L'ORA DEL PASTO. ALFONSINA, MARIA E QUELLE RAGAZZE IRRESISTIBILI

LIBRI | 08/12/2024 | 09:05
di Marco Pastonesi

Alfonsina, la pioniera. Maria, la pura. Alfonsina, la scandalosa. Maria, la volatile. Alfonsina, la circense. Maria, la montanara. Alfonsina, “il diavolo in gonnella”. Maria, “la mamma volante”.


Alfonsina, la prima e unica donna ad aver mai corso il Giro d’Italia degli uomini (con gli uomini). Maria, la prima italiana ad aver conquistato (due volte) il Tour de France.


Alfonsina, che è stata un’apripista, “una delle prime a varcare il limite. A mettersi in gioco in un mondo dominato dagli uomini. E lo ha fatto con una bicicletta, un mezzo spericolato che sembrava già di per sé una sfida al sentimento del tempo. Qualcosa di rivoluzionario, certo un po’ sospetto”. Maria, che si è sempre divertita, “in qualsiasi specialità. Lo sport per me non è stato un sacrificio, ma una grandissima opportunità. Il mio hobby è diventato il mio lavoro. Pochi sono così fortunati”, “Avrei fatto molta più fatica ad abitare in città in un condominio di otto piani”.

Alfonsina Strada e Maria Canins sono la prima e la settima di diciassette donne che Dario Ceccarelli ha eletto “Le ragazze irresistibili” (Minerva, 240 pagine, 18 euro, con la prefazione di Diana Bracco, l’introduzione di Silvia Salis e la postfazione di Lella Costa), le donne vincenti nello sport italiano, le uniche due cicliste fra atlete come Ondina Valla e schermitrici come Bebe Vio, tuffatrici come Tania Cagnotto e canoiste come Josefa Idem, nuotatrici come Federica Pellegrini e sciatrici come Federica Brignone. Quelle che non solo riempiono i medaglieri, ma soprattutto quelle che sono esempio di ostinazione e talento, consapevolezza e serietà.

Ceccarelli trae la sua Alfonsina dagli archivi della storia: “Non le perdonano di mostrarsi sudata e scarmigliata come un muratore. Una vergogna per tutta la famiglia che alla fine, tramite sua madre, le offre una via d’uscita: quella di sposarsi”, “Anche al Nord serpeggia una certa diffidenza per le donne in bicicletta a volte descritte dai giornali come esaltate virago dedite a una disciplina ben poco femminile”, “In un Giro senza campioni, la più famosa è lei, Alfonsina. Un simbolo di coraggio e tenacia, di passione e personalità. Tutti l’aspettano, tutti l’applaudono, tutti la incitano”. Ceccarelli rivela la sua Maria tra intervista e confidenze: “Ho cominciato a correre in bicicletta a 33 anni”, “Se avessi cominciato a correre a 15 anni sarei stata un’altra persona”, “Quando parlo alle mie giovani colleghe, dico sempre di pensare allo sport come un divertimento e non come una costrizione. Queste ragazze, lo dico con affetto, sono un po’ matte. Si allenano 4-5 ore al giorno. Io non l’ho mai fatto. Neanche prima di una corsa importante”, “La vita non è solo bicicletta o sci”.

Alfonsina, la matta. Maria, l’infaticabile. Due ragazze – Ceccarelli ha ragione - irresistibili.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una nuova identità per valorizzare storia, tradizione e competenze tecniche. Con questo spirito URSUS presenta il suo rebranding, nato dal desiderio di comunicare in maniera ancora più profonda l’anima industriale dell’azienda fondata da Sergio Ferronato nel 1966 a Rosà (Vicenza). Il nuovo...


Incidente mortale a Taranto. A perdere la vita Stefano Principale, 20 anni, allievo maresciallo della Marina Militare e ciclista della Pro.Gi.T Team. Era alla guida di una moto che si è scontrata con un'automobile: con lui, un altro allievo della Marina,...


Ferve l’attività del ciclocross che entra nella parte cruciale della stagione e propone un ricco programma di competizioni da quelle internazionali a quelle nazionali e regionali. L’Ale Colnago Team, guidato da Milena Cavani ed Eva Lechner, ha in calendario tutta...


Javier Guillen è stato indubbiamente la persona più richiesta e cercata dai media in occasione della presentazione della Vuelta Espana 2026. Reduce da quella che lui stessa ha definito l’edizione “più difficile di sempre per lui”, il direttore della...


Cento chilometri cronometro a squadre, ovvero una specialità magica, elettrizzante. Esaltava le doti dei passisti e soprattutto nei primi Anni ’90 il medagliere ciclistico azzurro. Ai Campionati del Mondo di Stoccarda 1991 vinsero l’oro Flavio Anastasia, Luca Colombo, Gianfranco Contri...


A un anno dall’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada, il bilancio è drammatico: 222 ciclisti hanno perso la vita. Una riforma che, nelle intenzioni del legislatore, avrebbe dovuto garantire maggiore sicurezza a chi pedala e che invece si...


Mutuo rispetto, spirito di collaborazione e valorizzazione del mestiere di raccontare lo sport. Nelle stanze della presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, ieri mattina il Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi è stato ricevuto dalla Sottosegretaria a Sport e Giovani,  Federica Picchi, per festeggiare...


Un conto aperto con la Grande Boucle da regolare a freddo? Diciamo semmai che Eric Boyer proprio non digeriva l’abbandono a cinque tappe dalla conclusione del Tour 1995. Così, l’oggi sessantunenne che allora gareggiava nella nostra Polti, ha chiuso il...


E’ passato un anno da quando Eddy Merckx è caduto durante una passeggiata in bici e in questo 2025, che lo ha visto festeggiare i suoi 80 anni, sono stati molti i momenti di difficoltà. Tra alti e bassi il...


Maggio 2002. Il Giro d’Italia cominciava nei Paesi Bassi, a Groeningen. Avevo chiesto il permesso di tenere un “diario del gregario”, permesso accordato, purché fosse pubblicato non sul quotidiano cartaceo ma sul sito Internet, meglio - pensai – così rimarrà...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024