
La rivoluzione iniziata nello scorso inverno in casa Ineos Grenadiers è destinata a vivere un nuovo passaggio, che almeno in parte ripropone un futuro che guarda al passato. Secondo quanto anticipato dalla BBC e dal quotidiano The Guardian, infatti, Sir Dave Brailsford sarebbe pronto ad annunciare la sua uscita dal Manchester United per tornare al suo primo grande amore, la Ineos Grenadiers.
Quello di Sir Dave Brailsford alla Ineos sarebbe un ritorno davvero importante, visto che il tecnico è stato protagonista di uno dei capitoli più straordinari della storia sportiva britannica, in un'avventura nata nel 2009 come il sostegno di Sky UK per poi sfociare l'anno successivo nel Team Sky divenuto poi Inoes Grenadiers.
Attualmente al timone della formazione britannica c'è il CEO John Allert con Scott Drawer che è il direttore della performance ed è probabile che a Brailsford venga affidato un ruolo di consulenza e di guida per un nuovo arrivo, quello di Geraint Thomas. Già nello scorso mese di febbario, aprendo la sua stagione alla Volta ao Algarve, il trentottenne gallese ha ufficializzato che il 2025 sarà il suo ultimo anno in gruppo e per lui potrebbe aprirsi subito una nuova avventura tecnico-dirigenziale.
Oltre che lavorare al fianco di Thomas, Brailsford avrebbe anche il compito di trovare nuovi finanziatori: da mesi il colosso Ineos è impegnato a razionalizzare i propri investimenti in campo sportivo - negli ultimi mesi ci sono stati gli stop al progetto della Coppa America, quello della Formula 1 e la rescissione del contratto di sponsorizzazione del Totrtenham - e più volte il nome del team britannico è stato accostato a quello della TotalEnergies, altro colosso del settore petrolifero ed energetico con il quale Ineos intrattiene da tempo un rapporto d'affari.
Ovviamente dall'ingresso di nuovi partner dipende il ciclomercato per una squadra che negli ultimi anni ha investito molto sui giovani, che ha molti corridori di talento ma nessun capitano designato e che è alla ricerca di un leader che possa battersi al massimo livello soprattutto nelle grandi corse a tappe, che sono sempre state il terreno di caccia preferito della formazione britannica.