
Il mese di luglio è notoriamente il mese del Tour de France, una corsa che accentra, per il suo status, il suo prestigio e i nomi di coloro che vi prendono parte, le attenzioni di tutto il mondo del pedale e non solo. La sua grandeur e la sua infinita cascata di storie quotidiane rendono quasi impossibile distogliere lo sguardo dalla Francia e focalizzarsi su tutto ciò che parallelamente accade nella restante parte del vasto universo ciclistico. Perché ovviamente, in uno sport sempre più globale e dal calendario sempre più fitto, qualcosa in contemporanea al grande ballo giallo di luglio avviene e addirittura, per alcune squadre, è anche più importante di ciò ha luogo oltralpe.
Nella fattispecie ci riferiamo all’unica corsa a tappe di una settimana che, tra i primi due calendari mondiali (quello World Tour e quello Pro Series), si disputerà in contemporanea alla Grande Boucle, vale a dire il Tour of Qinghai Lake. In programma dal 6 al 13 luglio, la più antica gara cinese esistente (ribattezzata quest’anno per la sua 24ᵃ edizione Tour of Magnificient Qinghai) sarà infatti l’appuntamento principale del mese per quasi tutte le formazioni ProTeam non iscritte al Tour e i motivi sono molteplici.
PUNTI UCI E SITUAZIONE TOP 30
I primi, e più chiari, risiedono nella durata e nella categorizzazione della manifestazione: con le sue otto tappe e 1323,7 chilometri complessivi (numeri che la rendono la sesta corsa più lunga di tutta la stagione e addirittura la quarta dietro ai tre Grandi Giri tenendo in considerazione solo i due principali calendari internazionali), la manifestazione asiatica rappresenta una ghiottissima occasione per incamerare punti in successione e, nel caso di alcuni team, allontanarsi dalla zona critica del ranking annuale UCI, quella, per intenderci, attorno alla 30ᵃ posizione. Concludere la stagione non oltre questa porzione di graduatoria, ricordiamo, è la conditio sine qua non per poter ricevere una wild card per i Grandi Giri 2026, una vetrina oltremodo ambita da tutte le squadre di questo livello che dunque, da qui all’autunno, per garantirsi l’eleggibilità dovranno sfruttare tutte le occasioni che concederà loro la strada a partire proprio da quelle in terra cinese.
La situazione al momento, grazie soprattutto alla considerevole rimonta operata negli ultimi mesi dalla Solution Tech-Vini Fantini, vede la spagnola Equipo Kern Pharma (28ᵃ con 1682 punti), la VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè (29ᵃ con 1647), la Polti-VisitMalta (30ᵃ con 1614) e appunto la compagine di Serge Parsani (31ᵃ con 1522) racchiuse in un fazzoletto di appena 160 punti che le rende, a tutti gli effetti, le formazioni con la maggiore necessità di accumulare più punti possibili. Non restano tuttavia avulse da questo discorso anche due formazioni a caccia di risultati per evitare di essere risucchiate verso il basso come la Unibet Tietema Rockets (26ᵃ con 2145 punti) e la Burgos-BH-Burpellet (27ᵃ con 1928 punti) e un’altra come la Euskaltel-Euskadi (32ᵃ con 1101 punti) che, invece, ha il disperato bisogno di rimpolpare il proprio bottino per poter ambire alla Vuelta Espana 2026: per i baschi, come anche per tutte le altre rappresentative al via, il Tour of Qinghai Lake può essere una succulenta chance da non lasciarsi sfuggire.
PRESENTE E FUTURO
Ci sono altre ragioni perché le squadre partecipanti e i loro alfieri corrano la gara a tappe cinese col coltello tra i denti. Se infatti, finora, ci sono state formazioni in grado di assommare un successo dopo l’altro (è questo il caso, ad esempio, della già citata Solution Tech-Vini Fantini che con 16 trionfi è il ProTeam più vincente del 2025), ve ne sono altre che, al contrario, sino a questo momento hanno faticato ad alzare le braccia al cielo. Euskaltel-Euskadi (3 vittorie) ma anche Equipo Kern Pharma, VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè (entrambe a quota 2) e ancor di più Polti-VisitMalta (escludendo l’affermazione al campionato nazionale del maltese Buttigieg, a caccia ancora del primo acuto stagionale) sono tutte compagini che hanno avuto poche gioie e che in Cina, tra qualche giorno, tenteranno certamente di prendersi qualche rivincita nei confronti di un 2025 rivelatosi poco fruttuoso.
Oltre a ciò, un altro aspetto da tenere in considerazione è quello dei contratti visto che, stando a ProCyclingStats, 122 (di cui 33 attualmente alle dipendenze di una formazione World Tour o ProTeam) dei 152 corridori che si schiereranno sulla linea di partenza di Xining non hanno un accordo garantito per la prossima stagione. Mettersi in mostra quindi, a meno di un mese dall’apertura ufficiale della sessione di ciclomercato, imponendosi in una tappa o primeggiare in una delle quattro classifiche della corsa cinese, potrebbe aiutare molti ragazzi a portare i riflettori di squadre e procuratori su di sé, accelerare eventuali trattative e facilitare la firma di un nuovo contratto per restare nel ciclismo che conta.
Motivazioni personali e obiettivi di squadra, dunque, sono destinate a intrecciarsi al Tour of Magnificient Qinghai 2025, corsa in cui, come in passato, tanti si butteranno nella mischia per iniziare nel migliore dei modi l’estate e assicurare, tanto a se stessi quanto potenzialmente anche alle proprie attuali compagini, un futuro più roseo e mesi, i prossimi, più all’insegna della tranquillità che dell’affanno.
Photocredit: Tour of Qinghai Lake
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