GIRO D’ITALIA. PRESENTATA LA TAPPA DI ROMA DEDICATA A PAPA FRANCESCO. GALLERY

GIRO D'ITALIA | 29/04/2025 | 14:29

L’ultima tappa del Giro d’Italia, in programma domenica 1° giugno, sarà dedicata a Papa Francesco. La corsa transiterà dalla Città del Vaticano e terminerà davanti al Circo Massimo. Un passaggio fortemente voluto da Papa Francesco, nell’anno del Giubileo, che il Vaticano sta supportando anche in questi giorni. Alla presentazione, tenutasi in Campidoglio, sono intervenuti il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri; il Presidente di RCS MediaGroup, Urbano Cairo; il Vescovo Paul Tighe, Segretario del Dicastero per la cultura e l'educazione; l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma, Alessandro Onorato; l’Amministratore Delegato di RCS Sports & Events, Paolo Bellino; il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni; il Direttore de La Gazzetta dello Sport, Stefano Barigelli; e Vincenzo Nibali, vincitore di due Giri d’Italia (2013 e 2016) oltre a tante altre istituzioni, rappresentanti dei Media e dei partner della Corsa Rosa


DICHIARAZIONI


Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma: "Siamo felici ed orgogliosi di accogliere per il terzo anno consecutivo l’arrivo del Giro d’Italia a Roma, il gran finale in rosa di cui tutti gli amanti della grande corsa in bici non possono più fare a meno. E’ una presenza che quest’anno si rinnova con un’emozionante partenza simbolica dalla Città del Vaticano: un omaggio a Papa Francesco, alla sua figura e al suo messaggio di speranza proprio nell'anno del Giubileo. Sarà un’indimenticabile vigilia della festa della Repubblica, una giornata che unirà passione sportiva e valori universali, in un percorso che toccherà il cuore della Grande Bellezza per concludersi al Circo Massimo. Il Giro d’Italia regalerà al mondo un finale spettacolare e Roma sarà ancora una volta al suo fianco per farne una nuova indimenticabile cartolina".

Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: "È un onore celebrare il Grande Arrivo del Giro nel cuore di Roma, rendendo omaggio a Papa Francesco e al suo messaggio di speranza. In un anno così importante, quello del Giubileo, avere il sostegno e il pensiero di Papa Francesco dà un valore ancora più alto al nostro evento. Sarà una tappa indimenticabile, in cui sport e cultura si intrecceranno in uno scenario unico al mondo. Il prossimo 1 giugno sarà indubbiamente una giornata da ricordare".

Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma: "Tre anni fa abbiamo portato l'arrivo del Giro d'Italia a Roma e possiamo dire che è stata una scommessa vinta: ora vogliamo diventi una tradizione per la Capitale. Siamo felici perché è un grande evento che coinvolge tutta la città, non solo il centro ma anche territori bellissimi come Ostia, generando un indotto economico tra 100 e 200 milioni di euro, come stimato in uno studio della Banca Ifis. Sarà una grande festa sociale e sportiva, uno spettacolo unico di partecipazione gratuita: nelle due edizioni precedenti, oltre 1 milione e mezzo di romani e turisti hanno assistito al passaggio dei campioni sulla strada. E sarà anche un'occasione straordinaria di promozione turistica con le immagini più suggestive trasmesse in oltre 200 paesi e viste da più di 700 milioni di telespettatori nel mondo. È bello, poi, che quest’anno ci sarà un passaggio speciale al Vaticano: sarà un modo per omaggiare Papa Francesco".

Vescovo Paul Tighe, Segretario del Dicastero per la cultura e l'educazione: "Vorrei ringraziare pubblicamente il nostro compianto Papa Francesco per aver accettato questa iniziativa. Ringrazio anche tutti i soggetti coinvolti, il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, l'organizzazione del Giro d'Italia, il Comune di Roma e Athletica Vaticana che, insieme al Dicastero per la Cultura e l'Educazione, hanno progettato questo momento. Il passaggio all'interno del Vaticano non sarà un “passaggio turistico”, ma un “passaggio simbolico”: si percorrerà la Via Mariana, un itinerario nei Giardini Vaticani dove sono presenti numerose immagini della Madonna provenienti da tante parti del mondo. Infatti, il passaggio all'interno del Vaticano è come un piccolo giro del mondo. Un altro motivo di questo passaggio è la celebrazione del Giubileo della Speranza".

Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sports & Events: "Portare la chiusura del Giro d’Italia nella cornice unica di Roma per il terzo anno di fila è per noi motivo di grande orgoglio. Quest'anno, con la partenza simbolica dalla Città del Vaticano, resa possibile anche grazie alla sensibilità di Papa Francesco, aggiungiamo un elemento ancora più speciale a un evento che ogni anno cresce in visibilità e prestigio internazionale. Roma offrirà ai corridori e agli spettatori di tutto il mondo uno scenario incomparabile, con un percorso che esalta la bellezza storica della città e le emozioni dello sport. Sarà una festa straordinaria per tutti, nel segno della passione e della partecipazione".

Mauro Vegni, Direttore del Giro d'Italia: "Roma regalerà ancora una volta un finale spettacolare al Giro d’Italia, attraversando luoghi iconici conosciuti in tutto il mondo. La partenza dalla Città del Vaticano, voluta da Papa Francesco nell’anno del Giubileo, aggiunge un’emozione speciale a questa tappa, che unisce lo sport alla spiritualità. Il circuito cittadino, con il passaggio su tratti storici e suggestivi come il Circo Massimo, Ostia e i Fori Imperiali, offrirà ai corridori e al pubblico una cornice straordinaria per celebrare la fine della Corsa Rosa. Sarà una giornata memorabile, in omaggio a Roma e al messaggio di speranza lasciato da Papa Francesco".

Vincenzo Nibali: "Roma è una città che regala sempre emozioni uniche, ed è bellissimo che il Giro d’Italia si concluda ancora una volta qui. Abbiamo visto anche negli anni scorsi una cornice importante di pubblico ed è per me un rammarico non essere mai riuscito a correre su queste strade. Inoltre quest'anno il passaggio dalla Città del Vaticano sarà un'esperienza speciale per i corridori".

Stefano Barigelli, Direttore de La Gazzetta dello Sport: "Il Giro e la Gazzetta sono insieme dalla nascita. La scelta di concludere la corsa più bella del mondo a Roma, è il naturale compimento di un percorso che simbolicamente unisce, con un filo rosa, il Paese intero".

IL GIRO D'ITALIA E ROMA

50° arrivo di tappa a Roma. Il Giro termina nella Capitale per la 7^ volta nella storia, per la prima volta accade in tre anni consecutivi:
1911: Napoli-Roma. Arrivo a Campo di Centocelle
1950: Napoli-Roma. Arrivo presso la Passeggiata Archeologica
2009: Cronometro dei Fori Imperiali
2018: Circuito dei Fori Imperiali
2023: Roma EUR – Roma Viale dei Fori Imperiali con vittoria di Mark Cavendish
2024: Roma EUR - Roma via di San Gregorio

IL GIRO D'ITALIA E LA CITTA' DEL VATICANO

1974: Il Giro parte da Città del Vaticano.
2000: L’arrivo del prologo viene denominato “Piazza San Pietro”

Percorso

Tappa finale divisa in due parti: avvicinamento, dalla partenza appena fuori dalla Città del Vaticano (Porta del Perugino), fino al primo passaggio sulla linea di arrivo si raggiunge il litorale e poi Ostia, quindi si ritorna in zona partenza e in seguito circuito finale (8 giri) all’interno della Capitale. Il circuito di 9.5 km si sviluppa interamente lungo le vie cittadine (ampie e talvolta con alcuni spartitraffico). Si alternano brevi ondulazioni e lunghi rettilinei raccordati da curve a volte impegnative. Il fondo stradale è prevalentemente asfaltato con alcuni brevi tratti in pavé (“sanpietrini”).


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COMMENTI
Non solo il Papa
29 aprile 2025 17:19 Bullet
Oltre al Papa, quest'anno son 30 anni da una tragica scomparsa che tutti ricordiamo e sarebbe bello ricordarlo anche al Giro, al Tour, che su queste cose sono molto attenti, penso non mancheranno.

CAIRO
29 aprile 2025 18:47 fido113
Dato che possiede una TV LA7 sarebbe bene a svegliare i suoi responsabile e parlare del GIRO cosa che avviene raramente e non si spiega il perchè.

Bullet
30 aprile 2025 06:45 Buzz66
Chiedo scusa, ma mi cogli impreparato…chi mancò nel 1995?

immagino Casartelli
30 aprile 2025 11:17 pickett
Però,a questa stregua,dovremmo ricordare altre 500 persone legate o non legate al ciclismo.Questa mania delle commemorazioni,che sono pure formalità,non mi convince molto.Perché poi commemorare a distanza di 30 anni,e non di 29 o di 31,non l'ho mai capito.

Ma che ragionamento è?
30 aprile 2025 11:41 Bullet
Certo che era Casartelli e non dovrei neanche spiegare il perché andrebbe sempre ricordato. Anni fa quando il Tour passava dal Portet d'Aspet si fermava persino la corsa.

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