SODDISFAZIONE VAN AERT: «NON ERA UN TEST, VOLEVO TORNARE A RESPIRARE L'ARIA DEL CROSS E SONO FELICE»
CICLOCROSS | 28/12/2024 | 08:45 di Francesca Monzone Con un quarto posto nell'Exact Cross a Loenhout, ieri Van Aert ha dimostrato di essere tornato a pedalare ad alto livello e di potersi battere contro i migliori nel ciclocross. Il fiammingo non ha vinto e si è seduto ai piedi del podio, a causa anche di un contatto con una persona del pubblico che si era sporta troppo, ma nel complesso è contento ed è pronto ad affrontare le prossime gare. «Sentivo di nuovo il chiasso del pubblico e stavo bene nel primo giro. Mathieu ha accelerato, per me non è andata troppo bene soprattutto dal punto di vista tecnico. Ho pensato: proverò a riprenderlo ancora una volta. Ma ieri era un obiettivo troppo ambizioso». Il pubblico era tantissimo e intorno al circuito di Loenhout gli organizzatori hanno contato 15.500 persone, tutte arrivate per vedere la sfida tra Van Aert e van der Poel. Il belga alla fine non è riuscito a salire sul podio, ma non era assolutamente deluso, le sensazioni in corsa erano buone anche se la sfortuna non è mancata e a complicare le cose è arrivato il contatto con uno spettatore. «Sono molto felice. Nell'ultimo giro ho semplicemente corso per arrivare secondo o terzo, ed era sicuramente un risultato raggiungibile, ma ho impattato con uno spettatore che si era sporto troppo e quindi non è stata colpa di Thibau. Lui ha tentato di passare in testa, ma è stato uno spettatore che stava troppo in avanti sul percorso a ostacolarmi. Sono entrato in contatto con lui, ma non aveva nulla a che fare con la manovra di Thibau. Non sapevo cosa aspettarmi in gara e non pensavo che avrei iniziato subito a pedalare così e questo è un vantaggio». Dopo l’infortunio al ginocchio alla Vuelta, quella di ieri è stata la prima gara di Van Aert e che così ha potuto valutare il suo livello. «Non è stato un test per valutare la situazione dopo l'infortunio, ma i muscoli della gamba infortunata sono ancora un po' più sensibili dall'altra. Sono curioso di vedere come mi sentirò domani, ma non ho paura che l'infortunio mi rallenti, tutto questo è ormai un lontano ricordo. Non ho più alcun dolore o fastidio, solo una leggera differenza di forza tra gamba sinistra e destra». Il belga della Visma-Lease a Bike è sereno: il suo programma prevede solo 5 gare di ciclocross, ma lui non vede questa scelta come una vera rinuncia, ma solo come il percorso migliore per affrontare la prossima primavera. «Se avessi una buona forma e poi dovessi scegliere di dedicarmi poco al ciclocross, allora lo troverei un vero peccato. Vorrei correre in ogni gara durante il periodo natalizio, ma ho la sensazione che la forma non sia quella che dovrebbe essere, o almeno non quella solita di quando inizio la stagione del cross. Non avrebbe senso in questa situazione fare dieci gare, perché le mie condizioni non farebbero che peggiorare». Van Aert ama il ciclocross, ma sa che i suoi obiettivi saranno tutti sulla strada e pensa già al prossimo appuntamento sul fango che ci sarà a gennaio. «Nell’attesa della prossima gara, seguirò principalmente un allenamento di resistenza. Ora mi aspetta na lunga sessione di allenamento, sicuramente ci saranno altre ore di allenamento nel frattempo. Poi mi prenderò una pausa, correrò due gare in due weekend, la Coppa del Mondo a Benidorm il 18 gennaio e quella a Maasmechelen il 25 gennaio e quindi saràò il momento del prossimo ritiro di allenamento con la squadra in attesa di iniziare a correre in vista degli appuntamenti della primavera».
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