
Il tour de Suisse sembra più francese che mai, dopo quattro giorni di gara con Romain Gregoire leader della generale, ecco che ieri la maglia gialla è passata sulle spalle di un altro transalpino che sta infiammando i cuori dei tifosi. Kevin Vauquelin può essere considerato una delle grandi speranze francesi per le corse a tappe, ottimo in salita, forte, determinato e performante anche nelle corse di un giorno. Nel 2024 aveva dato un'ottima prova delle sue capacità alla Freccia Vallone conclusa dietro Stephen Williams, ma quest'anno sembra aver fatto dei veri e propri passi da gigante portandosi a casa già due corse a tappe proprio nella sua Francia.
Il parterre della corsa a tappe elvetica è sicuramente di un altro livello rispetto alle corse che ha vinto, ma vederlo in maglia gialla al termine dalla quinta tappa è un dato molto importante e che non deve essere sottovalutato. «E' veramente bello, sono molto emozionato. Questa maglia gialla per me rappresenta il riconoscimento del tanto lavoro che ho fatto nei mesi scorsi, ho cercato di migliorare il più possibile facendo molta altura anche in vista del Tour de France. Mi serviva testarmi sulle salite e per capire il mio stato di forma, sono contento di tutte le sensazioni. Il fatto di aver conquistato la maglia proprio al termine della tappa più dura mi dà maggiormente morale, anche con avversari molto forti riesco a trovare il mio posto»
Ciò che colpisce di Kevin Vauquelin è la freschezza con cui ha tagliato il traguardo di Santa Maria, mentre gli avversari ansimavano a terra esausti, lui già si dirigeva nella zona delle premiazioni con un evidente sorriso. Ha fatto i complimenti a tutti, erano abbracci e strette di mano continue quasi a congratularsi per il bello spettacolo. «Affrontare due volte la salita di Castaneda è stato molto d'aiuto, ho sempre cercato di salire regolare e di mantenere la calma. Quando durante la seconda ascesa Oscar Onley e Joao Almeida sono scattati ho perso un po' di terreno, sapevo che non avrei mai potuto vincere la tappa, ma dopo che Gregoire si era staccato ero io il meglio posizionato nella classifica generale e questo mi ha dato molto morale. Mi dispiace di aver perso proprio nel finale le ruote di Felix Gall, ma ho cercato di marcare stretto Julian Alaphilippe che era l'avversario che mi preoccupava di più, sono risucito a guadagnare del tempo prezioso nei suoi confronti e mi ritengo soddisfatto» ha spiegato il francese dell'Arkea B&B hotel che durante la tappa non è mai entrato nel panico, ma salendo regolare è riuscito anche a farsi i suoi calcoli in vista della generale.
Oggi Kevin Vauquelin ripartirà da Coira con un vantaggio di 29" su Julian Alaphilippe e 39" su Joao Almeida, un buon margine nei confronti dei suoi avversari che però potrebbe non essere sufficente. Domani infatti ci sarà nuovamente un arrivo in salita, solo solo 3,9 km, ma la media è del 8,3%, a preoccupare il giovane francese è però sopratutto la cronometro finale dove si sente svantaggiato. Sarà la strada a dire se il francese riuscirà a tenere la maglia da leader, di certo c'è che alla Grand Boucle sarà uno degli atleti da tenere d'occhio.
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