LA GOVERNATRICE TODDE: «LA SARDEGNA HA BISOGNO DEL GRANDE CICLISMO»

INTERVISTA | 03/04/2025 | 08:10
di Giorgia Monguzzi

Il ciclismo è pronto a ritornare in Sardegna e l'isola non vede l'ora di accoglierlo. La patria dei quattro mori è stata tra le protagoniste della presentazione della Coppa Italia delle regioni alla Commissione Europea, ieri a Bruxelles infatti, una delegazione guidata dal presidente della Lega Ciclismo professionistico Roberto Pella ha portato all'attenzione dell'Unione Europea un progetto e sta ottenendo un successo incredibile. Attualmente sono 11 le regioni toccate della Coppa Italia per un totale di oltre 700 comuni, ma presto il gruppo si potrebbe allargare con un progetto che coinvolge direttamente la Sardegna. 


«Avere una Coppa della Sardegna o addirittura una corsa su più giorni sarebbe incredibile - spiega a tuttobiciweb la presidente della regione Sardegna Alessandra Todde - abbiamo tanta voglia di investire e promuovere il nostro territorio e credo che non ci sia modo migliore che affidarsi allo sport per ecellenza che lega chi lo pratica alla natura. In qualche modo ciclismo e Sardegna sono più uniti che mai, sono accomunati dalla forza e dal sacrificio, ma anche dalla semplicità così come è la nostra regione».


Il luogo comune ci porta spesso ad associare la Sardegna come luogo vacanze con le sue spiagge magiche e il mare cristallino, ma l'obiettivo è andare oltre, c'è un'intera isola da scoprire, con molti percorsi interessanti per gli appasionati di ciclismo. «Purtroppo l'interno della Sardegna è poco conosciuto ma ci sono dei veri e propri percorsi naturalistici da scoprire in sella ad una bici. Si pensa sempre alla nostra isola come un posto dalle coste magnifiche, ma con un entroterra che ha apoco da offire, in realtà siamo una delle regioni boschive più importanti d'Europa, abbiamo un contesto boschivo unico che deve assolutamente pubblicizzato. Il nostro obiettivo è quello di far capire che il territorio offre delle posisbilità oncredibili, dalla bici da strada alla mountain bike, ma anche alla bici elettrica. Stiamo aumentando i percorsi a disposizione per permettere ai turisti di visitare la nostra isola anche in questo modo con un turismo sostenibile e rispettoso.» prosegue la presidente Todde sottolinenado come l'obiettivo non sia solo quello di promuovere la Sardegna all'esterno, ma anche l'interno spingendo sempre più sardi ad affrontare un''avventura in bici e scoprire ancora qualcosa di nuovo riguardo alla propria isola. 

Come ammette la stessa presidente i lavori da fare sono tanti, ci sono da incentivare vari servizi e creare un sistema ricettivo a portata di bici molto più solido, ma da parte dell'istituzione sarda c'è uno spirito forte con tanti obiettivi e una grande volontà. La partenza del Giro Donne nel 2022 e l'arrivo l'anno successivo a dato un bell'impulso ad un'isola che si è sempre contraddistinta per un amore viscerale verso lo sport delle due ruote. Ormai siamo abituati a vedere sventolare le bandiere dei quattro mori sui valichi alpini, nel punto più duro di una salita nel continente, un segno distintivo per dire "Noi siamo presenti". «Portare il ciclismo femminile nella nostra isola è stata una scelta importante,che ci ha fatto capire in che modo può essere un grande volano economico. Quello che ci ha colpito di più è però quello che ha suscitato nei sardi, una passione incredibile che si è riversata anche nelle strade, il ciclismo rimane uno degli sport più seguito dai nostri concittadini. Avere un campione come Fabio Aru ci ha riempito di orgoglio, ha fatto capire come, nonostante si venga dalla Sardegna in cui ci sono mezzi limitati, si possa comunque andare lontano. Ancora oggi è un punto di riferimento per tutti, i tifosi ricordano le sue imprese con affetto ed è un modello per tutti i bambini che sognano di andare in bici» conclude la presidente svelandoci di provenire da una famiglia in cui si è sempre masticato ciclismo. Suo padre è sempre stato uno di quegli appassionait che non si è mai perso una gara, dal Giro al Tour passando per le classiche. «Spero veramente tanto che questo progetto vada in porto e non vedo l'ora di presentsrlo ai miei coregionali e già che ci siamo sarebbe bellissimo se il nostro super campione Fabio Aru venisse in occasione della gara per completare la festa.»


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