L'ORA DEL PASTO. QUELLI DELLA GIR...AVOLTA: ERNESTO COLNAGO - 1

STORIA | 13/05/2025 | 08:20
di Marco Pastonesi

Settant’anni fa – era il 1955 - il suo primo Giro d’Italia. Come una favola. Un allenamento in Brianza con Fiorenzo Magni, Magni che si lamenta per un dolore alla gamba, lui che ne osserva la pedalata, la pedalata che non è rotonda ma “a stantuffo”, lui che invita Magni a recarsi nella sua bottega a Cambiago in via Garibaldi al numero 10 davanti a un’osteria, Magni che davanti alla bottega quasi s’indigna, “un bugigattolo” la definisce, poi però cede, lui che sistema la pedivella mentre Magni “seduto davanti al camino aspetta la diagnosi”, il dolore che d’incanto svanisce, l’ordine (Magni stabiliva, ordinava, comandava) a presentarsi immediatamente al Vigorelli dal mago meccanico Faliero Masi, Masi che gli scarica 44 ruote, “toh, arrangiati”, lui che dalle 10 di mattina alle 7 di pomeriggio le monta e le centra, lui autorizzato a salire sull’ammiraglia della Nivea come aiutante di Masi, “il suo secondo, ma rimasto per poco”, “vitto e alloggio”.


Ernesto Colnago – l’ingegnere Ernesto Colnago, il novantatreenne Ernesto Colnago laureato ad honorem in Ingegneria meccanica al Politecnico di Milano – che racconta la sua storia, che è anche la nostra, perché una storia italiana, una storia ciclistica, una storia che appartiene a tutti. Lo fa attraverso sfumature, ricami, divagazioni, variazioni sul tema, come un pianista jazz davanti a uno standard. La bicicletta consegnata a Gianni Motta, “usata ma giusta” e “14mila lire me le deve ancora dare, ma ormai fa niente”. La bicicletta preparata per Eddy Merckx, quella per il record dell’ora, “bucata nel manubrio, nella corona, nella catena”, “pesava 5 chili e 750 grammi”, “quelli della Regina – quelli della catena – mi dissero se spacchi la catena ti denunciamo”, e la catena non si spaccò. La bicicletta con Enzo Ferrari, “mi ammonì, a 54 anni – tuonò – io mi rivolsi al Monte dei pegni per pagare i debiti della Ferrari”. Le biciclette con le forcelle anteriori diritte “partenza-arrivo”, “mi rideranno dietro tutti, dissi, no, disse, ti copieranno tutti”. Le biciclette per la Parigi-Roubaix, Giorgio Squinzi che mi telefonò, “e se si spaccano?, mi domandò, non si spaccheranno, garantii, poi mi misi a pregare”. Le biciclette ma anche i corridori, “devo dialogare con i corridori”, “chiedevo, ascoltavo, assorbivo tutto”, “ero una spugna”.


Colnago mitico nei gesti quando, sfregando pollice e indice, accompagna “guarda che qui bisogna spendere”. Colnago stentoreo nelle parole quando si confessa “nato per fare qualità, non quantità”. Colnago quasi comico quando ricorda il russo Viktor Kapitonov, olimpionico a Roma, gli implorò di dare biciclette ai corridori dell’est, Colnago azzardò “dieci-dodici?”, Kapitonov sospirò “una quarantina” ed elencò “Urss, Ddr, Polonia…”. Colnago jazzistico quando, come saltellando sulla tastiera di un pianoforte, suona “per qui, per là, per tutto”. Colnago commosso e commovente quando, infine, ricorda la sua Vincenzina, “insieme per 70 anni”.

Colnago ideatore nel marketing, inventore dello smart working, pioniere da startupper, protagonista di Giravolta.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Juan David Sierra porta l'Italia sul gradino più alto della Corsa a Punti Under 23. L'azzurro della Tudor Pro Cycling U23 conquista la medaglia d'oro nella iconica prova dei Campionati Europei su pista in svolgimenti ad Anadia in Portogallo. Sierra...


Tadej POGACAR. 10 e lode. Il domani non muore mai, e anche oggi Tadej fa quello che ha in serbo di fare: vince. Qui, sul Peyresourde, hanno girato alcune scene dell’episodio numero 18 di 007. E qui parte senza bici da...


Il grande sconfitto di giornata è Remco Evenepoel. Il belga nella cronoscalata di oggi, ha rischiato di perdere il terzo posto in classifica generale e il suo distacco da Pogacar e Vingegaard è ora veramente importante. Il belga ha ammesso...


Altro successo internazionale per Roberto Capello. La promessa astigiana del Team GRENKE Auto Eder, già vincitore a Pieve di Soligo e del titolo tricolore a cronometro, ha conquistato la prima tappa contro il tempo della Medzinárodné dni Cyklistiky (Slovacchia) prova...


Thomas Melotto è di bronzo nella velocità juniores ai campionati europei su pista. Il veronese di Bovolone, 18 anni della Autozai Contri, liquida in finale l'inglese Ioan Hepburn e sale sul podio del prestigioso torneo Continentale che ha visto il...


Lezione numero 2, vittoria di tappa numero 4: Tadej Pogacar domina anche la cronoscalata di Peyragudes, infligge nuovi pesanti distacchi ai suoi avversari e rafforza ulteriormente la sua posizione di re assoluto della Grande Boucle. Lo sloveno, in testa fin...


Colpo doppio dell’olandese Nienke Veenhoven che vince la seconda tappa del Baloise Ladies Tour e conquista la maglia di leader della classifica generale.Nella Olsene - Olsene di 127, 3 km, la portacolori della Visma Lease a Bike ha preceduto l’azzurra...


Una giornata che entra nei libri di storia del 61esimo Giro della Valle d’Aosta. La cronaca a ritroso. Scena finale: Jarno Widar (Lotto) arriva ai 2473 metri del Colle del Gran San Bernardo in perfetta solitudine con 1’53” di distacco...


L’aveva dichiarato pochi giorni fa quando era arrivato quarto alla Piccola Tre Valli Varesine di voler puntare fare bene alla Ciociarissima, e così è stato. Con un’azione travolgente Gabriele Peluso ha vinto sul traguardo di Strangolagalli (FR) e ha concluso...


Tutti insieme, con il cuore gonfio di tristezza e una domanda - perché - che non può avere risposta. Tutti insieme, una carovana che idealmente rappresenta l'intero mondo del ciclismo, tutti uniti nel ricordo di Samuele Privitera. È così che...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024