TOUR 1965, SESSANT'ANNI FA FELICE GIMONDI STUPIVA IL MONDO

STORIA | 05/07/2025 | 08:25
di Alessandro Brambilla

E’ il 14 luglio 1965, anniversario della presa della Bastiglia. Al Parco dei Principi di Parigi un italiano percorre il giro d’onore in maglia gialla. Ha 22 anni, 9 mesi e 16 giorni, abita a Sedrina in Val Brembana e gareggia per la Salvarani: è Felice Gimondi, giustamente ribattezzato campione ideale.


Il Tour de France 1965 è suo e dell’Italia intera, brava a rimboccarsi le maniche nei favolosi Anni ’60. La bellissima vittoria di Felice creò per Bergamo e le sue Valli un entusiasmo simile a quando Giovanni Roncalli venne eletto Papa. Sta per partire il Tour de France 2025, sono trascorsi esattamente 60 anni dallo strepitoso successo di Felice Gimondi nella corsa a tappe più importante al mondo.


Gimondi stabilì un record che non può essere sottovalutato. Nel 1964 s’impose nel Tour de l’Avenir, e l’anno successivo al Tour “vero”. In meno di 12 mesi Felice vinse Tour baby e Tour de France, roba da brividi. Non ci è riuscito nemmeno Tadej Pogacar che il Tour de l’Avenir se l’è aggiudicato nel 2018 e la Grande Boucle quella “vera” nel 2020, tra l’altro a fine stagione causa Covid.

Il Tour de France 1965 è finito con Raymond Poulidor 2° in classifica a 2’40” da Felice, Gianni Motta 3° a 9’18”. Ciò per dirvi quanto era grande il ciclismo italiano negli Anni Sessabta. E pensare che sia Motta che Gimondi al Giro di Francia 1965 nemmeno dovevano partecipare. Gianni Motta in primavera andava come una moto e i fuoriclasse certe volte trovano le streghe sotto alle ruote. Gianni invece sotto le ruote ci finì! Accadde al Giro di Romandia (Svizzera) che Gianni griffato Molteni avrebbe stravinto. Mentre pedalava ad inizio tappa nelle retrovie del gruppo venne investito da un automezzo “Stampa”. L’auto gli passò sopra ad una gamba danneggiandogli una vena, quella maledetta, che lo costrinse a soffrire per anni. Per Gianni addio Giro d’Italia. Però lo staff Molteni, ovvero il ds Giorgio Albani e il meccanico Ernesto Colnago, decisero di schierare Gianni al Tour de France: aveva solo 1000 chilometri d’allenamento nelle gambe post-intervento alla gamba. Motta gareggiò al Tour in una mista Molteni-Ignis.

Felice Gimondi invece era un neoprofessionista di belle speranze che venne convocato in extremis dalla Salvarani a disputare il Tour in sostituzione di capitan Vittorio Adorni, ovvero il trionfatore del Giro d’Italia 1965.

Il Tour ‘65 partì da Colonia (Germania) il 22 giugno ed entrò in Francia col belga Bernard Van De Kerckhove in maglia gialla. Già alla terza tappa, 240 chilometri con arrivo a Rouen, il feudo di Jacques Anquetil, Gimondì graffiò. Vinse la tappa e indossò la maglia gialla. Era un Gimondi capace di pilotare la gara con impeto da fuoriclasse tuttavia razionale. Infatti al termine della settima tappa in cui trionfò Edward Sels a La Rochelle il giovane bergamasco lasciò la maglia gialla a Van De Kerckhove.

Felice la riprese sui Pirenei, a Bagneres de Bigorre (nona tappa, 1° Julio Jimenez). La tappa numero 18 a cronometro, 27 chilometri da Aix Les Bains al Mont Revard, venne dominata da Felice che incrementò il vantaggio in classifica generale. Ci voleva per l’uomo della Val Brembana la ciliegina sulla torta. Gimondi la mise nella cronometro conclusiva da Versailles al velodromo Parco dei Principi di Parigi, 38 chilometri.

Nella crono 1° Felice, secondo un Gianni Motta che nelle ultime tappe era notevolmente cresciuto di condizione. In quel Tour di 4177 chilometri vinsero tappe anche il veneto Adriano Durante e Giuseppe Fezzardi. Il successo di tappa “Peppe” Fezzardi lo ottenne a Gap, cuore delle Alpi, dove vincere non è mai banale. Gimondi primo in 3 tappe più classifica finale, Gianni Motta sul podio e altri due italiani vincitori di tappa. Purtroppo è un bilancio impossibile da raggiungere per “Pedale Azzurro” di questi tempi. 

C’era tanta Italia al Parco dei Principi ad applaudire Gimondi e gli italiani. L’ impianto parigino ospitò per la terz’ultima volta l’atto conclusivo del Tour de France. Dopo l’epilogo del Tour 1967 il Parc des Princes rimase vuoto per 3 anni. Nel 1970 venne demolito e ricostruito: ora la pista di ciclismo non c’è più, è un impianto calcistico e ci gioca il Paris Saint Germain. Felice non è più con noi dal 16 agosto 2019, ora guarda il Tour da lassù. Felice, fai vincere gli italiani.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Prima caduta al Tour de France e primo ritiro: Filippo Ganna è finito a terra al km 52 della prima tappa con Sean Flynn, su una curva a destra percorsa a tutta dal gruppo, in una fase della corsa dove...


Roberto Capello conquista il podio al classico Grand Prix General Patton internazionale juniores che oggi si è svolto in Lussemburgo.. Il tricolore a cronometro del Team GRENKE Auto Eder ha chiuso la prova, partenza e arrivo in località Warken, al...


Anton Schiffer, tedesco in forza alla Continental Bike Aid, ha vinto la terza tappa del Sibiu Tour in svolgimento sulle strade della Romania. Schiffer si è presentato in solitaria al traguado di Arna con 2" su Matthew Riccitello, che ha...


La città di Gorizia incorona Giorgia Nervo. E' la 15enne trentina di Pieve Tesino la Campionessa italiana su strada della categoria allieve. La portacolori del Team Femminile Trentino è riuscita ad imporsi davanti alla lombarda Nina Marinini (Biesse Carrera Premac)...


Era un peso piuma, 1, 58 (ma c’è anche chi sostiene 1, 62) per 55, e aveva la faccia di un bambino. Faceva tenerezza. La bici, qualsiasi bici da uomo, giganteggiava su di lui. Accanto a colleghi scolpiti nella roccia,...


Sarà un Tour of Magnificent Qinghai a trazione parecchio azzurra quello che domani prenderà il via da Xining. Al via della più antica corsa cinese del calendario vi saranno, infatti, ben 19 rappresentanti tricolori, il numero più alto dal...


Era la grande favorita e non ha tradito le attese. Nicole Bracco, 13enne cuneese di Savigliano, si è laureata a Gorizia campionessa italiana su strada della categoria donne esordienti di secondo anno. E' festa doppia per la Società Ciclistica Cesano...


La maglia verde identifica il leader della classifica a punti e dopo quella gialla della classifica generale, è senza dubbio la maglia più cercata nel gruppo. Da quando è stata introdotta nel 1953, solo due italiani sono riusciti ad arrivare...


Aurora Cerame è la nuova campionessa d'Italia della categoria donne esordienti di primo anno. La giovane piemontese di Varallo Pombia, in provincia di Novara, 13 anni compiuti a maggio portacolori della Società Ciclistica Cesano Maderno ha conquistato il titolo nella...


Domani parte il Giro d’Italia Women ed Elisa Longo Borghini è pronta per la battaglia. L’atleta di Ornavasso che ha appena riconquistato il tricolore proprio una settimana fa, si presenta alla corsa rosa come vincitrice uscente e decisa a combattere...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024