Non sarà atleta di grandi parole, ma
Jonas Vingegaard non dice quasi mai di no ai media che gli chiedono di fare due chiacchiere. L’ultima intervista l’ha rilasciata alla
Gazzetta dello Sport, parlando di quanto successo nell’ultimo anno e di quanto spera possa succedere nel 2025. Il suo programma di gare non è ancora stato definito, ma gli obiettivi principali saranno
Tour de France e, se la gamba sarà quella giusta, il
Mondiale in Ruanda.
«
Il debutto al Giro? Non posso ancora rispondere - ha detto sorridendo il danese, che ha ripreso ad allenarsi a casa sua in Danimarca -. L'ho sempre detto che mi piacerebbe correre il Giro, però non so dire in questo momento quando accadrà. I programmi si decidono anno per anno, ma certamente la porta è aperta, c'è la possibilità. Era già stata una opzione in passato, peraltro».
Ovviamente non poteva mancare una battuta sul grande rivale
Tadej Pogačar, che rappresenta l’asticella da raggiungere. «Sono riuscito per due anni a batterlo al Tour, ma lui è cresciuto ulteriormente e se voglio ancora avere delle possibilità nella sfida, devo fare anche io dei passi avanti. Migliorare. Senza dubbio, ho la motivazione, la voglia di provarci. Ci penso ogni giorno. Se quest'anno mi fosse andato tutto liscio e avessi perso il Tour da Tadej per 6-7 minuti (il distacco finale a Nizza è stato di 6’17", ndr), allora non sarei speranzoso. Ma so ciò che mi è successo, e da quanto lontano sono dovuto ritornare.
Con una preparazione ideale, sarà diverso».
Infine, una battuta anche sui discussi
rebreather: «Non ho mai saputo che potesse essere usato in modo improprio. Credo di aver già detto, in passato, che lo usiamo solo per verificare se i ritiri in altitudine funzionano o meno. Ho sentito dire che, se se ne fa un utilizzo improprio, è come sostituire un periodo di lavoro in altura, danneggiando però la salute. Non è questo il modo in cui lo sfruttiamo noi. Non so come schierarmi su questo argomento, ma naturalmente seguirò ciò che Uci e Wada dicono al riguardo. Per essere chiari:
se lo vieteranno, non lo farò mai più».