysees.
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