
Al Giro Next Gen si trovano i campioni di domani. Lo sa bene un manager esperto come Brent Copeland che abbiamo incontrato alla partenza della terza tappa da Albese Con Cassano. «È sempre importante seguire da vicino queste corse e gli atleti che competono. Sono dei ragazzi, ma a dispetto dell’età giovane età vanno già forte e si fanno notare» dichiara ai microfoni di tuttobiciweb il General Manager della Jayco AlUla che in realtà non è solo una squadra, ma una vera e propria “galassia” comprendente la formazione World Tour maschile, i team Liv AlUla Jayco e Liv AlUla Jayco Women's Continental Team e la Hagens Berman Jayco, compagine Continental maschile diretta da Axel Merckx. «Axel che sta facendo un grandissimo lavoro con la squadra. Sono venuto qui al Giro Next Gen per stare vicino al team, vedere come vanno le cose e parlare un po’ con lui.» ci spiega Copeland.
Poi aggiunge: «Nelle prime tappe ho visto delle belle cose. In particolare le cronometro mi piacciono sempre perché danno una indicazione sul livello dei corridori e aiutano a capire chi potrebbe essere un futuro acquisto». Anche l’arrivo di Cantù ha colpito il manager sudafricano che ci dice: «Non pensavo che lo strappo finale fosse così duro».
Giro Next Gen ma non solo. Copeland, con la consueta gentilezza, ci propone una panoramica anche sulla squadra World Tour. «All’orizzonte abbiamo il Tour de France, la preparazione sta andando abbastanza bene. Ben O’Connor e il gruppo che sta lavorando con lui in vista della Grande Boucle attualmente sono al Tour de Suisse (l’australiano è attualmente 5° in generale il compagno Engelhardt è leader degli scalatori, ndr) . Siamo reduci dal Delfinato dove Eddy Dumbar è andato bene per diverse tappe ma poi ha sofferto il grande caldo e purtroppo non è riuscito a terminare in top10. Sabato siamo stati sfortunati per Max Walscheid è caduto alla Dwars door het Hageland fratturandosi il gomito e la sua assenza è una grave perdita per il treno di Dylan Groenewegen. Insomma c’è qualcosa di positivo e qualcosa che potrebbe andare meglio, quello che è certo è daremo il massimo».
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